Attenzione CAPITOLO HOT, metto il simbolo da dove inizia a dove finisce la parte HOT "❌" quindi se vi dà fastidio non leggete.
"Ti darei l'ergastolo in camera mia."
E sapevo che era dannatamente sbagliato, ma non ero riuscita a muovermi da casa sua.
Il sole stava tramontando e lui mi avvertì che i suoi genitori da lì a poco sarebbero tornati.
Ma io non volevo staccarmi da lui, avevo troppo bisogno del suo profumo, della sua dolcezza unica e dei suoi occhi magnetici.
Pensavo ad Elisa e per la prima volta non m'importava.
E sapevo di essere dannatamente egoista, ma lo volevo tutto per me, volevo stringerlo forte e non lasciarlo neanche un secondo.
Lo vidi fissare un punto indefinito nella stanza, perso nei suoi pensieri.
Gli posai una mano sulla spalla delicatamente.
-A che pensi?- gli chiesi sussurrando.
Per un paio di minuti regnò il silenzio, poi alzò lo sguardo verso di me ed i nostri occhi s'incontrarono nuovamente.
Ad un tratto posò le mani sulla mia vita e aumentando di poco la presa mi avvicinò fino a far aderire il mio corpo al suo, sentivo il suo respiro caldo sul viso.
Sentivo di star perdendo il controllo, ma non accennavo a fermarlo.
-Penso a quanto la mia vita sia cambiata ora che sono di nuovo qui.- disse con serietà, senza un filo d'imbarazzo.
Era bellissimo ed io non sapevo come dirglielo.
-Posso farti una domanda?- chiesi guardandolo negli occhi, l'aria si stava facendo pesante ed eravamo decisamente troppo vicini.
-Me l'hai già fatta.- e scoppiò a ridere sonoramente. Lo seguii anch'io.
Quando finimmo di ridere mi disse:
-Dai a parte gli scherzi, certo che puoi.- sorrise pronunciando quelle parole.
-Perché ogni volta che siamo soli e insieme cerchi un contatto tra di noi che non dovrebbe esistere?- domandai e le sue guance si tinsero di un rosso acceso, vivo.
-Ehm...veramente perché...- arrossiva sempre di più se possibile.
Gli accarezzai il palmo della mano per rassicurarlo e tentare di metterlo a suo agio, ma non faceva altro che agitarsi ancora di più.
-Perché ho sempre voglia di baciarti.- ammise abbassando immediatamente lo sguardo al pavimento.
Il mio cuore perse un battito, ero diventata anch'io rossissima in viso.
-Io...- tentai ma mi posò l'indice sulle labbra così da far regnare nella camera ancora una volta il silenzio.
Avevo bisogno di un suo bacio, tanto bisogno, ma non potevo, mi stavo spingendo troppo oltre.
-Scusami...- misi una mano sul suo petto come a dirgli di tenersi ad una certa distanza.
Lui non rispose.
Volevo mandare a fanculo tutto, avevo bisogno delle sue labbra e nel giro di venti secondi mi ero già pentita di averlo fermato.❌❌❌❌❌❌❌❌❌❌❌❌❌
Così fui io a fregarmene, mi avvicinai al suo volto da bambino e posai le mie labbra sulle sue.
Il bacio si fece sempre più passionale fino a che Thomas non mi fece stendere sul letto sotto di lui.
Sentivo il suo ciuffo accarezzarmi leggermente la fronte e il cuore batteva all'impazzata.
Avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere da quel momento in poi.
Avvicinò le labbra al mio orecchio fino a tirare dei piccoli morsi sul lobo, mentre la sua mano vagava sotto la mia maglietta.
Io ero in uno stato di estasi e non ero cosciente di ciò che stava accadendo.
-Sei bellissima in questo stato e a causa mia.- mormorò con voce roca nel mio orecchio facendomi gemere in una maniera indescrivibile.
Non avevo più il controllo del mio corpo, neanche della mia mente in realtà...
Poi iniziò a scendere con la bocca sul mio collo, baciando ogni piccolo centimetro di pelle delicatamente e posò una mano sul mio seno.
-Thomas...- gemetti ancora, non doveva accadere ma non stavo capendo più nulla.
Ci baciammo nuovamente, fu un bacio passionale, ma soprattutto colmo di desiderio.
La situazione stava degenerando.
Con delicatezza ma tanta impazienza mi sfilò la maglia, e successivamente inarcai la schiena così da farmi slacciare anche il reggiseno.
