31 dicembre 2013 ~ Venezia
In quel gruppetto c'era anche un ragazzo di Brescia che era sempre stato un mio amico, ma prima di quella sera non sapevo più o meno niente di lui.
Mi ha stupito.
Si è preoccupato moltissimo per me vedendomi così disperata e pallida, e in breve tempo si é trasformato in una specie di migliore amico, mieloso eccetera.
Non so cosa mi portava a fidarmi di lui, forse solo il bisogno di sfogarsi.
Anche lui era stato rifiutato da una tipa quello stesso giorno ed entrambi ci sentivamo degli emeriti disadattati.
E siamo diventati davvero amici, nonostante lui voleva solo un'altra ragazza, mentre io volevo solo sfogarmi.
Lui intanto guardava, in disparte. Circondato dai suoi amici.
Io parlavo, parlavo, parlavo.
Ma forse non era ciò che avrei dovuto fare.
Perché lui, quel dannato glaucopide*, al solito, l'ha preso come un 'non mi interessi più' da parte mia e si é fatto coinvolgere da una cieca paura egoistica, che ha portato al suo gesto di mezzanotte.
~continua
*glaucopide: dagli occhi azzurri.
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Una lacrima vestita di rosso
Short StoryLe piccole storie d'amore tra due ragazzi che vivono a 228 km l'uno dall'altra...