Capitolo Quattro.

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"Almeno tu rimani fuori, dal mio diario degli errori.
Da tutte le mie contraddizioni, da tutte le mie imperfezioni.
Dalle paure che convivono con me, dalle parole di un discorso inutile.
Almeno tu rimani fuori dal mio diario degli errori."

Aprii gli occhi e vidi il buio totale, avevo il cuore che batteva a mille.
Avevo di nuovo sognato la solitudine, mi capitava solo quando ero triste oppure in ansia per qualcosa.
A dirla tutta ero insofferente.
Avevo passato una giornata di merda, tentato di studiare in tutti i modi possibili ma la mia mente ripercorreva quel piccolo istante dove le mie labbra e le sue si erano mischiate, il suo profumo sempre più forte e il sapore di noi due.
Non riuscivo a scordare quella scena, avevo provato in tutti i modi ma nulla.
Allungai la mano e presi il telefono dal comodino notando l'orario assurdo, le 4 del mattino.
Ma la cosa più brutta era che mancavano poche ore e sarei dovuta andare a scuola e rivedere Thomas.
Mia sorella dormiva beata e non si era accorta di nulla per fortuna.
Posai il telefono sul comodino e iniziai a piangere, piangere come non mai.
Le lacrime scendevano lungo le guance calde e cadevano numerose sul lenzuolo.
Questa scena si ripeté per quasi un'ora e mezza, prima di sprofondare in un sonno profondo.
Quando la sveglia suonò volevo morire, non potevo stare peggio di così (o forse sì).
Avevo il viso appiccicoso per via delle lacrime, e sentivo ancora il loro sapore salato in bocca.
Mi alzai prima del tempo senza farmi richiamare da mia madre e mi vestii e lavai in fretta, non mi truccai ma mi lavai la faccia.
Ero una zombie quella mattina, avevo la faccia di sonno, le occhiaie più che evidenti e avevo i capelli raccolti in una coda di cavallo.
Non volevo farmi vedere da nessuno.
Chiesi a mia madre di accompagnarmi poiché non avevo nessunissima voglia di sentire Elisa parlare di Thomas tutto il tempo che dovevamo passare in autobus per arrivare a scuola, lei accettò.
Arrivata a scuola puntualissima lo vidi e lì mi crollò il mondo addosso, tutte le lezioni che mi ero fatta per evitarlo crollarono e fecero spazio alla voglia di saltargli addosso letteralmente.
Si girò verso di me ed io distolsi in fretta lo sguardo con le gote in fiamme, "che figura di merda" pensai.
-Ehi...- lo sentii sussurrare e mi girai facendo un sorriso tirato.
Il cuore mi batteva a tremila nel petto e volevo morire allo stesso tempo.
-Ehi ciao!- continuavo a fingere che andasse tutto bene ma non era affatto così.
-Quindi quello che è successo ieri...non è niente..?- non capii se fu una domanda o un'affermazione.
Con un'enorme groppo in gola risposi.
-Ma no, non è stato niente di che, non vorrai dare tanta importanza ad un bacetto dai!- gli dissi accennando una risatina (finta), stavo morendo dentro.
-Ti dirò di più: in questi giorni sto continuando a pensare al mio ex che mi ha lasciata qualche giorno fa...non riesco a levarlo dalla testa Thom davvero.- assunsi un'espressione triste, questa almeno era vera.
Stavo sparando un sacco di cazzate che lo stavano demolendo dentro, avrei voluto abbracciarlo forte e rivelargli tutto piangendo ma non potevo.
Se fossi stata un'altra persona probabilmente non avrei dato alcuna importanza al fatto che alla mia migliore amica piaceva il ragazzo che in quei giorni mi faceva impazzire, ma purtroppo ero io, Alice.
Lui annuì e fece un sorriso forzato, poi lo vidi raggiungere i soliti ragazzi della sua nuova classe.
E indovinate chi vidi arrivare subito dopo?
Elisa, proprio lei.
La vidi cercare qualcosa con lo sguardo, non ci volle molto per capire cosa.
Quando il suo sguardo si fermò sulla figura di Thomas sorrise e lanciò lo zaino correndo verso di lui alla velocità della luce.
Lui leggermente spaventato la prese in tempo facendola aggrappare a mo di Koala, non so se mi spiego.
Lo vidi sorridere tra i suoi capelli e vidi lei stringerlo fortissimo, l'istinto omicida stava iniziando a farsi spazio nella mia mente.
Mi girai dall'altra parte per non sembrare così disperata, dopotutto li avevo guardati fin troppo fino ad adesso.
Entrai in classe con una dose di nervosismo al di fuori del normale.
Scoprii che c'era un ragazzo nuovo anche nella quinta che partecipava al progetto con la nostra classe, era il tipico ragazzo che se la tirava ma era carino, quella mattina si sedette accanto a me.