Le sue labbra scesero fino al seno, dove iniziò a mordermi i capezzoli e a stuzzicarli con le dita.
Avevo un'incontrollata voglia di fare l'amore con lui, mi sentivo particolarmente eccitata.
Alzò la testa per guardare lo stato in cui ero ridotta, ero incosciente e gemevo il suo nome da quando aveva iniziato a baciarmi.
-Thomas...- gemetti ancora.
Avvicinò ancora le labbra al mio orecchio.
-Mi piace quando pronunci il mio nome in quel modo, mi fa eccitare ancora di più.- sussurrò con un tono decisamente più malizioso del solito.
Quello non sembrava Thomas, il ragazzo tanto dolce e delicato che conoscevo.
Ma non m'importava, perché mi piaceva anche questo suo lato stuzzicante, c'era più divertimento, ma soprattutto mi faceva stare bene.
Mi baciò ancora ed io ancora presa da quel desiderio incontrollabile misi le mani nei suoi cappelli color pece stringendomi di più al suo corpo.
Continuando a baciarmi iniziò a sbottonarmi i jeans con lentezza mentre io mi eccitavo sempre di più.
Mi sfilò i pantaloni con rapidità e avvicinò il mio viso al suo.
Mi guardò negli occhi per qualche secondo senza dire nulla e poi sentii due dita farsi spazio nelle mie mutande, stuzzicando il clitoride.
Quel piacere si faceva spazio dentro di me, tirai Thomas per i capelli e feci unire le mie labbra con le sue.
Continuava con quella piccola tortura che mi faceva andare fuori di testa, ero sicura di essere bagnata.
Smise di baciarmi e si abbassò per poi iniziare a leccare la mia entrata.
Io iniziai ad ansimare e gridare mentre mi aggrappavo al lenzuolo.
-Ahhh! Ah, Ah!- era sconvolgente, ma sembrava soddisfare non poco il ragazzo che avevo a pochi centimetri di distanza.
-Sei dannatamente bella.- mi confessò alzando il viso verso di me.
Ero completamente in uno stato di trans, sentivo solo piacere.
Io invertii le posizioni immediatamente mettendomi sopra di lui.
Gli tolsi la maglietta lentamente, per poi leccare il suo petto facendolo gemere tantissimo.
Preso dal desiderio mi prese la mano facendola scivolare piano piano lungo il suo corpo fino ai jeans.
Dovevo riprendere il controllo di me stessa in qualche modo ma non riuscivo proprio a fermarmi in nessun modo.
Con le mani che tremavano e lo sguardo colmo di preoccupazione per cosa sarebbe successo dopo gli sbottonai i jeans e piano piano glieli tolsi.
La sua grande erezione si vedeva anche attraverso i boxer.
Glieli tolsi liberandolo di quell'indumento che ormai gli andava stretto per quanto era eccitato.
Lo presi con due mani e mi girai a guardare Thomas, mi fece cenno di sì con la testa ma io mi sentivo sempre più in colpa.
Iniziai a fare su e giù col suo membro e sentivo lui boccheggiare il mio nome tra i gemiti.
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***Alla fine ci fermammo, i sensi di colpa mi stavano assalendo letteralmente quel giorno e avevo fermato "i giochi".
Ero a casa mia, nel mio bel letto, incredula di tutto ciò che stava succedendo nella mia vita.
Non volevo pensare a Thomas e a cosa era successo poche ore prima, neanche a Jeremy e al suo comportamento orribile nei miei confronti, a niente, neppure ad Elisa che aveva delle corna gigantesche ormai.
Tutto concentrato in quel pomeriggio, mi stava scoppiando la testa.Spazio Autrice.
Scusate per questa merda di capitolo e per il fatto che non posto da tantissimo, è che non ho tanta ispirazione ultimamente.
Comunque entro il 26 vi posto il prossimo capitolo perché sì.
Ah comunque nell'immagine del capitolo gliele mordo quelle labbraa!
Avrei alcune domande essenziali da farvi:-Come state?
-Vi piacciono i capitoli un po' più spinti?
-Chi è andato/andrà da Thomas?E niente anche stavolta mi dileguo, ho già un colpo di scena perfetto preparatevi!
Besos.
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Save Me. •Thomas Bocchimpani•
Fanfic-Sai Thom- iniziai a testa bassa, giocando con il piccolo anellino che avevo all'anulare. -Sei quel tipo di persona che si desidera comunque, anche quando non si vuole nessuno al proprio fianco.- alzai lo sguardo e feci incontrare i nostri occhi. Mi...