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Simon è un ragazzo intelligente, quindi capisce la situazione e perdona sia me che Matteo. Sento suonare la sveglia alle 7:30, come sempre,mi alzo, mi affaccio alla finestra vedo davanti alla piscina Matteo che fa le valigie. Gli urlo- Buongiorno Chico gallo! Dove vai?-
-Io devo tornare a Buenos Aires! Casa mia...- risponde. Sono tristissima di questa notizia. Non perché non voglio che torni a casa sua, ma perché pensavo di averci fatto amicizia. Continuo a guardarlo in soprappensiero. Lo saluto e poi torno in camera mia.
-É ora di pranzo!- urla la cameriera Amanda vestita di bianco e nero (Nessun riferimento alla Juve).
I miei genitori avevano preparato il pranzo. La proprietaria, la signora Benson, se avesse detto che ciò che aveva mangiato era buono, mamma e papà sarebbero stati pagati. Subito arriva l'aragosta. La sig. Benson assaggia e dice -Voglio che veniate a vivere con me a Buenos Aires. Cucinerete per me. Siete davvero bravi- afferma la donna dai capelli bianchi e ben pettinati. Siamo obbligati ad andare con loro. Ma prima devo salutare Simon. Corro come una pazza verso il ponte di Cancun, lí c'è Simon con la sua chitarra. -Luna! Ho composto una canzone e l'ho chiamata Valiente.- dice lui facendomi un sorriso a 32 denti.
-Wow! Ehh...Però ti devo dire una cosa importante.
Senza farmi continuare a parlare ha iniziato a cantare.

Gli dico tutto e lo abbraccio.
-Luna un ultima cos...-
Ma io sono già scappata via.
*Alla villa*
-Oh no Chica Delivery... vieni anche tu..?- mi dice Matteo.
-Si Chico Gallo, mi dispiace per te.-dico io un po' innervosita. In quel momento non faccio vedere che ci sono rimasta male, ma è così. Anche se è rompiscatole ed antipatico lo voglio conoscere.

|| Lutteo || Luna e MatteoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora