XXII - Who are you ?

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Chi sei?
Lauren sapeva bene che non le avrebbe rivelato la sua identità e per questo si sentì quasi codarda. Rilesse più e più volte quel bigliettino ricevuto. Quella piacevole sensazione avvertita non appena trovò quel foglietto fu sostituita immediatamente dall'ansia, dovuta a quella domanda.
Sapeva che non sarebbe durata a lungo quella pantomima, prima o poi tutto sarebbe venuto a galla, tutto. Qualcuno l'avrebbe scoperta o peggio ancora Camila l'avrebbe vista.

Chi sei? Chi sono? Sono Lauren, son la persona che ti ha allontanata da sé, son la persona più idiota del pianeta, Dio! pensò sbuffando frustrata, massaggiandosi le tempie doloranti.
Era nella sua camera da letto, stravaccata completamente tra i mega cuscini di quel letto a baldacchino, sola in quella reggia.
Si alzò da lì sistemandosi gli slip striminziti, prese la prima maglietta che le capitò a tiro facendola scivolare su quel corpo ancora intorpidito dal sonno. Dopo una mezz'ora buona si diresse verso l'uscita della casa.
- Normani! Cavolo che ci fai qui?! sobbalzò impaurita Lauren.
- Grazie, sto bene anche io Lau e son contentissima di vederti disse con fare da finta scocciata l'amica.
- Scusami è che non viene mai nessuno a prendermi a casa prima di scuola. Non me l'aspettavo sinceramente disse lenta rendendosi conto di quanto realmente fosse insolita la visita dell'amica - Che succede? le chiese quindi perplessa.
Normani in tutta risposta le sventolò un pacchettino di carta davanti a quel paio di smeraldi struccati.
- Non sei contenta? Donuts freschi, freschi direttamente da Elys!
- Oddio, non ci credo! Grazie Mani! infilò il dito all'interno del buco del donut al cioccolato e come una bimba ci si scaraventò addosso.
- Dio mio! mugolò morso dopo morso, fingendo di essere in estasi - Ti a-do-ro! infilò in bocca l'ultimo pezzetto di quella prelibatezza, succhiandosi le dita sporche di gianduia.
- Spiegato l'arcano motivo del perché io non vada mai da Elys. Saranno 500 calorie a donut.
Si lavò le mani nel lavandino della cucina, e con una manciata d'acqua fresca si risciacquò la bocca.
- Andiamo che siamo in ritardo!
Prese il mazzo di chiavi, inserì l'allarme nel quadrante accanto alla porta e uscì.
- Allora Mani... disse infilando le chiavi nella serratura - per quanto mi sia piaciuto il donut fece una pausa e girò a sinistra chiudendo la prima mandata, poi la seconda e anche la terza - e per quanto io abbia apprezzato la tua visita disse girandosi verso l'amica e guardandola negli occhi - c'è qualcosa che non mi torna... È successo niente Mani?
L'amica fece un sorrisino all'altra e risistemandosi la borsa di pelle sulla spalla disse - Sei sempre stata una ragazza molto perspicace e astuta Lauren, ma questa volta mi hai sorpreso disse non staccando lo sguardo dall'altra, che però non stava capendo dove volesse arrivare.
- Ieri Lauren... aggiunse allora.
- Ieri cosa Mani? Ci siamo pure viste dopo pranzo e non mi hai detto nulla. Sputa il rospo! Sai che mi piace sentir le cose in modo diretto e sinc..
- Ah sì?! Sincero?! Come il tuo comportamento nei miei confronti?
- Ma che diavolo stai..
- Lauren, cazzo! Camila.. non ci prendiamo in giro! Appena pronunciò il nome, occhi verdi si irrigidì involontariamente.
- Che centra Camila? ridacchiò nervosamente
- Lauren smettila con queste scenate, a me non la dai a bere. E smettila anche di sforzarti inventando stupidaggini. A me soprattutto. Perché non me l'hai detto?
- Come lo hai saputo?
- Nessuno me l'ha detto, ci sono arrivata io con la logica, oltre ad averti vista ieri pomeriggio.
- Lo sa qualcun altro? domandò veloce cercando lo sguardo di Normani, che schioccò la lingua in segno di negazione.
Lauren non disse niente, si avviò sulla sua Hummer e con uno sguardo invitò la sua amica a salire.
