Ho passato tutto il pomeriggio sotto la doccia a pensare ad una motivazione per cui Jason non voglia che esca con Roberto. Ho pensato a varie opzioni, potrebbe essere che è geloso, cosa molto improbabile perché non ne avrebbe il motivo, oppure mi ha mentito e voleva farmela pagare per quanto successo con Hope.
Il punto è che era talmente serio quando mi guardò negli occhi con quello sguardo 'protettivo' tanto che mi sentii impotente, una sensazione mai provata prima e mi faceva così strano...
Sono le 20:30, vestita di tutto punto ma nulla di vistoso e complicato, seduta nel letto a fissare il vuoto pensando a cosa devo fare...
Ma da quando ti fai dare ordini, soprattutto da qualcuno che conosci a malapena?
"E se Jason avess-" comincio a dire ad alta voce ma vengo interrotta; è solo il mio ego che ragiona meglio di me.
Avesse ragione? E se invece Jason non avesse ragione? Ci rimani fottuta e diventeresti come tutte le altre ragazze che crede di poter comandare.
Ci penso ancora un po' su.
"Tu sai cavartela da sola" dico a me stessa. Mi alzo dal letto sistemandomi i capelli e apro la porta. Esco, scendo le scale e mi dirigo verso il giardino; quando trovo una panchina libera mi ci siedo aspettando Roberto che arrivi. Io non ho bisogno di qualcuno che mi dica cosa fare, e a mio vantaggio ho un carattere che più mi dici di non fare una cosa, più mi viene voglia di farla.
Qualcuno mi risveglia dai miei pensieri, spero solo che non sia chi penso io. "Cosa ti avevo detto?" mi giro. Come non detto. Parli del diavolo e spuntano le corna. Non gli rispondo e mi rimetto comoda continuando a ignorarlo e sperando che se ne vada. Come al solito tentativo fallito; si siede accanto a me continuando a parlare. Da solo.
"Ti farà stare male".
"Non ha buone intenzioni".
"É pericoloso"
"Ti userà e basta"
"Ma mi ascolti quando parlo?".
"Io resto qua fino a quando non arriva sappilo".
Ripenso a ciò che mi ha appena detto...vediamo se così la pianta. "Ma senti chi parla, noi non ci conosciamo eppure sei qua come se fossi mio fratello maggiore", faccio un sorriso compiaciuto sperando che taccia, e per una volta le mie preghiere sono state ascoltate.
Dopo un po' arriva Roberto che mi guarda con un'espressione incerta dopo aver visto che di fianco a me c'è seduto Jason. "Ei" mi saluta e a mia volta mi alzo per salutarlo "Ciao" gli sorrido. "Andiamo?" mi chiede, ma non faccio in tempo a rispondere che Jason mi precede, "che intenzioni hai con lei? Devo ricordarti cosa è successo l'ultima volta?" adesso sono veramente confusa; sposto lo sguardo da Jason a Roberto. Continuo a non capire mentre parlano di una sera e di una ragazza, probabilmente molto cara a Jay.
Prima che possa fare qualcosa Jason si trova sopra Roberto, si stanno picchiando a vicenda; "Jay, Jay basta ti prego" cerco di tirarlo per il braccio ma fallisco. Provo ad abbracciarlo da dietro sperando che smetti di picchiarlo, e con mia grande sorpresa sferra un ultimo pugno prima di allontanarsi da lui. "Come hai fatto?" mi chiede, lo guardo non capendo a cosa si riferisca, "a fermarmi, intendo" abbasso lo sguardo, decido di non rispondere e vado da Roberto. "Ei, come stai?" gli scosto i capelli dalla fronte, si alza da terra barcollando "mi vedi?", dice facendo un sorriso forzato. É incredibile come riesca a ridere nonostante le sue condizioni. Guardo in cagnesco Jason avvicinandomi a lui, e quando sono abbastanza vicino lo spintono, "che cazzo di problemi hai?" urlo, lo spintono ancora una volta, "non sei nessuno per prendere decisioni nella mia vita", cerco di spintonarlo di nuovo ma mi blocca i polsi facendomi avvicinare a lui. Il mio viso è a pochissimi centimetri di distanza dal suo, cerco di liberare la presa ma non ci riesco.
Solo adesso mi accorgo di quanto sono belli i suoi occhi. Sono di un verde smeraldo, sotto la luce brillano, e in questo momento mi stanno guardo così profondamente come se stesse cercando di leggermi dentro. É una sensazione talmente bella che non riesco a distogliere i miei banali occhi. Mi sento piccola in confronto all'universo ma più che minuscola in confronto a quello che ho dentro.
Le sue labbra sfiorano le mie e di scatto mi allontano da lui. "Che cosa stai facendo?" farfuglio, "nulla" sembra imbarazzato, tanto che mi volta le spalle e se ne va. Io non lo capisco questo ragazzo, è così lunatico. Mi voleva baciare? Impossibile. Decido di scacciar via quel pensiero dalla testa e non pensarci più.
Mi giro e mi stupisco che Roberto sia ancora in piedi ad aspettare, mi avvicino prendendolo delicatamente per il braccio, "andiamo, ti aiuto a disinfettare le ferite" sussurro.
Con la coda dell'occhio noto che Jason ci sta fissando, ma decido di non girarmi e continuare per la mia strada.
Arrivati in stanza, ringrazio che non ci sia Eveline, andiamo bagno e lo faccio sedere nella vasca; noto che si sta toccando la mascella, probabilmente gli farà male a furio dei punti ricevuti da quel coglione; devo ammettere però che ce l'ha proprio bella.
Concentrati Jenny.
Prendo i medicinali dallo sportello, e mi metto in piedi di fronte e lui, inumidisco un pezzo di cotone con del disinfettante e lo picchietto piano sul sopracciglio, e poi mi soffermo sul labbro ancora sanguinante. Sento dei lamenti provenire da lui, "ho quasi finito, scusa" sussurro, chiude gli occhi, per il bruciore, "ti scusi sempre, non devi...me la sono cercata" sussurra a sua volta, ancora con gli occhi chiusi.
Non gli rispondo perché in effetti non so il motivo per cui Jason lo abbia picchiato così esageratamente, mi allontano per andare a buttare il cotone e torno in bagno. "Vieni, non mordo mica" dico in tono scherzoso, si alza barcollando ancora un po', "no guarda preferisco tornare in camera mia, ho bisogno di riposare", decido di non trattenerlo e lo accompagno alla porta, "okay allora ci vediamo in giro", sembra deluso, "ti va se usciamo qualche altra volta? Magari senza che Jason ci veda" propone, soffoco una risata e annuisco. Si avvicina dandomi un bacio molto vicino alla bocca, poi mi alzo per aprirgli la la porta e trovo Jason seduto per terra. Roberto se ne accorge ed esce dalla camera senza dire una parola.
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My best mistake was you☯️
RomanceJennifer è quella ragazza a cui basta un computer con un film, con qualcosa da sgranocchiare per chiudersi nella stanza e dire addio alla sua vita sociale. Ha i capelli biondo scuro e gli occhi come il cioccolato, mai truccata ma sempre in ordine, i...