Aveva duecento settanta chili di profumo addosso e stavo per sboccargli sul banco.
-Ehi Marmottina mi dai il tuo numero così a casa ti scrivo?- fece con un'espressione maliziosa, io gli risi praticamente in faccia.
MARMOTTINA? MARMOTTINA? MA CHE CAZZO HAHAHAH.
-Marmottina?!- cercai di non ridere ma andava sempre peggio, lui sembrava non farci nemmeno caso alle mie risate esagerate.
Sorrise con i suoi denti bianchi e perfetti, sembrava che fosse appena uscito dalla pubblicità della Mentadent.
-Beh questo numero Marmottina mia?-
Suonò la campanella prima che potessi rispondere (grazie a dio) e corsi facendo delle banali e poco credenti scuse.
Stavo ancora ridendo per il soprannome di Jeremy, il ragazzo dal mascellone quadrato appena uscito dalla pubblicità della Mentadent.
Ovviamente c'erano tutte le ragazze che si avvicinavano a lui e si atteggiavano credendo di piacergli, si aspettavano un ragazzo duro e ammaliante.
Ma non potevano sbagliarsi più di così, se sapessero i suoi soprannomi nei confronti delle ragazze scapperebbero a gambe levate.
Entrata nell'aula di chimica, Elisa si sedette frettolosamente accanto a me ed io feci il solito sorriso forzato che ormai mi accompagnava da tante ore.
-Sei assente, sei assente con me Alice.- ribadì lei con sguardo serio.
-Non è vero.- provai a negare ma non mi credette.
-C'è qualcosa che non va? Ho fatto qualcosa per meritare tutta questa ostilità nei miei confronti?-
Stavo per rispondergli a dovere ma nolo feci, non avevo il coraggio di
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La campanella stava per suonare e portare via con sé la stressante mattinata, mancavano pochi secondi.
A quel punto mi sentii posare una mano sulla spalla e sobbalzai.
-Scusami...- disse desolato lui.
-Non...non importa.- risposi ancora leggermente sotto shock.
-Senti...ti va se ti accompagno a casa?-
All'inizio non seppi cosa rispondere, ero in una crisi evidente e mi mordicchiavo il labbro di tanto in tanto.
Poi accettai ed il sorriso che mi si presentò davanti fu radioso e bellissimo.
Ammetto di averlo preso in giro abbastanza, ma notando bene i particolari era veramente un bel ragazzo.
La campanella suonò e Jeremy mi prese per mano correndo verso la sua moto parcheggiata davanti alla scuola.
Era veramente bella, ci salii sopra con un po' di fatica però, perché era molto alta.
Lui non si mise il casco, lo mise a me e fu un gesto stupendo secondo me.
Me lo allacciò per bene e salii anche lui sulla moto.
Appena avviò il motore sentii tremare sotto di me, era una sensazione bellissima.
Per tutto il tragitto rimasi abbracciata al suo addome per non cadere e non andò troppo veloce dato che aveva un passeggero "molto importante" (come definiva lui) a bordo.
Arrivammo davanti a casa mia e mi aiutò a scendere, io feci un gran sorriso.
-Siamo arrivati eh...- dissi osservando le mie unghie per non far notare l'imbarazzo.
-Sì...-
-Stasera sei libera?- fece tutto d'un tratto.
-Mh...ti faccio sapere dopo magari.- dissi un po' incerta e gli diedi il mio numero.
Mi salutò e andò via.
Era veramente una bella persona tutto sommato.
Finito di mangiare mi stesi ancora una volta sul mio letto e pensai che dovevo accettare la proposta di Jeremy, altrimenti avrei continuato a pensare al bacio e non sarei più riuscita ad essere serena.
Presi il telefono ed inviai:

-Sì sono libera stasera

-Ti va se beviamo qualcosa insieme?

-Certo

-Allora ti passo a prendere alle otto e mezza

-Perfetto.

Spazio Autrice.
Holaa Gentee!
Scusate l'orario solo che nel corso della giornata sono impegnata e l'ultima cosa che mi viene in mente di fare è scrivere.
Riguardo alla prima frase in cima al capitolo posso darvi un piccolo spoiler della prossima puntata? Per chi lo volesse in chat, se lo volete tutte lo scrivo nei commenti.
Comunque ho già un'idea generale della storia, secondo voi a quanto dovrei arrivare?
Comunque buonanotte a tutti e perdonatemi ancora per l'orario, mercoledì o giovedì posto il capitolo.
Avete visto le esibizioni di Thommy sabatoo? Io sì e stavo morendo a "Hai Delle Isole Negli Occhi", poi ho pianto a "A Modo Tuo" e sono perdutamente innamorata di "Still".
Poi le altre due mi sono piaciute ma queste diciamo che sono le mie preferite, le vostre quali sono?
Besos.

Save Me. •Thomas Bocchimpani•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora