2. Let's start an adventure

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Ci ho messo un po' a spiegare ai miei fratelli cosa stava succedendo: non è così facile dire alla propria famiglia che si sta per partire in tournée con un cantante: insomma a quanti ragazzi normali è capitato di dirlo?

Alla fine l'hanno presa tutti relativamente bene: Adam è stato strafelice e mi ha anche accompagnato a comprare qualche nuovo vestito da portare in viaggio.

Ad Alice è importato davvero poco, infatti ha semplicemente scrollato le spalle e mi ha chiesto se potevo procurarle degli autografi da spacciare nella sua scuola.

Arthur invece ha cominciato a fare una lista di tutte le malattie che si possono prendere se si parte per un tour, devo dire mettendomi addosso anche parecchia paura ed ansia

Ho passato poi il resto del tempo a firmare liberatorie, contratti e altre cose burocratiche, ho sistemato il passaporto ed i documenti, ho fatto shopping, sono andata a fare dei vaccini perché Arthur mi ha davvero spaventata ed infine ho ascoltato alcune canzoni di questo Shawn Mendes...

Lo trovo davvero bravo: ha una voce molto bella, calda e avvolgente ed ho scoperto che abbiamo anche più o meno la stessa età...

Mi sveglio di soprassalto dopo aver sognato di perdere il volo e di ritrovarmi da sola in una città sconosciuta, credo di essermi addormentata davvero tardi per via dell'emozione e credo di aver dormito massimo tre ore

Guardo la sveglia sul comodino che segna le 6:05 a.m. ed alla fine poso i miei occhi sul cielo fuori dalla finestra: il mio quartiere comincia ad essere illuminato dall'alba...

Decido di alzarmi perché so perfettamente che non riuscirò a riaddormentarmi.

Passo qualche secondo a fissarmi allo specchio nella penombra: un disastro anche a quest'ora non c'è che dire...

Alla fine i miei occhi si puntano sulla valigia ancora aperta che ho lasciato per terra.

Sospiro prima di uscire finalmente dalla stanza.

Cammino per il corridoio cercando di non fare troppo rumore: non voglio svegliare gli altri prima del dovuto...

Scendo le scale cercando di non farle cigolare, passo per il soggiorno ed infine svolto in cucina.

Comincio a trafficare con la macchinetta del caffè mentre la luce solare cresce sempre più

Sorrido brevemente: mi è sempre piaciuta l'alba, forse più del tramonto...

I tramonti sono comuni e sopratutto di tutti, l'alba la possiedono solo poche persone.

Aspetto che il caffè si riscaldi e nel frattempo guardo la piccola cucina: è l'ultima volta che ci cucinerò qualcosa per i prossimi due mesi e per qualche strana ragione ne sono quasi felice.

Felicità mischiata a malinconia.

Quando alla fine la mia bevanda è pronta afferro la tazza e mi siedo al tavolo, al mio posto preferito.

Resto a fissare l'orologio per il resto del tempo come se da un momento all'altro potesse segnare l'orario giusto per la partenza...

Sono davvero emozionata ed allo stesso tempo ho paura: se facessi qualcosa di sbagliato? E se in realtà non fossi all'altezza di tutto?

«Già sveglia?» la voce di mia madre dalla porta mi fa saltare dalla sedia, non pensavo potesse svegliarsi così presto

«Emozionata» affermo mentre sollevo le sopracciglia e giocherello con il manico della tazza

La mamma va verso la cucina e si versa anche lei del caffè prima di venire a sedersi di fianco a me

«Scommetto che ti divertirai tantissimo» mi dice per rompere quel silenzio, sento nella sua voce un po' di tristezza.

Take me on tour || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora