Suonò la sveglia delle 7.30, ma mi sentivo talmente stanca che inconsapevolmente la spensi.
<<Lynn alzati dai, è tardi>> sentii debolmente, seguito poi a delle scosse. Qualcuno mi stava scuotendo, e in maniera delicata.
<<Yumi un altro po', per favore...>> rimuginai, per poi cadere di nuovo nell'oblio. Probabilmente avevano continuato a tentare di svegliarmi, ma non ne volevo sentire. Quegli eventi mi avevano scosso particolarmente, volevo solo un po' di calma. Forse chiedevo troppo?
Smisi di pensare e iniziai a sognare. Ero sul più bello quando qualcuno mi urlò nelle orecchie.<<Lynn sono ben le 11.30 e tra mezz'ora dobbiamo partire, ALZATI!!>>
Aprii gli occhi. La vista era ancora offuscata, infastidita dalla luce, ma riconobbi la sagoma di Akane. Quando la vista si fece più nitida, vidi anche Yumi accanto a lei. Nori non c'era, che sollievo.
<<Buongiorno...>> mugugnai.
<<Alzati dormigliona, ti aiutiamo noi se vuoi>> disse Yumi con l'approvazione di Akane, ed entrambe mi sorrisero.Ricambiai immediatamente.
<<Sai che sei proprio attraente con quel pigiama? Quell'orsetto, vicino al cuoricino, è davvero adorabile>> disse Akane.
Le tirai, in tutta risposta, il cuscino del futon in faccia.<<Così impari, guarda il tuo cagnolino!>> dissi per poi scoppiare a ridere.
<<Ah, la metti così? Che guerra sia allora!>>
Diedi inizio a una vera e propria battaglia con i cuscini. C'erano piume dappertutto, le risate non finivano più.<<Ragazze dall'inizio del viaggio non abbiamo fatto neanche una foto, che ne dite se la faccio adesso?>> propose Yumi.
Facemmo di sì con la testa e, dopo aver scattato la foto, qualcuno spalancò la porta.
Entrò la sensei Nakano, la quale, vedendo quello "spettacolo", iniziò ad urlare.<<Cosa avete combinato voi tre?! Sono le 11.55 e non vi siete ancora vestite! Guardate poi che confusione...Filate!>> urlò, per poi guardarci in modo atroce. Avevamo fatto davvero male? Ci stavamo solo divertendo!
Sistemai insieme alle altre la stanza, sotto il suo sguardo vigile. Avevo notato, però, che quando non la guardavamo sorrideva. Doveva rimproverarci per il ritardo, ma il vederci così unite la rendeva felice. Mi vestii in fretta e furia e, dopo aver sistemato tutte le mie cose dentro la valigia, raggiunsi la hall con loro. Fortunatamente arrivammo alle 12.00 precise e, visto che già c'erano tutti, ci dirigemmo verso l'autobus di ritorno. Era sempre lo stesso, era uno di quei bus molto grandi, contenenti una centinaia di posti. Akane si sedette accanto a Nori, ma me lo immaginavo già. Anche se mi aveva fatto un torto simile, Akane non era il tipo da lasciare solo qualcuno. E no, non mi stava lasciando sola perché si sedette accanto a me Yumi. Ero distanti da loro, per fortuna. Per ultimi salirono Yato e Nakao e si sedettero accanto ai nostri posti. Che sfiga, oh. Avrei preferito Koto, ma non loro. Decisi, però, di ignorare la loro presenza. Aki mi fissiva ma non ricambiavo lo sguardo. Presi le cuffie e chiesi a Yumi se volesse ascoltare un po' di musica. Lei accettò e misi come prima canzone Shape of You, di Ed Sheeran. Un ritorno alle mie origini insomma, ma lo adoravo. Aveva una voce fantastica, mi faceva sognare. Avessi avuto un ragazzo come lui, anzi avrei preferito lui! Chiusi gli occhi, la musica mi rilassava molto, e stetti così per tutto il resto del viaggio.
Arrivammo a Kyoto un'ora e mezza dopo e fortunatamente mi lasciò vicino casa mia. Salutai Akane e Yumi e, successivamente ritornai a casa. Mi brontolava molto la pancia, era ora di pranzo cavolo! Non avevo fatto neanche colazione, dormivo come un ghiro stamane. Presi il cellulare e chiamai mia madre Yuki, per avvisarla del mio arrivo.
Abitavo in una casa abbastanza grande, era una villa moderna, in stile occidentale. Non era una di quelle tipiche case tradizionali giapponesi. I miei genitori avevano questi gusti, e io li apprezzavo e condividevo pienamente. Suonai al cancello e, dopo che fu aperto, salutai tutti ed entrai velocemente in camera mia per sistemare le mie cose. Essendo di ricca famiglia e figlia unica, avevo molte cose e venivo sempre accontentata. Però, c'è da dire che non ero una ragazza viziata. Non pretendevo mai, anzi spesso non chiedevo neanche qualcosa.
Avevo una camera spaziosa, con un letto matrimoniale tutto mio. Le pareti erano color indaco e nella parete opposta a quella dove si trova la porta vi era una grande finestra, che dava sul giardino, pieno di variopinti fiori e alberi coltivati da mia madre. Avete presente quelle finestre con un piccolo divano in cui poter sdraiarci? Ecco, c'era anche quello. Feci una doccia veloce e pranzai. Una volta finito, salii al piano di sopra, lo stesso piano della mia camera, per raggiungere la sala musica. Eh sì, avevo una sala per suonare tutta mia!
Amavo molto la musica, sapevo anche cantare e suonavo molti strumenti: pianoforte, chitarra, basso, violino.
Mio padre iniziò ad avvicinarmi alla musica sin da piccolissima, per questo suono così tanti strumenti. Questa stanza era il mio paradiso, suonando e cantando la mia anima era così felice!
Iniziai subito suonando un brano di Mozart, ma quando stavo per continuare, qualcuno bussò alla porta.

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Icy Heart
RomansaLynn Inoue è una ragazza di 17 anni dal tragico passato: da bambina era molto robusta e non era carina come le sue compagne, e per questo motivo veniva sempre derisa e isolata da tutti i suoi coetanei. Adesso frequenta il liceo dove è stata sopranno...