|| Lutteo || Luna e Matteo

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Non amo Simon, è l'ora di distrarmi. È sabato, mi sono alzata davvero tardi oggi. Ambar si è appena alzata, alle 11:30, circa un'ora dopo di me. Mi sdraio sul letto a pancia in su, guardo il soffitto, mi giro a destra, a sinistra, e noto che questa camera è davvero triste. Devo subito colorarla. Dico a mamma che devo uscire di nuovo e corro a prendere tempere, colori e pennelli. Tornata a casa salgo le scale cercando di nascondere le buste gigantesche che ho tra le mani. Amanda mi vede, sono preoccupatissima, ma non mi sgrida, mi fa solo un occhiolino. Le sorrido e proseguo verso la mia camera.
È arrivato il momento di cambiare qualcosa. Mi preparo e mi trasformo in"modalità pittrice". Per migliorare la mia camera uso i mille colori che indosso solitamente: il giallo, il blu elettrico, rosa, fucsia. Ho appena finito e penso proprio che sia bellissima. Mi guardo attorno stupefatta. Sono troppo stanca per mettere tutto a posto, quindi mi sdraio sul letto, e neanche passati 10 secondi sento arrivare qualcuno.
-Ottimo lavoro Chica Delivery !- dice Matteo osservando nei minimi dettagli la mia camera. -Che ci fai qua tu?- domando io un po' confusa.
-Sono venuto a visitare Ambar e sono passato prima da te. Tutti sanno che io sono qua.-mi risponde.
Sento che anche qualcun altro sta arrivando. -Luna!!! L-U-N-A?- dice subito mamma guardando la mia camera super colorata.
-Scusami mamma..io...-
-Sei un genio. È davvero bella, poi questa diventerà la tua cameretta ufficiale.- mi dice lei. Dietro la porta c'era Matteo che si nascondeva. Mia mamma esce e Chico Gallo chiude la porta. -Perché ti sei nascosto? Avevi detto che sapevano che eri venuto a far visita ad Ambar.- dico io.
-Appunto. Ad Ambar e io sono qua.- mi risponde. -Scusa non ho capito quale sia il problema.- gli dico.
-Luna, se qualcuno va a dire ad Ambar che sono qua è la mia fine.-
Neanche il tempo di rispondergli che qualcuno spalanca la porta. È Ambar che ha sentito tutto.
-Perché sei qua con Luna? Voglio delle spiegazioni.-urla la ragazza bionda incrociando le braccia. -È stata lei a dirmi di entrare. Mi ha obbligato.- dice Matteo.
Vorrei tanto dire la verità ma Ambar mi interrompe, non è assolutamente vero ciò che ha detto Matteo.
-Ti avviso Lunita , qui le cose sono diverse. Devi stare LONTANA-DAL-MIO-RAGAZZO. - dice lei guardandomi negli occhi e avvicinandosi sempre di più con uno sguardo minaccioso.