Lasciami entrare nella tua vita

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Erano passate alcune settimane da quando Bobby aveva conosciuto YerIm e per quanto provasse a parlare con lei, questa trovava sempre un modo per evitarlo e scappava. Quel giorno però finalmente era riuscito ad incrociarla nell'ascensore del condominio senza nessuno che potesse interromperli.

-Senti...- provò a dire.

-Io ti ringrazio per tutto quello che stai facendo per Jay, ti ringrazio per non aver fatto commenti crudeli in sua, anzi in nostra presenza, per tutte le facce buffe che gli fai di nascosto, ma nel tempo ho smesso di fidarmi delle persone. Sono abituata a tutti gli sguardi taglienti e non posso permettere di far passare anche a te tutto questo...- lo interruppe lei senza però guardarlo negli occhi.

-Perchè dovrebbero guardarmi male?- le chiese senza capire.

-Perchè tu hai la mia età e potrebbero pensare che tu sia il padre e non voglio che tu debba sopportare tutto questo solo per essere mio amico-

-Ma se io volessi fregarmene di tutto questo e provare ad esserti amico lo stesso?-

-Come se potessi essere una persona di particolare interesse, i miei argomenti sarebbero pannolini, notti insonne, e le corse che mi faccio per poter studiare e lavorare. Sono io che non voglio trascinarti nella mia vita incasinata, ci sono tante persone molto più interessanti di me a scuola, fai conoscenza con loro- provò a scappare YerIm non appena le porte dell'ascensore si furono aperte.

-Forse a me interessi tu- la afferrò Bobby per un braccio. Per qualche minuto rimase a fissarsi negli occhi, poi il piccolo Jay corse fuori dall'appartamento per accogliere la madre.

-Mami! Bentornata, non ti sei stancata troppo vero?- le tirò una manica per poterla abbracciare.

-Anche se lo fossi il solo vederti mi fa sentire subito riposata- lo prese in braccio.

-Oh! Bobby hyung! Come stai?-

-Bene, e tu campione?- gli scompigliò i capelli sorridendo a 32 denti.

-Un po' di raffreddore, ma non male. Mamma può venire a giocare con noi?- guardò la madre speranzoso.

-Prego? Ma tesoro ho paura tu possa prendere un' influenza se sudi troppo...-

-Non lo farò sudare troppo- la guardò dolce anche Bobby.

-Cos...- si ritrovò davanti suo figlio con gli occhioni dolci che la facevano scogliere sempre e un ragazzo che sembrava più bambino lui di Jay e le venne da ridere. -Come posso dirvi di no...-

-Si!!- Bobby prese in braccio Jay e corse in casa di YerIm.

-Si, si entra pure... come se fossi a casa tua- disse ironica YerIm che non riusciva a smettere di sorridere.

Quando entrò anche lei in casa sua trovò Jay che illustrava i suoi pochi giocattoli al ragazzo che rispondeva in maniera dolcissima al bambino senza sembrare ne esagerato ne infastidito. YerIm si trovò a pensare che Bobby sarebbe potuto essere un perfetto padre per Jay, ma quando si rese conto di ciò a cui stava pensando si schiaffeggiò mentalmente.

-Ma hyung, tu sei in classe con la mia mamma?-

-Sì-

-Perchè non ti ho mai visto prima?-

-Mi sono trasferito qui da poco-

-Puoi per favore essere amico della mia mamma? È sempre sola e triste, ho paura che si ammali e vorrei che avesse qualche amico. Tu sembri gentile, non lasciarla sola-

Bobby si stupì che il bambino fosse riuscito a capire così bene la situazione della madre e che si preoccupasse per lei.

-Sei proprio un bravo bambino, se tu aiuterai la tua mamma ti prometto che non vi lascerò mai soli- gli porse il mignolo che Jay afferrò felicissimo.

Le apparenze ingannanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora