"Bimbetta, prima cosa l'educazione, seconda co-" lo interrompo "seconda cosa fuori dalle palle, quello è il mio posto" rispondo già abbastanza nervosa. "Che caratterino eh. Mi sposto ma dovrai sopportarmi lo stesso, il sedile è accanto al tuo, ma guarda un po' che coincidenza!" faccio finta di non aver sentito e mi vado a sedere, fortunatamente ho il posto vicino al finestrino. Vedo passare Hope, e noto con sollievo che il suo posto non è molto distante dal mio. Mi fa l'occhiolino dopo aver visto il ragazzo accanto a me e io la fulmino con lo sguardo.
3 ore dopo
Atterrati, vedo scappare di corsa il ragazzo che era seduto accanto a me. Bah cavoli suoi, chi lo rivedrà più. Il volo è stato abbastanza tranquillo, ma quel ragazzo non era tanto d'aiuto per far star tranquilla me. Aspetto che tutti escano per poi uscire anche io.Mi alzo e la prima cosa che vedo è Hope...dorme tranquilla senza essersi accorta che siamo arrivati. Mi precipito lí dandogli dei colpetti sul braccio per svegliarla. "Hope svegliati!!" urlo avvicinandomi al suo orecchio. Lei sussulta e si sveglia con un'espressione smarrita, ma quando si accorge di quello che ho fatto il suo sguardo diventa assassinio. "Mi spieghi che cosa ti urli?!" alzo le spalle "Non mi sentivi" rispondo con un ghigno. Usciamo dall'aereo e andiamo a prendere le valigie.
1 ora dopo finalmente riusciamo a trovarle e un taxi ci porta verso casa di mio padre. È stato difficile anche per me trovarla, dato che ha cambiato casa...più che casa, dovrei dire casona. Io e Hope bussiamo e mio padre viene subito ad aprire. La prima cosa che faccio è abbracciarlo, Hope si limita a salutarlo.
La casa è a due piani, entrando a sinistra c'è la cucina e di fronte il salone, più avanti c'è una stanza da letto ed un'altra porta accanto, il bagno presumo. Tra il salone e la cucina ci sono le scale che portano al piano di sopra, dovrebbe essere per me e Hope. Saliamo le scale e notiamo che c'è una stanza in più. Sarà quella degli ospiti. Penso. Hope entra nella stanza accanto alla mia e la prima cosa che fa è buttarsi nel letto, io invece, ne approfitto per andare nella mia di stanza per sistemarmi le cose. È molto grande, ha pure un bagno in camera.
Scendo al piano di sotto con l'intenzione di chiacchierare un po' con mio padre ma trovo una donna intenta a cucinare "Tu devi essere Jennifer" la guardo per un po' non capendo chi sia questa donna. "Piacere Isabel, la compagna di tuo padre" si presenta "ah giusto, mi aveva parlato di te, piacere mio" le rispondo ancora un po' sorpresa, non mi aspettavo di trovarmela già in casa. "La cena è pronta, chiama anche la tua amica, tuo padre farà tardi dal lavoro" le sorrido annuendo. "Hope" la chiamo "è pronto, scendi". Senza farselo ripetere due volte si precipita giù dalle scale. "Allora, per quanto tempo pensate di rimanere qui?" mi chiede Isabel "fino a poco prima della fine dell'estate" rispondo "avete intenzione di girare posti, o siete venute solo per divertirvi?" chiede ridendo per la seconda opzione "in realtà, io volevo vedere com'era la vita qui a Chicago, avevo una mezza idea di trasferirmi" mi guarda felice,credo. "Mi farebbe piacere". "Io invece vorrei vedere i posti più belli, questa città mi incuriosisce!" Interviene Hope, io le annuisco e finiamo di mangiare con un silenzio un po' imbarazzante e poi saliamo nelle nostre stanze.
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My best mistake was you☯️
RomanceJennifer è quella ragazza a cui basta un computer con un film, con qualcosa da sgranocchiare per chiudersi nella stanza e dire addio alla sua vita sociale. Ha i capelli biondo scuro e gli occhi come il cioccolato, mai truccata ma sempre in ordine, i...