Nove

44 5 0
                                    

"Che avete fatto?" mi chiede Jason, e con la stessa nonchalance entra in camera buttandosi nel letto, come se 10 minuti fa non fosse successo nulla. "Nessuno ti ha detto di entrare" mi metto a braccia conserte davanti al letto aspettando che si alzi, ma tentativo fallito. Mi dirigo verso il bagno chiudendo la porta a chiave; lavo la faccia e mi fermo qualche minuto a pensare: non capisco cosa voglia esattamente da me, non ci stiamo poi così simpatici e non abbiamo tutta quella confidenza, ma casualmente ci ritroviamo sempre io e lui, insieme.

Apro la porta e mi trovo Jason davanti. "Cosa..." cerco di dire, ma siamo nella stessa situazione di prima in giardino, il viso troppo vicino da far sfiorare le labbra e non riesco a dire una frase di senso compiuto.

"Ti ha baciata?" è serio, troppo serio, mi guarda di nuovo con quello sguardo. Sento il cuore che accelera mentre passa le sue dita lungo il mio corpo. Azzera le distanze tra di noi e mi bacia come se lo stesse aspettando da tanto. Le nostre labbra si muovono perfettamente in un bacio passionale; qualcosa mi dice di smettere ma non ci riesco. Lo prendo per il colletto della comincia per farlo avvicinare ma sembra non bastargli, tanto che mi afferra i fianchi prendendomi in braccio, indietreggia lentamente e si siede nel letto; finisco a cavalcioni su di lui ma poi si sposta e alza lo sguardo "lui bacia meglio di me?" abbassa lo sguardo nelle labbra e poi di nuovo negli occhi, sono ancora troppo scossa da ciò che stiamo facendo, totalmente inaspettato e continuo a non saper dire niente. Mi avvicino di nuovo a quelle labbra carnose e lo bacio con più foga, passo le mani attraverso i suoi ricci capelli, e le sue mani mi stringono di più i fianchi. Mi allontano, sperando che questa volta la voce mi esca, "non ci siamo baciati" sussurro.

Mi fa scendere dalle sue gambe e soffoca una risata, "ok bimbetta ma non illuderti, ti ho baciato solo perché pensavo che lo avesse fatto anche lui" dice con tono scherzoso e un sorriso malizioso sulle labbra.

Ah, quelle labbra.

Mi avvicino lentamente a lui, lo scruto dalla testa ai piedi, poi gli do uno schiaffo con tutta la mia forza e mi stupisco quando vedo la sua testa girarsi dall'altra parte con la guancia arrossata. Si gira e adesso la sua espressione più che arrabbiata è sorpresa, lo afferro per il braccio e lo trascino fino alla porta per farlo uscire e sbattergliela in faccia.

Scivolo con la schiena appoggiata alla porta e porto una mano alla bocca mentre le lacrime si fanno strada sul mio viso; che scema sono stata, mi avevano pure avvisata che lui fa così con tutte. Sono stata davvero stupida a credere che...

A credere proprio a niente, lui ha cominciato con l'essere geloso e poi ha fiondato la sua lingua nella tua bocca, sta a te adesso sapergli tener testa. Penso proprio che la vocina nella mia testa possa fare l'avvocato difensore.

L'ho visto baciarsi anche con Hope e forse è per questo che un po' mi sento in colpa, anche se non so esattamente per cosa dal momento che non siamo più amiche.

Adesso sono seduta per terra, con le braccia che stringono le ginocchia al petto e la testa su di esse, gli occhi lucidi e mi bruciano per via delle lacrime. Sento qualcuno che cerca di aprire la porta, non può che essere Eveline, forse è un sollievo?! Mi alzo di scatto e vado a sedermi nel letto, dopo qualche secondo arriva la mia compagna di stanza sempre con il sorriso sulle labbra che ahimè si spegne vedendomi in lacrime.

"Ei tesoro, cosa succede?" mi chiede con voce preoccupata, non dico nulla per il momento ma la abbraccio soltanto non riuscendo a trattenere le lacrime. Adesso che ci penso bene non mi succedeva da tempo tutto ciò e l'ultima volta fu 2 anni fa, quando Hope fece una cosa del genere a me, solo molto più grave, da quel momento mi ripromisi che nessuno mi avrebbe più fatto del male emotivamente.

"Grazie per essere qui" le dico mentre siamo abbracciate, "tu ci sei stata per me pur non avendo alcun tipo di rapporto, adesso mi va d'esserci per te come hai fatto tu con me" mi rassicura con un sorriso, e mi sorprende che un po' ci riesca.

"Beh...la causa era ben diversa, no, non era una semplice delusione come questa..." faccio una pausa di qualche secondo per cacciare via le lacrime, "Piaceva a tutte e due lo stesso ragazzo, frequentava con noi il liceo e a quei tempi era il ragazzo del momento, si esatto, il solito 'Badboy' con tutte le ragazze ai suoi piedi; parlavamo di lui, ci raccontavamo idee che ci venivano in mente per farci notare e soprattutto lo 'stalkeravamo' per saperne di più, ma tutto potevo aspettarmi da lei, tranne che mi tradisse così. Venni a conoscenza da altre persone, che usciva con lui da diverse sere e che si stavano anche iniziando a frequentare" la mia voce si spezza ma decido di continuare, "Hope non mi disse niente, questa storia continuó per ben 2 mesi, io sapevo tutto ma volevo vedere fino a che punto si sarebbe spinta; passarono mesi e mi decisi di dirle che sapevo tutta verità. Io la perdonai, il bene per lei era più forte di tutto il dolore che mi fece provare; da quel giorno mi abituai all'idea di loro due insieme e ci feci l'abitudine ma non ho mai dimenticato ciò che mi aveva fatto, non lo raccontai a nessuno per rispetto suo ma adesso avevo bisogno di raccontarlo a qualcuno."

Eveline mi guarda con espressione comprensiva ma non ancora del tutto convinta, "Io non so cosa sia successo adesso " mi asciuga una lacrima, poi continua a parlare "ma per quel poco che ho capito di te, non saresti mai capace di fare una cosa simile, e se è così non hai motivo di sentirti in colpa. Hai fatto ciò che ti sentivi di fare e non devi rimpiangerlo." Le sue parole mi tranquillizzano, non potevo avere compagna di stanza migliore di questa, "grazie Eveline" la abbraccio e mi metto a riposare un po' prima di andare a prendere qualcosa da mangiare, sono ancora le 21:15.

***

Ho chiamato un taxi per arrivare in centro e cercare un bar dove passare la serata e svagarmi un po'; percorro pochi metri e mi colpisce un locale gremito di persone. In lontananza, seduti in una panchina ci sono Hope e Jason che si danno qualche bacio, non sono soli però, un altro gruppo di persone accanto a loro sta fumando. Mentre mi avvicino per entrare, uno di questi ragazzi passa una sigaretta o una canna a Hope; wow non sapevo che fumasse.

Jason si accorge della mia presenza quando Hope rimane a fissarmi per alcuni istanti; forse sperando in una mia reazione, Jason prende il viso di Hope e comincia a baciarla appassionatamente. Decido di far l'indifferente ed entrare a prendere qualcosa da bere.

My best mistake was you☯️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora