Il pezzo mancante

PROLOGO

Gennaio

"No no no...sarà rosa!Non si discute"
"No aspetta avevi detto se ricordo bene, e ricordo bene, che il colore delle tende lo avrei scelte io. Visto che, sempre che mi ricordi bene, hai già scelto tu il letto, l'armadio e la maggior parte dei mobili."
"Okay okay, hai vinto tu...purché..."
"Lo so lo so, purché si abbini con il colore delle pareti..." Il suo viso si illuminò in un sorriso affascinante, uno di quelli che ti fa innamorare a prima vista. Era stato proprio quello, il suo sorriso, a farla innamorare. Accostò la macchina lungo il marciapiede ed esclamò:
"Arrivati madame!"
"Accidenti di già?!Speravo che il viaggio durasse un po' di più...Comunque sei sempre in tempo per avvertire il tuo capo che non ti senti bene e prenderti qualche giorno." Disse con un sorrisetto malizioso.
"Magari...ma lo sai non posso. È una faccenda a cui ho lavorato personalmente e" lei lo interruppe "e non puoi mancare assolutamente e bla bla bla. Almeno puoi concedermi il fatto che mi dispiace non passare il nostro anniversario insieme!?" Lui la baciò dolcemente sulla fronte, un piccolo bacio leggero e delicato, e le sussurò: "Tranquilla non starò via a lungo, tra un paio di giorni sarò di nuovo qui tutto per te!"
Lei accennò un piccolo sorriso e i loro occhi s'incontrarono. Gli occhi di lui erano verdi, un verde intenso che all'interno sembrava quasi dorato. Quegli occhi li conosceva alla perfezione e con un solo sguardo riusciva a capire immediatamente ciò che gli passasse per la testa. Era vero, a volte gli occhi dicono molte più cose di mille parole insieme. Avrebbe potuto rimanere così per ore se solo avesse potuto.
"Allora sei pronta? Non vorrai mica arrivare in ritardo il tuo primo giorno? Non mi sembrerebbe un buon modo per iniziare."
"Ora vado vado, però quando torni mi devi un massaggio e un mazzo di fiori come minimo!".
"Ovvio era scontato".
Lei scese dalla macchina e stava per andarsene quando lui la bloccò e disse: "Lo sai che ti amo".
"Lo so, d'altronde come non potresti."