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«Eccoci qua.»disse sospirando mia Madre.
Scesi dalla macchina,e mi guardai un po' attorno.La casa è rimasta uguale all'ultima volta.La porta si aprì,e uscirono mia zia e mio cugino.
Appena lo vidi mi si illuminarono gli occhi,mi era mancato talmente tanto.
«Jackson!»esclamai.Gli saltai praticamente in braccio.
«Scimmietta!»disse,facendomi scendere e dandomi un bacio sulla fronte.
«Mi sei mancato.»sussurrai,abbracciandolo di nuovo.È cresciuto davvero molto,non lo vedevo da circa due anni.E devo dire che si è fatto davvero un bel ragazzo.
«Anche tu piccola.»
Dopo aver finito di salutare mio cugino,mi Diressi da mia zia.
L'abbracciai.
«Come sei cresciuta!E come ti sei fatta bella!»disse lei sorridendo.Ricambiai il sorriso.Finiti i saluti andai dentro,e lasciai i tre a svuotare la macchina.
Mi buttai sul divano,vedendo come mio cugino trasportava le valige da un piano all'altro.
Ridacchiai.
«Potresti venire ad aiutarci,invece di guardare.»disse mio cugino.
«Certo.»dissi sorridendo.«Che no.»
In risposta mi fece il terzo dito.

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«Mamma io esco con i miei amici.»disse Jackson.Bene,mi tocchera' stare tutto il pomeriggio da sola.Vabbe',meglio così.
«Fermo.Fermo.Dove credi di andare?Se proprio vuoi uscire porta Maddison con te.»
«Sicura?Sai,li so tutti piu' grandi di lei.»disse lui,prima che potessi dire qualunque cosa.
«Fara' amicizia,e poi tanto ci sarai tu.»disse mia zia.
«E va benee.Ma solo perche' è lei.»disse guardandomi.
«Ehm,scusate?Nessuno ha chiesto la mia opinione.»
«Forza scimmietta,andiamo.»alzai gli occhi al cielo.
«Fammi dare almeno una sistemata!»dissi.Alzo' gli occhi al cielo.
Andai di sopra,mi cambiai la maglietta e sistemai i capelli.Vabbe' dai,puo' andare.
Sinceramente l'idea di conoscere i suoi amici non mi alletta piu' di tanto.
«Possiamo andare.»dissi scendendo le scale.
Ci incamminammo,e Jackson mi mise il braccio attorno al collo.
«Be'..come stai?»chiese lui.Abbassai lo sguardo.
«Bene..»mentii.
«Mad..»sussurro'.Alzai leggermente la testa per poterlo guardare negli occhi.
«Tranquillo.Me la cavo.»dissi sorridendo.Annuì.
«Per qualunque cosa,io sono qui.»
«Lo so.»sorrisi.Sentii gli occhi pizzicarmi. Su forza,Maddison,non piangere.Non qui.
Feci un bel respiro,e tirai in dentro le lacrime.
Arrivammo in una piazzetta,dove c'era un gruppo di ragazzi seduti ad una panchina.
«Hei ragazzi.»li saluto' mio cugino.
«Jack!Ce ne messo di tempo,eh?»disse un ragazzo alto quasi come mio cugino,dai capelli rossi.
«uhh.E vedo che non sei da solo.Chi è questa bambolina?Una tua nuova conquista?»disse un altro ragazzo,dagli occhi color ghiaccio.Jackson aprì la bocca per parlare,ma io lo precedetti.
«No.Sono sua cugina.E se ti azzardi a chiamarmi di nuovo bambolina,qui qualcuno si ritrovera' senza palle.»dissi sorridendo.Questo porto' una fragorosa risata da parte di tutti.
«Be',ragazzi,lei è mia cugina.Maddison.»disse mio cugino ridacchiando.
«Tosta la ragazzina,eh.»disse lo stesso ragazzo di prima.
«Molto piu' di quanto tu pensi.»dissi.
«Mad,lui è Caleb.»disse Jackson indicandomi il ragazzo dagli occhi color ghiaccio.
«Gia' non mi piace dal nome.»sussurai.Tutti risero di nuovo.Ragazzo sicuro di se..gia' lo odio.
«Lui è Adam.»disse indicandomi un ragazzo dai capelli castani e gli occhi dell'ennesimo colore.
«Lui è Eric.»Disse indicandomi il ragazzo rosso di prima.
«E lui è Thomas.»disse indicandomi un biondino dagli occhi verdi.Sono tutti molto belli,fatta eccezione per lo stronzo.
«Piacere.»dissi sorridendo.
«E dicci Jack,dove la tenevi nascosta questa bambolina?»disse Caleb.
«Ah quindi,vuoi davvero trovarti senza palle.Okay.»dissi,Tirandogli un calcio lì dove non batte il sole.
«Porca troia.»disse lui buttandosi a terra.
Il biondino,Thomas credo si chiami,alza il mano,e io gliela battei.
Devo dire che mi sento davvero nana a stare tra tutti questi spilungoni.Tutti continuarono a ridere.
«E brava la mia cuginetta.»disse sorridendomi.«E comunque,Caleb.
È troppo piccola per te.»disse ridendo.
Intanto Caleb si rialza,e mi fulmina con lo sguardo,io in risposta gli sorrido.
«Perche'?Quanti anni ha?»domando' Adam,che fino ad ora era stato in silenzio.
«12.»
«13.»lo corressi io guardandolo male.
«Si vabbe',sai che cambia.»disse ridendo.Gli feci il terzo dito.
«Ah,ecco spiegato perche' è così minuta.Pensavo fosse formazione.Invece è ancora piccolina.»disse Caleb ridendo.
«Saro' piccola,ma intanto ti ho steso a terra.»dissi sorridendo.
«Non fa una piega.»disse Thomas.

Restammo un altro po in piazza,seduti sul prato.Loro parlavano,mentre io restai in disparte a guardare il cielo.
Mi ricordo quando da piccola,io e mio padre ci stendevamo sull'erba e ci mettavamo a dire a cosa assomigliassero le nuvole.
Cazzo.Mi manca da far schifo.
Una lacrima solitaria scese dal mio viso,l'asciugai subito.Guardai i ragazzi nella speranza che nessuno mi avesse visto,e per fortuna nessuna mi dava attenzione.Tranne Caleb.Che teneva lo sguardo su di me,mi rimisi immediatamente a guardare il cielo,nella speranza che non mi abbia visto piangere.
Passammo il resto del pomeriggio così,a volte mi intromettevo nei loro argomenti,ma per il resto mi feci i cazzi miei.Salutai tutti con un bacio sulla guancia,tranne Caleb,al quale mi limitai a salutarlo con la mano.Lui alzo' gli occhi al cielo e sorrise.E che sorriso.
Okay.Devo essere davvero stanca per dire queste cose.
Tornammo a casa,e la prima cosa che feci,è mettermi il pigiama.Salutai in fretta lo zio e andai in camera mia.Mi misi nel letto,senza cena,non ne avevo voglia.Volevo Solo stare da sola con i miei pensieri.
Mi raggomitolai su me stessa,chiusi gli occhi e iniziai a piangere silenziosamente.Non riuscivo a pensare a niente se non a lui.
Io lo so che dovrei essere forte..ci provo.Ma è difficile.Molto.
Cazzo.Inziai a piangere piu' rumorosamente e a respirare con fatica.
Maddison calma.Maddison calma.
Calmati.Respira.
Tutto si risolve.
«Mad..»disse una voce alle mie spalle.In meno di due secondi sentii delle braccia avvolgermi,mi girai e mi buttai nell'incavo della sua spalla.
«Mad calma..È tutto apposto.Ci sono io.»Disse lui accarezzandomi i capelli.
«No Jack.Non è tutto apposto!Non ho amici.Ne' qui ne' nell'altra citta'.Mio padre è morto.Mia madre si è dimenticata praticamente che esisto.E lo so che anche per lei è difficile,ma non è che io me la stessi passando alla grande.E per di piu' ho iniziato a tagliarmi!»dissi tutto ad un fiato mostrandogli i polsi.«E lo so che a te sembrera' un gesto immaturo.E che mi dirai che le cose non risolvono così,e lo so per certo anch'io.Ma io non so come altro sfogarmi.Piangere non mi basta,e non ho nessuno con cui parlare,l'unica cosa che posso fare è incidere dei tagli sul mio corpo.Questo mi fa sentire viva,se così possiamo dire.Ormai non provo piu' niente,non riesco a capire come sto,ho semplicemente un vuoto nello stomaco e nel petto che nessuno piu' colmera'!»
Jackson aveva assunto una faccia con un mix di emozioni,rabbia,tristezza,sorpresa..
«Mad.Ti prego.Ascoltami.E guardami negli occhi»disse.Feci come ordinato.
«Lo so che è difficile,anche a me manca lo zio anche se non lo vedevo molto.E so anche che per te è diecimila volte peggio.Non so come ti senti.Provo solo ad immaginarlo,ma ti prego.Non farlo piu'.Ora ci sono io.Ora viviamo nella stessa casa,puoi venirmi a parlare tutte le volte che vuoi.Pure se sono le tre di notte,svegliami,non mi interessa.Piangi,urla..ma non tagliarti.Ti prego...e sorridi.Che sei bellissima quando lo fai.Non hai amici?Non importa.Te ne farai altri,e se nemmeno nella nuova scuola ci riesci starai con i miei.Gli sei molto simpatica,e anche a quello scorbutico di Caleb.»feci una risatina.Mi calmai,e lo abbracciai.
«Grazie..ti voglio bene.»
«Anch'io scimmietta.»
«Dormi con me stanotte?»dissi facendo gli occhi da cucciolo.
«Va beneee.»disse ridendo.
«Ah,e comunque.Se il tuo amico continua a chiamarmi 'Bambolina',lo spedisco dritto dritto in ospedale.»dissi seria.
«Per me va bene.»rise.
«È il mio migliore amico,ma se da' fastidio alla mia cuginetta posso anche rinunciare a lui.»sorrisi e lo abbracciai ancora piu' forte.

IL MIGLIORE AMICO DI MIO CUGINO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora