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Andrea aprì il mio sportello e mi si buttò sopra.

Andrea: scusa, scusa, scusa, scusa non sapevo che tuo padre fosse morto

tranquillo Andre, ora possiamo andare?

Ripartimmo e arrivammo al ranch in ritardo di venti minuti e trovammo già tutto pronto.

Valentino: ottimo lavoro ragazzi, andate a cambiarvi

ceh no aspettate, volete dirmi che succede?

Andrea: Vale voleva farti trovar già tutto pronto in modo che tu, una volta arrivata, ti rilassassi un po'

quindi tu sapevi che il mio babbo era morto e vi fermavate a far pipì solo per perder tempo?

Andrea: come si fa a non conoscere quella leggenda di tuo babbo e poi noi impariamo moltissime tecniche da lui

Rimasi sconcertata, guardai Vale che alzò le mani e mi sorrise. I ragazzi erano andati negli spogliatoi così ne approfittai per parlar un po' con lui.

ti manca vero?

Valentino: a chi non manca babbo Davide!

già!

Mi scese una lacrima e Vale accorgendosi mi abbracciò e mi consolò. 

Ero molto legata al mio babbo, ad ogni gara mamma ed io eravamo le prime a congratularci con lui. Arrivavamo al parco chiuso, abbracciava prima me e poi stampava un bacio passionale sulle labbra della mamma. Tutti i pomeriggi mi portava con sé al ranch dove allenava Valentino ed altri piloti. Vale era il suo gioiello, sapeva che avrebbe fatto molta carriera. Infatti vinse il primo mondiale in 125, il secondo in 250, il terzo in 500 e così via. Mio papà correva in MotoGP, con una bellissima YAMAHA ed il suo 28 rosso fuoco spiccava tra tutti. Decise di terminare la sua carriera motociclistica con un bel mondiale in tasca come ultimo ricordo. Ci riuscì, ma fu davvero quello il suo ultimo ricordo.

* inizio del flashback *

x: signori e signore, mancano poche curve ed il David ci saluterà con la vittoria di questo mondiale!

x: tutti in piedi per l'ultimo rettilineo! Il David c'è! Termina qui la sua carriera, bella stagione ragazzi

• mamma, mamma il babbo ha vinto!

Sussurrò la bimba di otto anni alla sua mamma che teneva le mani tremolanti sugli occhi per paura, come tutte le gare. Le due cominciarono a correre verso il parco chiuso, come ogni domenica, mano nella mano.

Andrenalina pura scorreva nelle sue vene, aveva appena vinto il suo decimo mondiale. Tagliò il traguardo con il muso della sua yamaha rivolto verso l'alto. Ormai non pensava più a nulla se non alle due donne più importanti della sua vita, Francesca e Gloria, che lo avrebbero aspettato lì, davanti la casella del primo posto per festeggiare tutti insieme il suo finale di carriera. Ma il destino scelse un traguardo diverso, quello del cielo.

Ci fu un guasto alla moto, che inziò a bruciare, costringendo il pilota ad andare verso la ghiaia per lasciarla lì. Quella moto era la stessa che aveva provocato dei danni nelle qualifiche, ma nonostante tutto la utilizzò ugualmente. Mentre la lasciava, il guanto sinistro si impligliò alla frizione e quando cercò di liberarsi la moto scoppiò. Con la moto saltò in aria anche lui. Giaceva lì sulla ghiaia mentre tutti i suoi tifosi erano sconvolti dall'incidente e tra loro c'era anche il giovane Valentino.

La bambina guardò l'incidente dal maxi schermo e dato che conosceva il circuito a memoria lasciò la mano della sua mamma ancora sottoshock e corse verso quella maledetta curva. Piccola com'era riuscì a passare tra i marshall e corse, piangendo, verso il suo babbo.

• PAPÀ! Papà non mi lasciare! RISPONDI!

• rispondi papino mio

Purtroppo suo papà non disse nulla così cominciò a trascinarlo lontano dal fuoco e con tutta la forza che aveva lo portò al sicuro dalla fiamme. Gli prese la mano e cominciò a stringerla.

• ce la farai babbo, come tutte le volte. È solo una stupida moto, non può portarti via da me

In risposta Davide le strinse leggermente l'esile manina per non farle male e poi cacciò il suo ultimo respiro.

Mamma: bambina mia, vieni via da lì, papà deve andare con questi uomini

• io non lascio il mio babbo con loro!

Lo portarono in clinica mobile, ma ormai non c'era più nulla da fare.

* fine del flashback *

Valentino: ohi Fra ci sei?

sisi, stavo solo ricordando quel brutto giorno

Valentino: forse è meglio andare dagli altri

Passammo davanti gli spogliatoi e a noi si aggiunsero Niccolò e Andrea.

Andrea: allora Vale quali sono i piani di pomeriggio?

Valentino: faremo una gara in suo onore, i vincitori verranno premiati da Fra e dop...

fermo, fermo, io non premio nessuno, non ci riesco

Valentino: devi pensare solo a tuo padre e vedi ci riuscirai. Comunque stavo dicendo che dopo la premiazione mangeremo tutti insieme qui al ranch con le famiglie e concluderemo vedendo il suo documentario

I ragazzi si misero d'accordo e cominciarono a provare le moto per la gara.

Author's note

Salve bei fanciulli,
spero che pian piano la storia diventi sempre più accattivante e coinvolgente. Vorrei che mi faceste sapere un po' cosa ne pensate così per vedere un po' cosa vi aspettate da questa storia.
Un bacio, alla prossima

VADO AL MASSIMO || Marco Bezzecchi🦂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora