25.

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Sei anni dopo

Harry stava osservando le Barbie esposte sugli scaffali del grande negozio di giocattoli in cui si trovava e sorrideva da solo di fronte ai bellissimi vestiti che esse indossavano.

Alzò lo sguardo per vedere se ci fossero in vendita anche degli stivali rosa per le piccole bambole, quando si bloccò.

Dal fondo della corsia in cui si trovavano stava avanzando John e spingeva un passeggino con all'interno un bambino di non più di due anni.

Harry avrebbe voluto non farsi vedere, ma non poteva nascondersi e forse non voleva farlo.

Quando John lo notò, si bloccò un istante, ma poi continuò ad avanzare e gli si fermò davanti.

" Ciao Harry, come stai?" sussurrò l'uomo.

" Bene e tu?" chiese Harry educatamente.

" Bene e lui...lui è Richard, mio figlio " rispose John indicando il bambino che sonnecchiava nel passeggino.

" È molto bello, complimenti " esclamò il riccio serio.

John deglutì molto imbarazzato e chiese:

" La bambina? Lei è..."

" Jasmine sta bene ora, grazie. Ne ha passate tante, in cinque anni ha subito due interventi al cuore, ma ora va tutto bene.
Certo, è stata dura, ha avuto enormi difficoltà a camminare e a parlare, ma adesso è una bimba più vivace degli altri e sta perfino imparando a suonare il piano.
Andrà a scuola l'anno prossimo, ma Louis le sta già insegnando a scrivere qualche parola..."

" Louis è...lui è...."

" Louis è mio marito e un padre splendido per Jasmine e...l'ha riconosciuta anche se non era sua...non si è comportato come uno sporco vigliacco, non l'ha abbandonata come un bastardo, non ha agito come hai fatto tu!" sibilò Harry.

" Papà! Papà! Guarda....il costume di Biancaneve !"

Harry si voltò e vide arrivare la sua bambina e suo marito Louis.

Quest'ultimo osservò a lungo John, ma non disse nulla, concentrandosi solo sulla sua famiglia.

" Piccola, sei bellissima!" disse Harry inginocchiandosi davanti a Jasmine " Però dobbiamo comprare un bel cestino per mettere le caramelle che ti daranno quando gireremo per le case ad Halloween, andiamo a cercarlo!"

Harry prese per mano Jasmine e se andò, senza nemmeno salutare John.

Louis lo osservò ancora a lungo e poi disse:

" Io ti devo ringraziare, ti devo ringraziare per non avere voluto Jasmine...
Lei è una bambina splendida e illumina la mia vita ogni giorno...
Grazie ancora e lascia che ti dica una cosa con tutto il cuore....vaffanculo John "

Detto questo si voltò e se ne andò lasciando l'altro uomo senza parole.

Vide che Harry e Jasmine erano già alla cassa per pagare il costume, allora si affrettò a raggiungerli.

Nel passare fra gli scaffali notò, però, una nuovissima Barbie, la Barbie veterinaria e aveva perfino gli stivali rosa!

Louis non ci pensò due volte, la prese e si diresse alla cassa.

Diede la Barbie a Jasmine, che lo ringraziò con un bacio sulla guancia.

Harry stava per protestare, perché sua figlia aveva decine e decine di Barbie, ma poi osservò sua figlia e suo marito insieme e si disse che quella era la visione più bella del mondo per lui e che mai avrebbe rinunciato ad essa.

Dopo aver pagato, tornarono nella loro villetta e furono accolti da un festante cagnolone nero, Jack, il Labrador che da tre anni era il più grande amico di Jasmine.

La bambina corse subito sul divano, si sedette e aprì la confezione della sua nuova Barbie.

Jack salì sul divano accanto a lei e dopo pochi minuti Jasmine si mise a giocare con lui e con la sua nuova bambola.

Harry era in cucina a preparare il tè, quando sentì le braccia di Louis avvolgerlo da dietro.

Il riccio si rilassò sotto il suo tocco e sospirò.

" Cosa hai detto a John quando io e Jasmine ce ne siamo andati?" chiese Harry.

" Beh, l'ho ringraziato per non aver voluto la bambina e poi l'ho mandato a quel paese " rispose Louis.

Harry si rigirò nell'abbraccio e sorrise.

" Io ho provato solo rabbia nel vederlo, rabbia verso me stesso, per aver pensato che quel bastardo avrebbe potuto darmi la felicità "

Louis diede un bacio al marito e chiese:

" Adesso sei felice?"

" Sì, sono davvero felice " rispose Harry.

I due si abbracciarono stretti e i loro cuori si colorarono ancora di più di felicità quando sentirono la loro bambina che rideva e il suo inseparabile amico Jack che le rispondeva abbaiando.

Questa per loro era la vera felicità...

Grazie a tutti per aver letto, votato e commentato questa storia.
Domani ne inizierò a pubblicare un'altra, una versione rivisitata del cartone animato "kiss me Licia".
Si intitolerà "kiss me".

Las Vegas...proposta indecenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora