Notte movimentata

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Ero così arrabbiata! Perché dovevano comportarsi tutti in quel modo? Sospettavo sin dall'inizio di Nori, ma non avrei mai pensato che si fosse comportata in un modo così meschino. Eravamo amiche del cuore sin dalle scuole medie, dove la conobbi insieme ad Akane. Tutti questi pensieri mi frullavano nella testa e nel frattempo le tempie pulsavano a tempesta, non la smettavano più...Dopo quella sfuriata ero uscita dalla stanza, lasciando la porta aperta. Corsi via, più in fretta che potevo. Volevo allontanarmi da quel posto, soprattutto da loro...Insomma, volevo scomparire in quell'istante. Iniziai a girovagare senza una meta precisa. Ero sola nel buio più oscuro, in una grande villa. Cosa potevo fare adesso? Cercare l'uscita e recarsi all'hotel oppure proseguire nella gara? Questi dubbi mi stavano tormentando e, insieme a quel turbine di pensieri, mi stavano lacerando lentamente dentro.
Mi vennero in mente le parole della sensei Nakano: "torna indietro dai tuoi compagni e chiedi scusa, non fare di testa tua, non essere orgogliosa". Ma cosa pensavo? Chiedere scusa io?! Forse erano loro a dovermi delle scuse! Sarò troppo orgogliosa e irritabile, ma avevo pur un cuore, restavo sempre un essere umano con dei sentimenti e una dignità! Nel frattempo mi accasciai lentamente a terra, poggiando la testa al muro. Il mal di testa aumentava e comincia a sentirmi strana. L'ambiente mi sembrava sempre più cupo e avevo l'impressione che stesse diventando sempre più piccolo. Non ero claustrofobica, ma non mi sentivo proprio a mio agio lì. Il mio respiro accelerò, fino a diventare un affanno. Mi sentivo in panico, mi tremavano le gambe e non riuscivo a calmarmi. Non mi ero mai sentita così in crisi...Avevo un disperato bisogno di aiuto, imprecai per aver fatto quella sceneggiata, era stata una stupidaggine!
Calma, respiro profondo... Bene, così Lynn continua... Fiuuuuuuu...
Finalmente mi ero tranquillizzata un po'. Nel momento in cui mi stavo per alzare, sentii dei passi provenire dalla mia sinistra. Passi che avanzavano velocemente verso di me. Mi bloccai istantaneamente. Chi poteva essere? Sicuramente un altro concorrente, ma chi? Iniziai a sudare freddo, sentivo colare le goccioline dalle mie ascelle. L'avrei trovato molto divertente, ma non in quella circostanza. Guardavo un punto fisso in quel buio, ma quella figura si stava facendo sempre più vicina. Due minuti dopo vidi una ciocca castana e un braccialetto argento brillare nel buio. Era Nori!

<<Cosa vuoi ancora da me?! Lasciami in pace!>> urlai con tutte le mie forze, non potevo sopportarla un minuto di più.

<<Lynn, calma! Ti stavo cercando, te ne sei andata via come una furia...>> rispose lei, quasi bisbigliando.

<<Calma io?!>> e risi, raschiando la gola. <<Non hai capito forse che io non voglio più avere a che fare con te e con quel damerino!>> conclusi, per poi correre via come il vento.

Avevo perso la concezione del tempo. Avevo dimenticato il mio orologio nel comodino, in camera. Volevo solo allontanarmi da Nori, pertanto corsi per un tempo che mi parve infinito. Boom.
Ouch! Avevo appena sbattuto contro una strana statua. Avvicinandomi, la iniziai a toccare. Era molto fredda. Capii immediatamente che era una di quelle figure da cavaliere, probabilmente in ferro o in qualche altro metallo. Simpatica, ma non mi faceva rabbrividire. Soltanto che, alcuni secondi dopo, iniziò a tremare e sentii un notevole peso addosso. Ero appena caduta insieme alla statua, nel gelido pavimento. Seppure con qualche sforzo, la riuscii a spostare quasi immediatamente. Sentii anche un risolino.

<<Bella caduta Inoue!>> disse lo sconosciuto. Riconobbi subito la sua voce: Eiji Koto.

<<Ti sembra divertente buttarmi addosso questo affare? E poi mi sei venuto alle spalle! Ti senti più uomo adesso?>> dissi acidamente.

<<Inoueeeeeee!>> sentii in lontananza, insieme a dei passi frenetici. Che fosse Yumi?

<<Perdonamiii! Non ho potuto fermarlo in tempo, è corso via come una furia! Come ti senti?>> mi disse raggiungendomi, per poi porgermi la mano. La afferrai, era calda. Apprezzai veramente il suo intervento, era una presenza gradita, mentre l'altro assolutamente no!

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