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sono una persona PESSIMA.

lo so, lo so avevo giurato che il prossimo (ovvero questo) capitolo sarebbe arrivato presto, MA
niente ma
faccio schifo.
in compenso, sto scrivendo tutto ciò dal mio nuovissimo e bianco e super potente pc nuovo
*gioia per me*
bene, detto questo, spero che il capitolo vi piaccia!

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-Sei pronto Frankie?-

-Si, non vedo l'ora!-

Sto tornando a casa.
Sto finalmente tornando a casa. Tra le mie cose, la mia stanza,... tutto quanto.

Solo.. non posso tornarci sulle mie gambe, non ancora almeno, sia perchè non ho ripreso ancora completamente la funzionalità, sia perchè non l'ho ancora detto a Gerard. Si, perchè dopo tutta quella confusione eccetera eccetera beh.. me lo sono scordato, ok? Si, sono un vero idiota.

Ma ehi, sono sicuro che non appena tutto sarà tornato alla normalità e lui lo verrà a sapere (da me, ovviamente) ne sarà felicissimo!

Usciamo dalla porta scorrevole in vetro dell'ospedale.

Finalmente. Aria pura, timidi foglie verdi che fanno capolino qua e là, un'arietta fresca e un cielo limpido di un azzurro pastello: mi era davvero mancato tutto questo.

-Ho parcheggiato poco distante da qui, però tu copriti, anche se la giornata è bella fa ancora fresco a quest'ora della mattina-
-Ma certo, mamma!-
-Ehi! Sei appena uscito dall'ospedale, vedi di non tornarci per una bronchite o che altro!-
-Non credo sarà necessario, fidati.-
-Comunque, io ti accompagno a casa, poi devo andare in accademia. Tua madre arriverà in meno di un'ora: ce la fai?-
-Gerard.. non sono idiota. Sono solo seduto.-
-Si si ma.. insomma, se ti scappa la pipì-
-L'ho appena fatta.-
-Se hai fame e vuoi cucinarti qualcosa!-
-Ma se abbiamo appena fatto colazione!-
-E se ti ferissi e non riuscissi a chiamare nessuno o cosa?! No no no, io sto a casa oggi, scrivo subito al prof per dirgli che tarderò o anzi, non vado direttam-
-Gerard, starò bene, ora smettila di preoccuparti inutilmente!-
-Frankie...-
-Cosa? Davvero, non sarà necessario!-
-Non voglio che tu ti faccia male o qualsiasi cosa!-
-Ne avremmo già parlato un milione di volte! Non sono un bambino e non ho quattro anni.-
-Si, ma sei sempre il mio piccolo-
-Sei davvero.. ghhhhh!-
-Lo so lo so, non serve che mi ringrazi. Quindiii, devo andare?-
-Si! Vai!-
-Ti adoro, amore mio- mi disse, prima di baciarmi e mettere in moto la macchina.

Guidò per una decina di minuti scarsi, rallentato dal traffico creato dalla gente che si muoveva per andare a lavoro o portare i figli a scuola. Anche io ci sarei dovuto ritornare, a scuola, ma era venerdì e beh, non sarebbe stato il massimo ritornare a scuola il venerdì: solo gli stupidi vanno a scuola il venerdì dopo una lunga assenza.

-A che stai pensando Frankie?-
-Mh?-
-No, dico.. sei così distratto e.. stai fissando fuori dal finestrino da una decina di minuti buoni.
-Oh, niente.. stavo solo.. pensando-
-Beh, questo lo avevo intuito.. ma a cosa?-
-Alla scuola.-
-Oh..-
-Si.. secondo te dovrei tornarci? Cioè, mi piacerebbe, ma..-
-Credo sia normale avere un minimo di paura, insomma.. Forse anch'io ne avrei, almeno all'inizio. L'importante è che tu non ti faccia abbattere da quello che è capitato, perchè fidati, non credo succederà più-
-E tu come lo sai?-
-Diciamo.. sesto senso, si.-
-Sesto senso?-
-Mh mh-
-Gerard, c'è per caso qualcosa che devi dirmi?-
-OH GUARDA UN CUCCIOLO DI PANDA!-
-Gerard. Non ci casco, non ho tre anni e poi.. Panda? A Belleville!?-
-Magari è scappato da qualche zoo qui vicino e tu che ne sai GUARDA IL CUCCIOLO DI PANDA!-
-Gerard Arthur Way, che hai fatto?-
-Io? Niente! Assolutamente niente!-
-Credo di aver visto le tue scenate già un paio di volte, quindi ora mi dici che cosa stai nascondendo.-
-Devo proprio? Fidati, non è così importante..-
-Ho detto O R A .-
-HopicchiatoJoshDunilgiornodopocheluiavevapicchatoteGUARDAILCUCCIOLODIPANDA!-
-TU COSA HAI FATTO?!! GERARD!-
-...sono nei guai?-
-TU MI HAI MESSO NEI GUAI! ODDIO, COME FARÒ A TORNARE A SCUOLA, QUELLO SE MI VEDE MI MANDA DIRETTAMENTE IN PURGATORIO!-
-Ma tu sei un angelo Frankie.. meriti il paradiso!-
-IO NON STO SCHERZANDO,GERARD! Dio, sono morto.-
-Fidati di meeeeeee, Frankieeeeee-
-N O. Cazzo, proprio adesso che ho cominciato a muovere le gambe tu mi dici questo!-
-TU COSAAA?!?!??-
Gerard inchiodò la macchina in mezzo alla strada, rischiando di farci tamponare dallo scuolabus che avevamo dietro.
In quel momento mi resi conto di quello che avevo appena detto, o meglio, di quello che non avevo ancora detto a Gerard, il quale rimase con le mani piantate sul volante, gli occhi strabuzzanti che fissavano avanti e la bocca aperta.

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