Capitolo 10

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Passarono ben quattro mesi da quell’episodio;Stella non aveva mai raccontato a Robin del tradimento, un po’ perché se lo dimenticava facilmente, un po’ perché se ne vergognava e aveva paura della reazione di Robin ma soprattutto perché adesso il loro rapporto era più bello che mai.Robin era diventato così gentile e premuroso che Stella Rubia non se la sentiva di rovinare tutto.
Red X era scomparso dalla circolazione, non lo si trovava in giro, né aveva provato a fare dei colpi, né si era ripresentato da Stella... sembrava svanito nel nulla.
Stella pensava che fosse la cosa migliore e tenne il silenzio sul suo tradimento.
Con Red X fuori dai piedi e Robin che l’amava ciecamente, era certa di averla fatta franca, ma il destino aveva altri progetti per la piccola aliena…
 
-Puah! Odio combattere contro Plasmus!!! Poi tutti i costumi sono da buttare- commentò BB schifato dai liquami che lo ricoprivano.
-A chi lo dici, sarà il trentesimo mantello che quella massa di fango mi rovina- aggiunse Corvina.
I giovani eroi stavano andando tutti nella lavanderia della Torre per darsi una ripulita.
-Arg!- esclamò Cyborg quando s’accorse di avere liquami fin dentro i circuiti.
-Che schifo!!!- commentò.
Stella si appoggiò alla parete del corridoio e vomitò tutto quello che aveva mangiato, ossia parecchio.
Ultimamente mangiava molto più del normale…
-Cavoli, non pensavo ti facesse tanto schifo- esclamò BB.
-No…non è per Plasmus- mormorò lei ripulendosi la bocca –Mi succede da un po’ ormai vomito frequentemente, mi sento sempre stanca e non riesco a concentrarmi per molto tempo su qualcosa. Mi starò ammalando?-
-Forse ti sei presa qualcosa in quel laboratorio di armi batteriologiche che abbiamo distrutto qualche settimana fa-
-Penso sia meglio farti alcuni esami, non si sa mai che effetto potrebbe avere un virus terrestre su una Tamaraniana- concluse Cyborg.
-Dopo la doccia però- rispose lei.
 
Gli esami impegnarono circa un’oretta, poi Cyborg ritenne meglio parlarne con Robin, in privato.
- Dimmi cos’ha ,Cyborg? È grave? Perché non vuoi che gli altri sentano?-
-Ascoltami bene, Robin, quello che sto per dirti ti sconvolgerà. Stella non è affetta da nessun tipo di virus o corpo estraneo…la sua stanchezza, i rigurgiti frequenti e la svogliatezza sono sintomi di un’altra cosa che gli esami mi hanno rivelato…-
-Cosa?! Dimmi cosa le sta succedendo!- esclamò Robin su di giri.
-Stella è incinta. Di quattro mesi-
Robin restò a bocca spalancata.
-C-Cos-sa?-
-Diventerai padre- sorrise Cyborg.
-I-io diventerò p-padre!!??- esclamò più spaventato che sorpreso.
-Esatto. E voglio essere il primo a farti gli auguri, ma penso sia meglio che lo dica tu a Stella- rispose l’amico sorridendo.
-Non può essere…- si diceva Robin tra sé e sé, sconvolto.
-Sicuro di non aver sbagliato qualcosa?-
-Sicurissimo! Ho rifatto gli esami tre volte. Se vuoi posso pure fare un test del DNA-
-Non fare l’idiota! Un bambino….maledizione! Un bambino?!-
-Sbaglio o non mi sembri entusiasta?-
-N...no…è solo che sono stato colto alla sprovvista...ecco tutto. Un bambino...e chi se lo aspettava!-
-Beh, a forza di “farvi visita” due notti su tre io qualche “sorpresa” me la sarei aspettata-
-Sta zitto!- ringhiò il ragazzo meraviglia uscendo dalla sala.
-Cyborg, porta fuori BB e Corvina, voglio parlare da solo con Stella-
-D’accordo amico, buona fortuna e complimenti!-
 
Robin aspettò un attimo fuori dall’infermeria.
<Adesso cosa faccio? Non posso diventare padre, non posso e non voglio!
Un bambino richiede cure e attenzioni continue, cose che noi non possiamo dargli, siamo degli eroi! Dobbiamo pensare al bene della città, non possiamo smettere perché Stella è incinta!
Maledizione! Proprio adesso che tutto andava per il meglio, ero felice, stavo con Stella e non c’era nulla a turbarci, ma poi lei doveva restare incinta…eppure ero stato attento!
Cosa fare? E se poi qualcuno approfittasse di Stella ,adesso, per vendicarsi?
Ma soprattutto…lei vorrà tenere il bambino?>
 
Entrò nella sala, lei era lì tranquilla che leggeva una rivista.
-Ah Robin! Allora avete scoperto che cos’ho?- domandò serena.
Robin restò in silenzio a fissarla.
Stella Rubia iniziò a preoccuparsi davanti al viso mogio del ragazzo.
-È…è tanto grave?-
-Stella…- sospirò lui prendendole le mani nelle sue.
-Non dire altro…è terminale, vero?- disse Stella con le lacrime agli occhi mentre vedeva la nera Chera di morte avvicinarsi a lei.
-Gli esami di Cyborg hanno rivelato che…sei incinta di quattro mesi-
Stella restò a bocca aperta.
Il fantasma della Chera sparì dalla sua testa in un battito di ciglia ora c’era solo gioia e stupore.
-C-Cosa?!!-
-Aspetti un bambino…-
-Ma..ma…- balbettò lei.
-Ma è stupendo!- esclamò dopo aver ripreso fiato abbracciando Robin
-Ci credi! Saremo genitori! Avremo un bambino! Non c’è benedizione maggiore su Tamaran!-
Era l’esatto opposto della reazione sperata da Robin.
Robin si sedette di fianco alla ragazza euforica.
Stella si sbracciava da tutte le parti per gioia.
-Sarò madre! Io sarò madre!! Avremo un bambino Robin!!! Un bambino! daremo inizio a una nuova vita! È fantastico!!!-
-Stella…so che ora ti sembra fantastico, ma penso che forse dovremmo ragionarci un po’ su-
-C-Cosa vuoi dire?- chiese lei incapace di capire.
-Dico che dovremmo pensare bene a tutto quello che un bambino porterebbe alla nostra vita.
Stella, io e te siamo eroi, non abbiamo il tempo di occuparci di un bambino, e poi non dimenticare che non è sicuro per lui crescere con noi, appena uno dei nostri nemici lo scoprirà sarà subito la preda di tutti i criminali in cerca di vendetta-
-Non vorrai…- disse lei spaventata.
-Stella…non possiamo tenerlo-
-NO!- esclamò sconvolta mentre le lacrime le salivano agli occhi.
-È MIO FIGLIO! E ANCHE TUO! Come puoi pensare di sbarazzartene mentre ancora lo porto in grembo? No! non se ne parla neanche! Non ti permetterò di fargli del male-   
-Stella, so che è dura, ma cerca di capire, è per il bene di tutti-
-Non per quello di mio figlio! Dio ci ha donato la più grande delle gioie e tu vuoi che io abortisca! Come puoi pensare di far questo a me! No, non lo ucciderò, non mi sottoporrò mai all’aborto!!! MAI!!!-
-Calmati Stella. Non pensavo all’aborto. Pensavo di darlo via, in adozione, a qualcuno che possa crescerlo serenamente-
Stella piangeva copiosamente.
-Non potrei mai separarmene…ne morirei-
-Stella so che non è facile ma…-
-Non possiamo darlo via, né abortire-
-So che non ti sembra di vedere alternative, ma ti prego Stella…almeno pensaci, per il bene della città e del bambino faremo meglio a separarcene…Tornerò tra un po’. Mi dirai cos’hai deciso-
Stella pensò per ore a quello che le era successo, nella più completa solitudine, ;intanto si accarezzava la pancia che era minimamente gonfia, quasi impercettibile.
Piangeva...era sconvolta. Poco fa pensava di essere giunta alla fine della sua vita ,un attimo dopo si rendeva conto di trasportarne un’altra nel suo grembo, carne della sua carne… come potevano pensare di uccidere o separarsi dalla loro creatura, il frutto del loro amore.
Su Tamaran separare una madre dal figlio voleva dire condannarla a morte... lei si lasciava morire di stenti, per questo, i padri Tamaraniani si assicuravano di avere una numerosa prole, per dare un’altra ragione di vita alla moglie casomai avessero perso un figlio.
 
Cyborg entrò nell’infermeria.
-Ciao Stella, allora, Robin te l’ha detto?-
-Che sono incinta?-
-Sì, complimenti sono felice per voi! Un bambino! Sarà fantastico!-
Stella trattenne a stento le lacrime.
-Già…è fantastico…-
-Lo credo! Là fuori ci sarebbero centinaia di ragazzi che vorrebbero avere un figlio da una ragazza stupenda come te, ma il fortunato è la nostra mascherina-
Un dubbio si fece largo nella testa di Stella.
-Cyborg…puoi dirmi con precisione quando sono rimasta incinta?-
-Quattro mesi fa-
-Puoi essere più preciso?-
Il mezzo-robot controllò alcuni fogli.
-Ah! Ecco qua! Sei rimasta gravida proprio il 14 febbraio-
Il cuore di Stella ebbe un sobbalzo.
Il 14 febbraio era lo stesso giorno in cui era andata a letto con Red X…senza alcuna precauzione.
E se fosse suo figlio quello che aveva in grembo? Ma quello stesso giorno aveva fatto sesso anche con Robin…come fare a scoprire il vero padre... non poteva chiedere a Cyborg di fare un esame del DNA.
Se non fosse stato figlio di Robin come avrebbe reagito lui? Già non lo voleva e pensava fosse suo…
Un altro problema si aggiungeva alla pila che incombeva sulla testa della piccola aliena.
 
Robin rientrò dopo quattro ore nell’infermeria.
-Cos’hai deciso?-
-Robin…io voglio tenere il bambino-
Il ragazzo rispose solo un freddo e distaccato -Bene- poi scomparve nel corridoio.
Stella riprese a piangere.
 
Chi sarà il padre del/lla figlio/a di Stella Rubia? Robin o Red X? 

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