Un nuovo vicino

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Lee YerIm è una studentessa di 18 anni e frequenta l’ultimo anno del liceo più rinomato a Seoul. È una ragazza non troppo alta con lunghi capelli scuri, un viso dai lineamenti dolci e degli occhi marroni molto espressivi. Ma al suo liceo non è famosa per la sua bellezza, né per la sua intelligenza, benchè sia la prima della classe e rappresentante degli studenti. Il motivo per cui è famosa: Lee JaeBeom. Un adorabile bambino di 4 anni con gli occhi da furbetto e vivacissimo. JaeBeom, anche detto Jay, è il figlio di YerIm e tutta la scuola ne è a conoscenza. YerIm non aveva mai voluto tenere nascosto questo suo particolare, ne il motivo della sua gravidanza, perché non si era mai vergognata di suo figlio e sapeva perfettamente che non era stato uno sbaglio, o meglio lo era stato, ma lei era solo la vittima.

Una tiepida sera di fine agosto di quattro anni prima YerIm stava tornando a casa dopo aver passato il pomeriggio con i suoi “amici”. Non amava andare in giro di notte da sola, ma bene o male se l’era sempre cavata senza grossi problemi. Quella sera, però, avrebbe cambiato tutta la sua vita. YerIm vide una figura nera sotto un lampione, ma non si fece prendere dal panico, casa sua non era troppo lontana, avrebbe potuto fare una corsa se quel tipo avesse provato a seguirla. Non aveva però calcolato che quell’uomo era molto potente e quando gli passò vicina fu presa per il braccio e trascinata via con una mano sulla bocca perché non potesse urlare. L’uomo la trascinò in un vicolo buio e poco frequentato lontana da orecchie che potessero sentire le sue urla. Venne così stuprata e, oltre a perdere la sua verginità, era rimasta incinta. Benchè il trauma fosse stato grande e la paura le avesse impedito di raccontare tutto al padre, quando apprese quale fosse il motivo del ritardo del suo ciclo trascurò ogni timore e rivelò tutto. Il padre, che era rimasto solo ad allevare sua figlia dopo che la madre aveva abbandonato entrambi per correre dietro al primo di una lunga serie di amanti, superato lo stupore iniziale non giudicò mai sua figlia, anzi, si impegnò sempre al massimo per dare sia alla figlia che al nipote la vita che meritavano. Presto YerIm si trovò un lavoro per aiutare finanziariamente il padre e per pagarsi gli studi. Pian piano tutti i suoi “amici” se n’erano andati criticandola perché ora che aveva avuto un figlio no sapeva più divertirsi. YerIm avrebbe tanto voluto vivere una vita normale, ma come avrebbe potuto ora che era madre? Doveva destreggiarsi tra studio, lavoro e pannolini sporchi. Per riuscire in tutto aveva rinunciato quasi completamente al sonno e alla sua vita sociale. Anche a scuola era rimasta completamente sola. Tutti la conoscevano, anzi conoscevano la sua storia,ma nessuno era interessato a conoscerla per davvero. Ogni volta che cominciava un nuovo anno e le classi venivano cambiate e gli alunni ridistribuiti YerIm sperava di farsi qualche amico, ma le sue aspettative venivano puntualmente deluse.

Quello per YerIm era un giorno speciale: il primo giorno di scuola del suo ultimo anno. E questa volta sarebbe stato tutto diverso, aveva deciso che per quell’anno avrebbe mandato al diavolo i suoi tentativi di farsi degli amici e si sarebbe concentrata solo sullo studio per poter entrare in una buona università. Ma è proprio vero che le cose succedono quando non vuoi che accadano. La nostra YerIm non sapeva che nell’appartamento di fronte al suo si era appena trasferito un ragazzo, Kim JiWon che si faceva chiamare Bobby. Anche lui era molto solo visto che a causa del lavoro dei suoi genitori non si era mai fatto nemmeno un amico fisso. A differenza di YerIm però riusciva a farsi abbastanza amici o per lo meno a farsi notare nelle scuole che frequentava.
Il loro primo incontro fu quella mattina sul pianerottolo del loro piano mentre entrambi aspettavano l’ascensore. Bobby quando notò quella giovane ragazza con quel bambino che si tenevano per manina fu sorpreso da vedere quella ragazza che accompagnava il fratello all’asilo, fu ancora più stupito quando sentì il bambino chiamare la ragazza mamma.
-Mami, perché non possiamo dormire anche oggi fino a tardi? Non voglio lasciarti da sola- le tirò la manica il bambino.
-Jay lo so che sei un vero ometto e ti spiace lasciare la mamma da sola, ma io devo cominciare quest’ultimo anno e tu devi farti un sacco di amici all’asilo così che la mamma possa essere felice del suo bambino popolare- si incucciò e il bambino le mise le braccia al collo e si fece prendere in braccio.
-Ugh signorino stiamo ingrassando- lo prese in giro la ragazza dandogli delle pacce delicate sul sedere facendo ridere il bambino.
Nel frattempo le porte dell’ascensore si erano aperte e i tre erano entrati. YerIm aveva notato le occhiate del ragazzo, ma aveva imparato a non farci troppo caso. Continuò a giocare con il suo bambino e a farlo ridere facendo delle voci buffissime.
Si era però accorta che il giovane aveva la sua stessa divisa e quindi avrebbero dovuto fare il tratto di strada insieme. Infatti l’asilo si trovava sulla via per la sua scuola e YerIm aveva sempre benedetto questo fatto.

Le apparenze ingannanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora