La Prima Luna

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La storia che racconterò è completamente vera. Non è un racconto fantastico. Vi assicuro che è tutto vero, leggete... leggete con attenzione! L'umanità è destinata a cose terribili... ho visto troppo, sì, orrori mai visti, ma lasciate che parta dall'inizio. Se non riuscirò a concludere, fidatevi di me: evitate la città di L. Troppo orrore è stato scatenato lì. Cosa sento? Ho una strana sensazione... che siano loro? Forse sono solo i miei nervi. Eppure ho sentito come un fruscio...
Questa storia è iniziata qualche settimana fa. Non sono, anzi non ero, un uomo molto noto, né avevo mai avuto doti particolarmente geniali. Ero, per così dire, un uomo normale, e con questo non intendo dire che fossi infelice. Stavo bene, avevo una moglie, una bambina, un lavoro di avvocato abbastanza fruttuoso. Ora, tutto perso! O mio Dio, mia povera Lily! Loro potrebbero, oggi, domani, prima o poi... ma devo continuare. Insomma, la mia vita scorreva regolarmente. Eppure non devo tacere di un episodio alquanto strano che mi capitò da ragazzo, sì... in fondo tutto era collegato.
Era settembre se la memoria non mi inganna, avevo dodici o tredici anni all'epoca ed ero andato al luna park. Noccioline, zucchero filato, chioschetti dei tarocchi, giostre e altre cose del genere... ci andavamo con un entusiasmo fuori dal normale, o almeno così sarebbe considerato oggi. Fu lì che successe il fatto che negli anni successivi mi sarebbe passato di mente completamente. Soltanto poi ho collegato tutto... Rimanemmo tutto il giorno lì, a bighellonare tra divertimenti e discussioni allora ritenute di primaria importanza: le ragazze, il giornalino erotico trovato nel comodino del proprio fratello, la collezione di robot modello e roba del genere. Quando venne la sera, ad un certo orario la gente iniziò a defilarsi. Noi ovviamente rimanemmo lì ancora un poco, in una città di provincia capita spesso. Fu vicino ad uno di quei tanti tiri a segno che avvenne. Fu questione di attimi. Mentre addentavo una mela caramellata, sentii improvvisamente una sorta di vibrazione. Pensai che provenisse dal terreno ed urlai qualcosa del tipo "Il terremoto!" Gli altri  mi guardarono straniti. Il terreno era assolutamente immobile. Eppure avevo percepito chiaramente qualcosa, qualcosa che dimenticai del tutto... Quella stessa sera un uomo fu impiccato nei pressi del luna park. Ma questo lo venni a sapere solo il giorno seguente, quando ormai avevo del tutto dimenticato quella strana esperienza. Nelle tasche dell'uomo fu trovata La Luna. Se non lo sapete, è una carta dei famosi tarocchi, quelle carte associate spesso all'occultismo inventate nell'Italia rinascimentale. Due cani ululano alla luna. Sotto di essi un granchio minaccioso. Maledetti tarocchi... non immaginate quale mezzo malefico... ma lasciate che continui.
L'episodio, come ho detto, non mi apparve nella sua chiarezza, così come invece mi appare ora... ma sarà poi così? Che ne so io, quali orrori arcani può nascondere ancora questo luogo? Meglio così, meglio non sapere... L'evento, dicevo, scomparve dalla mia mente e i seguenti vent'anni li passai nella tranquillità più assoluta. Me ne andai da L., compii i miei studi universitari, mi sposai. Qualche mese fa tuttavia, malauguratamente, decisi di ritornare nel luogo dove avevo vissuto la mia infanzia. Chi non vorrebbe ritornare nell'allegra cittadina dei suoi giorni felici? Questo era il mio pensiero e mia moglie Alyssa acconsentì di buon grado. Sarebbe stato meglio anche per Lily, pensammo, vivere in un posto tranquillo, dove poter tranquillamente andare in giro con gli amici senza temere incidenti, fin troppo comuni nelle grandi città. Non l'avessimo mai fatto! Ma ciò non basta: trovai un'occasione di lavoro, una casa a basso prezzo... Tutti i demoni dell'inferno sembrarono mettersi d'accordo per favorire il nostro trasferimento! Credo ora che sin dall'inizio qualcosa si mosse perché ritornassi lì... cosa non so dire, ed è meglio che non lo sappia. Il sottosuolo, l'atmosfera ci difendono da cose inimmaginabili per le nostre menti limitate e poi c'è un altro confine, più ambiguo... Aspettate, di nuovo quel fruscio... forse è l'immaginazione o il terrore.

Il Terrore dell'Ultima LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora