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-Eccola-
Jamia indicò debolmente una ragazza alta e mascolina, una certa Liza.

Era tornato a scuola ormai da un paio di settimane ed era riuscito, grazie all'amica, a rimettersi in pari con tutte le materie. Gli sguardi della gente erano sempre più scarsi, o forse si stava solo abituando alle occhiate compassionevoli di alcuni e a quelle schifate dei tizi più grandi.

Ma ora, Frank, aveva un altro problema da affrontare: si chiamava Liza, aveva vent'anni ed era in assoluto la ragazza più vecchia là dentro, esclusi i prof ovviamente. Aveva cominciato ad infastidire Jamia da un paio di settimane, lanciandole prima sguardi minacciosi, fino a farle gli scherzi peggiori. Quando Frank lo aveva saputo si era sentito subito preso in causa, sia perché era la stessa cosa che gli era successa (sia a Belleville che a Newark) ma anche perchè lui, in fondo, ci teneva a quella ragazza. Sicuramente per un'immensa gratitudine: insomma, lei si era proposta così di aiutarlo e lui che fa? Non gli restituisce il favore? Nossignore.

Frank scacciò via i pensieri e riprese a guardare la ragazza con molta tranquillità: caspita, pensò, era davvero.. il doppio di lui, o di loro due messi insieme. Quella avrebbe potuto rompere le ossa ai due giovani amici nel giro di tre secondi e a Frank quel pensiero non piaceva per niente.

-E'... è... enorme, Jamia-

La ragazza sospirò, sconsolata.

-Lo so Frank.. io non riesco davvero a capire perchè ce l'ha a morte con me, e quando dico a morte intendo proprio a morte.-

-Ehi, credi che io sapessi perchè Josh Dun ce l'avesse con me?-

-A proposito di lui.. l'hai più visto? No perchè a scuola è sparito daun giorno all'altro e..-

Frank diventò paonazzo e ripensò a quello che Gerard gli aveva detto, o almeno, se lo immaginò molto bene. Ovviamente Jamia notò l'espressione terrorizzata del ragazzo ma fece finta di nulla.

-Forse..- cercò di ribattere il moro -forse è stato sospeso o magari è andato chissà dove e tanti saluti. Si, insomma.. non facciamone un dramma..-

-No, ma certo, meglio così-

-Comunque.. dovresti provare a scoprire perchè ti odia, anche se credo sia solo un'antipatia apparente-

-Tu dici? No, quella proprio mi odia! E non saprei nemmeno come fare a scoprirlo.-

-Un modo lo troveremo, vedrai. Ora scappo, Gerard verrà a momenti a prendere me e Mikey-

-Siete molto amici?-

-Veramente, noi.. cioè, io e lui siamo.. fidanzati-

-Oddio! Io credevo che.. no, niente di importante.-

-Oh, okay. Ora vado, grazie mille per tutto Jam-

-Ma figurati! Grazie a te-

Le lasciai due baci sulle guance e mi precipitai fuori, cercando con lo sguardo Mikey; dopo averlo trovato lo raggiunsi e parlammo del più e del meno, fino a quando riconobbi l'auto di Gerard, appena accostata proprio fuori dal cancello. 

-Ehi, ciao ragazzi! Vieni Frank, ti aiuto io- 

Gerard guidava spedito verso casa; Mikey continuava a guardare il suo cellulare e io fissavo distratto il cielo. Il mio stupidissimo e vecchissimo telefono si era scaricato due ore prima, lasciandomi a piedi come per il 99 per cento dei giorni; le sue O erano diventate delle U, il numero uno aveva assunto la forma di uno stupidissimo punto esclamativo e le T sembravano una croce cristiana. Era arrivato il momento di cambiarlo, ma i soldi cominciavano a scarseggiare e volevo conservarli per il regalo di Gerard. Tra qualche giorno, precisamente sabato, sarebbe stato il suo compleanno e io volevo fargli un regalo davvero con i fiocchi. 

Una volta arrivato a casa entrai e trovai mia madre intenta a cucinare il pranzo; mangiammo silenziosi, io ancora che riflettevo sul regalo di Gee e lei.. era solo silenziosa. 

-Mamma, a che pensi?-

-Mh? Oh, niente tesoro, solo... il lavoro-

RiptideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora