Era l'alba del grande giorno... beh,non proprio così presto, comunque era il giorno in cui Lulù sarebbe entrata a casa... Tutto nel salotto era pronto: per i primi tempi sarebbe stata "confinata" lì dentro,in modo da abituarsi al nuovo ambiente. Si sa che i gattini sono timidi e spaventati dalle novità. Le cucce (due)in posizione, la lettiera le ciotoline con pappa e acqua pronte...Lulù miagolò ininterrottamente per tutto il viaggio, accompagnata dai canti di gioia di nostra figlia...che spettacolo! Una volta a casa la micina fece un giretto per il salotto, e,per nulla intimorita, dopo essersi mangiata la pappa ed aver completamente ignorato qualunque tipo di cuccia, si arrampicò sul divano per farsi un pisolino. Era davvero a suo agio. Nostra figlia decise di cantarle la ninna nanna e quasi si prese un morso sul naso. Da lì la principessa pelosa cominciò a piantare paletti. Una dolce pallina di pelo? Nemmeno per sogno! Dolce se e quando ne aveva voglia,altro che leggere un libro sul divano ecc... pettinarla? Farle lo shampoo all'aloe? See! Non parliamo delle orecchie, tanto meno del suo derrière! A malapena riuscivamo a passarle sul pelo un batuffolo con l'aceto per gli ultimi cadaveri dei pidocchi(bleah! ) Ok, un gatto è meraviglioso ma ti spiazza. Non fa ciò che ti aspetti,quasi mai. I giochi nemmeno li guardava,ma andava pazza per i ferretti chiudi pacchi,quelli del pandoro, per intenderci che amava riportare dopo che noi li avevamo lanciati Non ci piaceva l'idea dei residui di pidocchi,perciò la sera dormiva in sala. Fino al giorno della nostra partenza per il mare. Ormai il suo pelo era bello, la sua salute ottima e non stava ferma mai. Ma i gatti non dormivano sempre?
La prima notte al mare successe qualcosa di meraviglioso: Lulù mi si piazzò sulla pancia, iniziò a fare le fusa,la pasta con quelle unghiette affilate come rasoi e..cominciò a ciucciare il mio pigiama! D'accordo, ero diventata la mamma di una gatta.
Da lì gatta e figlia,gelose l'una dell'altra (quella non pelosa per scherzo,l'altra per davvero),iniziarono la lotta per stare in braccio. La Principessa arrivò perfino a togliere i calzini e mordere i piedi alla figlia ufficiale...
Ma la notte non si dormiva: su e giù dal letto, il pigiama ciucciato da cambiare,la lettiera,su per la scaletta del letto della sorella non pelosa... le abbiamo provate tutte, perfino suonare bonghi e coperchi delle pentole per tenerla sveglia di giorno. Immagino la gioia dei vicini... Comunque tutto fu inutile. La gatta seguiva il suo personalissimo fuso orario e noi eravamo a pezzi... Era da quando nostra figlia era piccola che non si passavano notti così movimentate...
Per fortuna il tempo risolve molte cose,e crescendo finalmente Lulù iniziò a comportarsi da gatto: ore e ore di fantastici pisolini.
Una mattina uscendo dal bagno me la ritrovai seduta davanti con qualcosa di orrendamente zampettante in bocca. Fu con grande soddisfazione che mi fece il suo primo regalo: mi depositò delicatamente sul piede un raccapricciante ragno peloso... Penso che si sia svegliata presto parecchia gente quella mattina! Però mi ricordai che bisogna sempre dare soddisfazione ai mici che ti fanno un dono.La scena era questa : io che strillavo
-Grazie Lulù, è bellissimo!!!- spiaccicando contemporaneamente il mostro con la ciabatta sotto lo sguardo incuriosito della gatta...
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Il gatto nell'armadio
UmorismoLa vita di tutti i giorni non è certo noiosa quando la si condivide con un gatto... figuriamoci con due!