Quattro

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Dopo mezz'ora di lamentele mi riporta nel parcheggio a prendere la macchina. Sono arrabbiata, perché lo conosco da meno di una settimana e ho passato la notta praticamente a casa di uno sconosciuto. Per di più ubriaca. Siamo arrivati, si è fatto anche tardi. "Grazie" lo ringrazio e non aspetto un secondo di più per scendere dalla macchina e dirigermi verso la mia. La  sua mano mi afferra il braccio ritrovandomelo a un millimetro di distanza dal mio viso "non vuoi rivedermi più?" i suoi occhi sono fissi nei miei "non riaccadrà", sento farsi più stretta la presa nel mio braccio ma riesco a liberarmi e mi allontano. "Ciao" lo saluto, però non lo sento replicare, non capisco se questa sua reazione mia dia sollievo o  dispiacere.

Scaccio quel pensiero ed esco dal parcheggio; prendo la strada di casa e in 20 minuti arrivo ma mentre salgo gli scalini mi torna in mente Hope. Speriamo che sia a casa, incrocio le dita. Suono il campanello e in un tempo più veloce della luce mio padre è davanti a me con un'espressione tipo 'ti uccido ora o dopo?'.  Lo guardo con aria interrogativa ''ma ti sembra l'ora di tornare a casa?", in fin dei conti ha ragione. Gli do un bacio in guancia e salgo le scale più velocemente possibile. Apro la porta di camera mia e non c'è. Apro la porta di camera sua e non c'è. Provo ad aprire la porta della camera degli ospiti e non c'è. Metto una mano nella fronte pensando a dove possa essere. In bagno! 'In bagno?' rido al solo pensiero, anche se da lei me lo aspetto. Vado ad aprire la porta del suo bagno in camera ma il mio sorriso improvvisamente scompare quando la trovo inginocchiata davanti al water intenta a  vomitare. Corro subito a tenerle i capelli per non farli sporcare ma si alza e con una mano mi spintona. "Ma si può sapere dove ti eri cacciata?" è arrabbiata "Potrei chiederti la stessa cosa" per ora mantengo la calma  "Che razza di amica sei? E' così che vorresti recuperare il nostro rapporto?" si avvicina ancora di più con il dito puntato verso di me ma adesso sono io a spintonarla. Faccio una risata ironica "Io? Sarei io adesso l'amica orribile? Non mi sono allontanata da te subito dopo essere entrate alla confraternita, capito? Ti ho anche cercata!'' urlo. Mi guarda ma non dice nulla, non sembra nemmeno dispiaciuta. "Sai cosa? Io me ne torno a casa, forse è stato uno sbaglio venire qui e provare a riavere la mia migliore amica", la sento imprecare fino a quando non mi sbatto la porta alle spalle.

Vado in camera mia, prendo la valigia e la metto sul letto. Inizio a prendere tutti i miei vestiti, non mi interessa se si scombinano, voglio solo andarmene; la valigia non si chiude, quindi mi ci siedo di sopra, sperando che non scoppi da un momento all'altro. Quasi dimenticavo il beauty case, lo prendo mettendoci dentro le cose del bagno e i trucchi, lo metto dentro lo zaino insieme ad una felpa nera. Prendo la valigia e scendo le scale rischiando di rotolare come al mio solito. "Tesoro, che fai con le valigie in mano?" mio padre mi guarda con un'espressione triste in viso "mi dispiace, Papà, tornerò un'altra volta, magari da sola..." mi prende il viso frase mani e mi bacia la fronte sorridendomi "qualunque cosa sia successa si sistemerà, le porte per te sono sempre aperte" accenno un sorriso e apro la porta di casa uscendo. Vedo passare un taxi e lo fermo, questa volta i soldi ce li ho. L'uomo abbassa il finestrino "Salve, in aeroporto" annuisce e apro lo sportello e saluto per un'ultima volta mio padre che è ancora davanti la porta entrando in macchina.

Per tutto il tragitto in c'è un silenzio inquietante, si sente a malapena un sottofondo di musica; arrivati davanti l'aeroporto pago, prendo le valige e metto lo zaio nelle spalle. Entro e mi siedo in una delle sedie libere che ci sono per aspettare il volo. Mentre aspetto ripenso a quello che ho detto e a come mi sono comportata con Hope; non sono sicura di aver reagito nel modo giusto, me ne rendo conto, solo che lo ha sempre fatto e siamo venute qui proprio per la nostra amicizia. L'altoparlante mi risveglia dai miei pensieri e mi avvio a prendere posto nell'aereo. Questa volta non ho nessuno accanto, che fortuna. Spengo internet e prendo le auricolari dallo zaino per ascoltare un po' di musica. Per tre ore non ho fatto altro, le mie orecchie sono infuocate. Esco e appena riaccendo internet mi arrivano dei messaggi da Hope. Non li leggo e li cancello.

Continuo a camminare e stranamente trovo mia madre che mi aspetta davanti alla macchina, sempre vestita di tutto punto; non mi è mai piaciuto questo suo aspetto, preferisco le felpe larghe al vestitino anche per andare a fare la spesa. "Jenni, Jenni!" mi sento chiamare da lei, pensa che non l'abbia vista. "Ciao anche a te mamma, ci vedo ancora eh" rido. Mia mamma mi da un bacio in guancia e prende la valigia mettendola nel cofano, sale in macchina e comincia a guidare. "Allora tesoro, com'è andata?" sospiro prima di rispondere "una vera merda" si gira a guardarmi ma la ignoro, so che non le piacciono certi termini ma ci stava. "Hope dov'è?" alzo le spalle "a casa da papà, non so se sta tornando anche lei" rispondo. La conversazione finisce lì, non ho voglia di parlarne e voglio tornare al più presto a casa. Arrivati prendo le mie cose dalla macchina, aspetto mia madre che apra la porta 'perchè è così lenta?' penso alzando gli occhi al cielo. Mi avvio verso la mia camera e comincio a sistemare tutta la roba che mi sono portata; svuoto anche lo zaino e vado in bagno per farmi finalmente una doccia.

Entro e comincio a insaponare i capelli; l'acqua calda scivola nel mio corpo, ne avevo proprio bisogno. Insapono il corpo e torno due volte nei capelli, dopo essermi sciacquata esco dalla doccia prendendo un'accappatoio. Vado in camera camminando in punta di piedi per via del pavimento freddo, metto la biancheria intima e il pigiama, poi prendo il fono e comincio ad asciugare i capelli. Quando finalmente ho finito, senza rendermene conto crollo in un sonno profondo.

Ragazze in questi giorni non ho potuto aggiornare per via delle feste, ma prometto di aggiornare  più spesso. Un bacio😘

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