Dopo un paio di minuti di silenzio la nera guardò Lauren, come ad incitarla a dir qualcosa.
- Non so cosa vuoi sentirti dire sinceramente.
- L'unica cosa che vorrei sentirmi dire è che non la stai prendendo in giro. Non so nemmeno perché sei così "timorosa" a parlarne con me Lauren. Se pensi che sono qui a criticarti o a giudicarti per qualcosa, no ti sbagli.
- Non la sto prendendo in giro... disse apatica fermandosi lentamente al semaforo e riprese - Non lo sto dicendo tanto per... credimi! guardò la sua amica, che in quel momento le sorrise forzata, quasi come se non le credesse.
- Certo che sei di conforto con quella espressione sulla faccia, eh!
- Scusa Lauren, ma è difficile credere a questa cosa disse quasi intimorita guardandola
- Oltre a Sarah non ti è mai fregato di nessuno in amore, e vederti comportare così con una ragazza...
- Pensi la stia prendendo in giro? Beh si hai ragione, non ti biasimo. Ne ho fatte di stronzate in questi anni, soprattutto negli ultimi due. Ma non per questo significa che io lo stia facendo per prenderla in giro serrò il pugno forte intorno al volante, aspettando lo scattare del verde.
- Non capisco... Perché non dirglielo?
- E perché dirglielo? disse facendo ridere l'amica che rimase incredula per quella risposta.
- Forse perché ti piace?! E poi sappiamo entrambe che è una ragazza che ti tiene testa mentalmente ed è la cosa che stai cercando da non so quanto tempo. O no?
- Si... rispose a monosillabi - Credo di sì. Boh è tutto l'insieme rispose piano, un pò per non tradire quella sensazione di euforia e un pò perché presa dai pensieri su quella piccoletta che inevitabilmente le fecero spuntare un leggero sorriso sulle labbra che però non durò nemmeno un secondo.
- No, comunque.. Non posso dirglielo, lei mi odia dopo quello che le ho fatto, e se dovessi dirglielo apertamente prenderei sicuramente un altro due di picche. E io non accetto queste cose, sai come sono.
- Ma smettila. Non ti odia, e per il due di picche che te ne frega?! Lauren tu sei sempre stata abituata ad aver tutto quello che volevi con uno solo schiocco di dita, ma in amore non è assolutamente così.
- Ci son già stata abbastanza male in passato, non è così facile. Non lo è per niente.
- E allora ti fai andar bene il parlarle tramite bigliettini?
- Si, cazzo! Per ora sì. Non sono pronta per dirgli apertamente che.. mi piace! Cristo, è una situazione del cazzo. Odio provare queste cose disse parcheggiando fuori dalla scuola.
Si avviarono verso l'entrata, sfilò una sigaretta dal pacchetto accendendola velocemente, quasi come se fosse in apnea.
Normani le si fermò davanti guardandola senza parlare. Lauren sapeva dallo sguardo dell'amica che non condivideva il suo pensiero. -Mani è così e basta. Non so nemmeno io come andrà a finire.
- Secondo me c'è dell'altro..
- Ovvero?!
Nonostante fosse interessata alla conversazione, qualcos'altro attirò lo sguardo della bella ragazza che subito puntò gli occhi dietro le spalle dell'amica.
- Secondo me hai paura di innamorarti veramente di lei. Hai paura di essere vulnerabile, di dipendere da lei e sai che sarebbe fattibile la cosa. Sai che potrebbe succedere ma non riesci ad allontanarti da lei. Sei un pò come la sua ombra, sei sempre dietro di lei. Sai sempre cosa fa concluse la nera girandosi dietro di sé, capendo dell'arrivo delle amiche a causa della reazione di Lauren.
- Ciao ragazze! salutò generica guardando Dinah, Ally e Camila. Si rigirò a guardare la mora facendo finta di niente - Non credi? Secondo me ho azzeccato. Anzi, più che averci azzeccato son lungimirante e si vede benissimo fece per andarsene ma la presa al braccio di Lauren la riportò a sè.
- Stai zitta su questa cosa, mi hai capito? bisbigliò a bassa voce, ricevendo in risposta un occhiolino complice.

SCUSATE I TEMPI E SOPRATTUTTO IL CAPITOLO TROPPO CORTO!
FATEMI SAPERE. :*

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