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Nicolò&Andrea: sorpresa amico!

Marco abbassò lo sguardo e vide le mutande che stava indossando.

Marco: immagino già chi sia stato il complice!

Mi lanciò uno sguardo omicida e poi si mise a ridere per l'espressione che assunsi.

Devo dire che aveva dei bellissimi addominali il ragazzo ed era anche ben dotato! Dopo esser rimasta più di un'ora in camera con loro decidemmo di andar a prendere un gelato.

Marco: sapete che siete stati proprio stronzi?

ma ti vogliamo tanto bene

Marco: te zitta che adesso mi fa male tutto lì sotto per colpa delle tue mutande!

Scoppiammo a ridere e tornammo in albergo.

Andrea: ah Fra, non pensar che mi sia dimenticato della scommessa che ho perso!

immaginavo me lo avresti ricordato, comunque quando vuoi chiamami, tanto il mio numero lo hai

Andrea's pov

Riaccompagnammo Fra in camera sua e tornammo nella nostra stanza.

Marco: Mig come fai ad aver il suo numero?

me l'ha dato lei(?)

Già so cosa vuole 'sto qui! Ora gli faccio vedere!

comunque Bez, stavo pensando che, siccome volevo uscir con lei domani, ma non mi sento bene...

Marco: beh rinvia no?

non si può rinviare un appuntamento con una ragazza! Oh ma fin'ora ci hai provato solo con le bambine?! Insomma, volevo che uscissi tu con lei

Marco: che dovrei far io solo con lei?

il gentiluomo prima di tutto e poi vediamo se sei santo come dici te

Francesca's pov

Meno male che Andre mi ha chiesto di uscire domani altrimenti sarei diventata pazza con loro in albergo! Scelsi accuratamente gli abiti perché ho visto che c'è un pub molto carino dove fanno bella musica.

Mentre pensavo mi infilai in doccia e sentii, da sotto l'acqua, un rumore strano. Avvolsi un asciugamano intorno al corpo e uscii cautamente dal bagno e vidi un'ombra. Il mio telefono purtroppo era vicino il letto e non riuscivo a passare inosservata però ci provai lo stesso.

Mannaggia al diavolo, mi cadde l'asciugamano e lanciai una madonna, che purtroppo quella persona sentì. Si girò ed era un ragazzo che non avevo mai visto e in quel preciso istante lasciò la mia borsa e si diresse verso di me. Cominciai ad urlare ma sapevo che era totalmente inutile.

Nicolò's pov

raga vado un secondo da Fra a riportarle le mutande, non fate casini!

Mi incamminai verso la sua stanza, ma sentii degli urli ed aumentai il passo. Le nostre stanze erano una vicino all'altra, ma essendo suite, le porte d'ingresso erano abbastanza lontane.

Bussai, ma nessuno aprì.

Fra?... Fra rispondi diobò!

Cercai di muover la maniglia e la scena che mi trovai davanti non fu delle migliori. Francesca era completamente nuda e un uomo se ne stava approfittando così sferrai un pugno all'uomo e cercai di coprire il più possibile Francesca. Intanto chiamai i ragazzi e mi diedero una mano con quel verme. Ci raggiunse anche Vale che chiamò subito la reception.

ohi Fra

Non mi rispondeva, fissava un punto e tremava. Dopo due ore avevamo deciso che qualcuno doveva rimanere a dormir con lei così Vale scelse uno di noi.

Francesca's pov

Mi faceva male tutto, ero stata appena violentata da qualcuno che non conoscevo, non potevo credere di aver perso, in un modo così brutale, la verginità. Non sentivo nessun rumore, non vedevo nulla. I miei occhi erano colmi di lacrime che però non scendevano e facevano male. 

Sentivo il mio corpo sporco, così senza dir nulla a nessuno mi alzai ed entrai in bagno, ma non riuscii a lavarmi per quel maledetto tremolio.

x: deve restar qualcuno stasera con lei, non può rimaner da sola

x: resta lui e ora tutti via

Uscii dal bagno e trovai Marco intento a cambiar le lenzuola del letto, non si accorse di me finché non tossii.

Marco: ohi, come stai?

voglio dormire, per favore va via

Marco: non posso mi dispiace, dovrò star qui con te, ordini del capo

beh, mi dispiace, ma dovrai dormire a terra

Marco: posso dormire anche sulle spine, l'importante è che tu stia bene

non sto bene Marco!

Scoppiai a piangere e mi buttai tra le sue braccia.

Marco's pov

Non avevo la più pallida idea di come farle passare un po' la paura, allora buttai un'idea così.

e se facessi un bel bagno caldo?

Francesca: ci ho già provato, ma non riesco a toccare la pelle, è come se bruciasse

Ci pensai un po' e la presi a mo' di sposa. All'inizio contestò, ma poi fece silenzio. Aprii la porta del bagno e l'adagiai nella vasca. Non me ne importò più di tanto e cominciai a lavarla come se fosse una bambina.

Francesca: perché?

• cosa?

Francesca: perché fai tutto ciò? Non potevi lasciarmi sul letto a dormire?

• perché odio vederti in queste condizioni, hai sempre il sorriso stampato sulle labbra e vederti in questo stato mi distrugge

In risposta strinse la mia mano destra che stava massaggiando la sua testa e se la portò vicino la guancia. Le accarezzai il volto e una volta sciacquata la presi con un asciugamano pallido come la sua pelle. 

VADO AL MASSIMO || Marco Bezzecchi🦂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora