Jisung (Larry/ NCT Dream)

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Harry desiderava un bambino, con tutto se stesso, e lo faceva capire a Louis in ogni modo, ma non sapeva che esso ci stava lavorando su.

POV Louis

Era il giorno.
Quel giorno sarei andato all'orfanotrofio di Manhattan per vedere tutti i bambini.

È un po' brutto andare lì e scegliere un essere umano come si scelgono le scarpe al negozio, ma è così che funzionava, e non ci potevo fare nulla io.

Erano le 8.00am e avevo un sonno bestiale, ma questo e altro per la felicità di mio marito.

Cioè, questa cosa non la facevo solo per lui, anche per me, sia chiaro, perché anche io volevo un bambino...si insomma, ci siamo capiti.

Avevo l'appuntamento alle 8.15am, quindi avevo il tempo per fumarmi una sigaretta all'entrata.

Ero stra nervoso, perché insomma, si trattava di adottare un bambino!

Dopo circa dieci minuti mi sistemai la giacca ed entrai nell'istituto.
Mi trovai davanti una reception simile a quella di un hotel, ma senza tutti i bagagli delle persone.

La signora al bancone sembrava molto seccata e sbuffò quando vide avvicinarmi.

"Ehm...salve...sono Louis Tomlinson, e ho un appuntamento alle 8.15am con il Dr. Green"

"Si, deve salire al secondo piano, la seconda porta a destra è quella dove ha l'appuntamento" disse come se stesse parlando ad un idiota

Seguii le indicazioni e quando mi trovai davanti alla porta, il cuore sembrava che dovesse uscire e scappare via.

Con mano tremante bussai alla porta, e dopo aver udito il consenso ad entrare, lo feci.

"Buongiorno, lei sarebbe...?"

"Signor Tomlinson, ho un appuntamento"

"Ah sì, era già venuto qua giusto?"

"Si ero venuto mesi fa, poi ho ricevuto la conferma della richiesta, sono venuti gli assistenti sociali ed è tutto pronto, oggi dovrei solo firmare e vedere i bambini"

"Certo, allora tenga il foglio, lo firmi...qui...e anche qui" mi disse facendo delle crocette su un paio di fogli per poi continuare: "Allora, adesso andremo a vedere i bambini, che si trovano nella sala comune, per aspettare la colazione"

"C-certo" risposi io titubante

Salimmo in ascensore di un piano, e ci ritrovammo in una grande sala piena di scaffali con libri di ogni tipo e giocattoli sparsi.

Sembrava di stare in un asilo, era molto bello stare lì, mi era venuta voglia di fare volontariato in quel posto.

"Allora, qui ci sono tutti i bambini, come può vedere, hanno età diverse...vede, quel gruppetto va dai 5 ai 7 o 8 anni...lì ce ne sono due di 10 anni e lì ci son-"

"Lui." Dissi interrompendolo puntando il dito su un bambino di più o meno 8 o 9 anni, intento a leggere nel salottino dedicato, appunto, alla lettura.

"Jisung? [NB. si pronuncia "Gisang"]" disse per poi riprendere "lui ha 14 anni, è nato in Corea, ma venne qui un paio di anni fa, prima che i suoi genitori morissero"

"14 anni?" Chiesi shockato

"Lo so, ne dimostra meno"

"Si" dissi "Ma è lui. Ho deciso, non mi importa di quanto sia grande"

Ero completamente, follemente, interamente innamorato di quel bambino.
Andiamo, era così tenero!
Era bianchissimo di pelle, aveva i capelli biondi, chiaramente tinti ed era molto esile.
Aveva un maglione rosa con dei pantaloncini di jeans lunghi fino a metà coscia e delle calze bianche.

One Shots|| One Direction & Band ShipsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora