CAPITOLO 29 - Una nuova speranza

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«E adesso?» chiesi a Lilith preoccupata, guardandomi attorno e notando per la prima volta la distruzione e il caos sotto i nostri occhi.

L'angelo mi guardò con fare sereno e replicò: «E adesso... Ricostruiamo.»

Purtroppo, i danni causati dal potere degli angeli di Marcus non potevano permettere alla stessa Lilith di riparare quanto era stato compromesso dalla guerra e per cui ci toccò ricostruire l'intera Andel con le nostre stesse mani.

Interi palazzi cadevano sgretolandosi su se stessi, altri mancavano di muri, tetti o finestre. La stessa centrale, pur essendo stata costruita per resistere alle rivolte, aveva riportato ingenti danni. Inoltre, le strade e le vie principali erano colme di gente in lacrime accanto ai corpi dei defunti o di persone in attesa di vedere i propri cari ritornare.

«Qui ci vorrà il doppio dello sforzo utilizzato mesi fa per ricostruire la centrale e, allora, si trattava solo di quella» osservò May sovrappensiero.

«Non disperate, giovani guerrieri. Anche noi angeli daremo una mano per riportare la dimensione al suo splendore» ci rassicurò Lilith quando si fu avvicinata a noi ed ebbe posato una mano sulle mie spalle.

«Lilith, potrei farti una domanda?» domandai alla Creatrice.

«Certo, Silene. Chiedi pure.»

«Dov'è il capo-dimensione? Non l'ho mai visto e, in questo momento, dovrebbe spettare a lui guidare i lavori ad Andel, non credi?»

«Silene, il capo-dimensione è morto tantissimo tempo fa. L'ho scoperto solo prima di venire qui da voi. Marcus ha tentato di possedere il suo corpo e  l'animo di costui non ha retto a tanta malvagità dentro di sé. Quindi sì, non c'è più.»

«Capisco. E... Chi si occuperà di mandare avanti Andel, adesso? A chi spetterà il compito di mantenere la sicurezza e di legiferare nella dimensione?»

«In realtà pensavo al padre della vostra amica» confessò, sorridendo a May. «Adam Wave, giusto? È una persona nobile. Ha lo spirito giusto per guidare questo posto.»

«E per quanto riguarda i miei genitori? Otterranno nuovamente la tua protezione, vero?»

«Penso sia giusto concedergliela una seconda volta. Hanno combattuto per la giusta causa, quindi lo meritano. Inoltre, hanno cercato di proteggerti e, secondo le leggi angeliche, uno dei doveri più importanti per i genitori è vegliare sui propri piccoli.»

Sorrisi riconoscente a Lilith, cercai con lo sguardo i miei genitori e Francis, allontanatosi per poco per sostenere Adam e li chiamai.

«Lilith» sussurrarono con estrema riverenza i miei genitori, facendo un cenno rispettoso con il capo verso l'angelo e, in seguito, si rivolsero a me. «Silene, hai bisogno di qualcosa?» mi chiese mio padre.

«Volevo solo dirvi che la nostra Creatrice è pronta per concedervi ancora la sua benedizione, così sarete al sicuro anche voi.»

I miei genitori mi guardarono sorpresi e chiesero conferma all'angelo. «È vero tutto ciò, Lilith?»

Lei accennò un sì. Invitò i miei genitori ad avvicinarsi a lei, li toccò sulla testa e li investì con una luce argentea, sparita nel giro di pochi secondi.

«Ecco fatto» ci informò l'angelo. «Ora siete di nuovo al sicuro. Però, Marlen... Ho una spiacevole notizia da darti. Mi rammarica doverla comunicare così, in presenza di tua figlia che negli ultimi tempi ha davvero sofferto tanto, ma... Jonathan Fair non ce l'ha fatta. È riuscito a mettere in salvo il tuo figlio più piccolo, Christian, però lui è morto nel tentativo di proteggerlo.»

LEGENDS - I guerrieri (DA REVISIONARE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora