Questo è un concentrato di stanchezza ed esaltazione, mischiato alla mia inesperienza in amore. L'idea era di realizzare un capitolo semplice e conciso, ma i miei personaggi sono troppo confusi, e così è il capitolo.
[✄ dedicato a natsukashji che ha dimenticato le chiavi di casa il Martedì.]Samdeok-dong 1-ga, Jung-gu
Cose strane succedono al Tokyo Inn Cafe.
C'è bisogno di un'ottima trama. C'è bisogno di un po' di tempo per fermarsi per il caffè. Due minuti, mezz'ora, quell'oretta che si prolunga fino a tardi, in mano una tazza che di caffè ha ben poco. È tutta guarnizione, sembra dirti. Anche la narrazione è stata corrotta, con tutti quei giri e giri di parole non si arriva mai alla conclusione.
Immaginiamo di essere seduti allo stesso tavolo. Ancor prima che la cameriera arrivi, si è indecisi su quella che è la più stupida delle posizioni sociali: "Cioccolata o caffè?" si chiede al nobile signore. Piuttosto che prendere un bel respiro, e gonfiare il petto in modo risoluto, puntando il dito sul menù come se da quella decisione ne dipendesse la nostra stessa vita, si preferisce non prendere scelta alcuna, o semplicemente optare per quella che meno ci aggrada. Lo ricordate il cambiamento? Questa volta non c'è dubbio, è del caffè che si parla.
Affoghiamo in una vaga metafora amara, e combattiamo il cattivo umore con un sorso di espresso. Taehyung è scettico, ma la scelta si rivelerà spontanea. La macchinetta l'ha tradito l'altro giorno, e nel cappuccino ci ha versato anche il thè. È così assuefatto che lo berrebbe anche se non gli piacesse. Rimane un istinto, quasi lo si eredita e non ci dispiace nemmeno romperne l'abitudine.
Papà lo beveva sempre, quando d'estate non indossava nemmeno la maglia, e il colore della sua pelle ricordava quello del fluido allungato. Di nei ne aveva tanti, solo sulla schiena, mentre Taehyung ne aveva uno, piccolissimo, sulla punta del naso. Chissà se pensava già alla sua amante, quando lo allontanava con un gesto della mano, e parlava al telefono fino al calar del sole, che gli abbronzava troppo la pelle fino a farla seccare. Taehyung vedeva la mamma petulante, forse è per questo che faceva fatica a farla smettere di parlare. Giudicava anche lui, gli ricordava troppo il padre. "Con tutte quelle passioni non andrai da nessuna parte", le leggeva negli occhi. Il padre era stato vinto dalla passione di andarsene.
Tornatene su, sui tetti di Apsan, dove la nonna diluiva i tuoi dispiaceri nel caffelatte e la nostalgia felice curava i ricordi sfortunati.
Una semplice tazza ha condizionato storie d'amore, una qualunque caffetteria diventava l'espressione figurata di un nido d'amore. Una tazzina alla svelta se la concedono anche le vecchie coppie dopo la firma con l'avvocato, e la pretende il nonno a pranzo per prendere tempo. I nipoti ormai non si interessano più a lui.
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Gondry - k.t., м.ү.
Fanfiction❝ Il Martedì é una fastidiosa spina sul palmo della mano: anche sotto il getto d'acqua il bruciore persiste. ❞ ☛ Taehyung dimenticava le chiavi di casa ogni Martedì, finché non cominciò a scordarle di proposito.