Reale

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POV ANYA
-"Mi servirebbero dei documenti di viaggio"
Dissi a bruciapelo
-"Vorresti dei documenti di viaggio"
-"Si"
-"Vorresti andare a Parigi"
-"Si, vorrei andare a Parigi"
Mi stava prendendo in giro
-"Oltre ad Anya hai un cognome?"
Feci un respiro...
-"Sembrerà strano ma ho pochissimi ricordi del mio passato"
-"Perfetto!"
Che! Lo vidi tendere la mano verso Vlad dietro la schiena
-"Perché fortunatamente ho tre biglietti, il terzo é per lei Anastasia"
Sbarrati gli occhi all'istante
-"Io la gran duchessa imperiale"
Sbottai a ridere, stavo per voltargli le spalle ma venni afferrata per un braccio
-"Sto solo dicendo che di tante ragazze nessuna somiglia a lei quanto te"
-"Ci pensi mia cara"
Continuò Vlad, no! Pazzi ecco con chi ero
-"Voi siete p_ a_ z_ z _i"
Dissi scandendo l'ultima parola
iniziai a salire le scale dietro me Dimitri iniziò a correre e mi raggiunse con Vlad a ruota entrambi mi presero sottobraccio non lasciandomi via di scampo
-"Vlad guarda gli occhi azzurri dei Romanov"
-"Dimitri il mento di Alexandra"
era divenuto una gara ai dettagli
-"Stessa struttura fisica stessa età all'incirca..."
Lanciai un'occhiata a Dimitri, che voleva dire all'incirca!? Ero dinanzi un bellissimo ritratto qualcosa di me ricordava lei
-"impossibile"
mi lasciai sfuggire quella parola Vlad mi guardó negli occhi
-"Niente é impossibile..."
POV DIMITRI
Avrei perso i soldi e avrei dovuto ascoltare le filosofiche parole di Vlad.
Da quando la Corte Imperiale aveva diffuso la notizia su una possibile sopravvivenza della duchessa la gente era impazzita erano ritornati i pettegolezzi e i falsi volti che vincevano essere ella. Dopo l'attacco avvenuto nel 1815 non volevo più saperne del palazzo, della corte, di lei...ne avevo abbastanza, essere trattato come uno sguattero non rientrava più nella mia vita, ero andato avanti grazie a Vlad...mi aveva accolto nella sua casa e da quel giorno qualcosa era cambiato, io sono cambiato e adesso toccava a me ricambiare il favore. Con la chiusura del palazzo reale io e il resto della servitù ci trasferimmo, in pochi giorni perdemmo tutto, lì entrò in gioco Vlad mi aiutò ad uscire dalla miseria, all'epoca avevo solo dodici anni é la vita era stata dura con me e lui mi rimboccai le maniche iniziando a fare piccoli lavoretti, racimulammo abbastanza denaro da affittare un piccolo teatrino dove sostenevano diverse recite, riunioni inseguito divenne un ufficio di spese contrattuarie. Quando iniziammo a indebbitarci iniziai ad organizzare diversi provini senza il consenso di Vlad lui era fuori da questa storia, all'oscuro di tutto cominciai a cercare la gran duchessa e con gli anni divenne la mi sfida. L'imperatrice mise in mostra la sua ricchezza, entrò in gioco una gran somma di denaro tredicimilioni di rubi a chi avrebbe riconsegnato Anastasia. Quando venni scoperto da Vlad mi beccai diverse strigliate, le romanzine erano all'ordine del giorno nei suoi occhi vidi la delusione; smisi per il suo bene ma i giorni passavano e la situazione si aggravava i debiti aumentarono,dopo tanti sforzi riuscii a convincerlo... la "sfida" lanciata dalla casata reale era l'unica soluzione ai nostri problemi si convinse, ma nessuna era lei. Decine di ragazze al giorno che non avevano i suoi canoni di bellezza e la sua eleganza, assurdo! Era solo una bambina all'epoca ma vivendo al palazzo avevo imparato a conoscerla (spiandola) non mi era possibile avvicinarmi. Sapevo di cosa parlavo quando dicevo "NO" é quelle due lettere le ripetevo da anni ogni mattina... fino adesso, lei non era lì per essere giudicata, non sapeva di avere i suoi atteggiamenti la sua stessa cocciutaggine, non sapeva della ricompensa che non avrei dovuto spartire, la regina accosto di dare un erede alla Russia si sarebbe bevuta l'inganno noi avremmo avuto i soldi e saldato il debito. Dopo questa riflessione ritornati con gli occhi sul dipinto...Anastasia sarebbe ritornata.
-"Tempo scaduto"
Iniziai a scendere le scale Vlad si precipitò da me
-"Ma che fai?"
-"Rilassati"
-"Mah...."
-"Cammina lentamente"
Qualche secondo di elaborazione qualche minuto...É cavolo! Ero al centro di sala che aspetta
-"Dimitri, Dimitri aspetta"
-"Mi hai chiamato" mi girai con molta disinvoltura era a pochi passi da me, i suoi occhi mostravano un po di insicurezza
stava cercando le parole con cui iniziare
-"Allora?"
-"Ehm...si stavo pensando che...forse..."
Inarcai un sopracciglio
-"Se non sono chi cerca l'imperatrice lo capirà subito" annuì, quante parole inutili
-"Sarà un lavoro onest..."
-"Pensi d'accettare?"
tagliati corto lei mi porse la mano anch'io feci lo stesso
-"Si"
-"Ragazzi abbiamo un treno da prendere"
Disse Vlad facendoci voltare
-"Puka andiamo a Parigi!"
-"Si andiam...no!"
il cane no!
-"Il cane viene"
-"Io dico di no"
-"Io si"
-"Ma sono allergico ai cani"
finsi uno starnuto lei in tutta risposta mi lanciò un'occhiata e Vlad sbottó a ridere, ma stiamo scherzando il mio talento da attore dov'era quando serviva!

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Buona lettura
Un bacio Fede 💋

L'ultima dei RomanovDove le storie prendono vita. Scoprilo ora