Dorothy è una ragazzina di soli sedici anni quando sua madre misteriosamente scompare nel nulla, mentre le ricerche continuano a non dare nessun risultato suo padre decide di fare un viaggio insieme a lei per 'evadere' momentaneamente dalla situazio...
«Mi dispiace se Assassin a volte ti potrebbe sembrare duro e scostante Dorothy! È fatto così, non lo fa per male o per offendere.» esclamò Maggot salterellando per le librerie della biblioteca in cui mi aveva portato «Non fa niente, capisco che essendo un estranea non si fida molto di me, è comprensibile.» risposi «Beh qualunque cosa ti dica che potrebbe sembrarti offensivo semplicemente lascia perdere, magari imparerai a conoscerlo meglio, dipende per quanto tempo resterai quì!» esclamò prendendo un libro "Si spera poco, almeno fino a che non avrò trovato mio padre." Pensai, evitai di dirlo ad alta voce per non offenderla in alcun modo, mi fece cenno di seguirla ad un tavolo poco distante da lì «Allora...» disse sedendosi «Potresti nuovamente descrivermi il tipo di creatura che ha inseguito te e tuo padre?» chiese aprendo il libro, le feci una descrizione quasi per filo e per segno, così dettagliata che pensavo fosse il trauma incarnato a parlare piuttosto che me! Lei mi ascoltava attentamente sfogliando le pagine di quello che, potei intuire, fosse evidentemente un bestiario. Passarono un paio di secondi «No... No... Non è lui... No...» mormorava incessantemente passando da una pagina all'altra, fino a che non batté con energia la mano su una di esse «Trovato!» voltò il libro nella mia direzione «Per caso è questa?» chiese, guardai l'illustrazione di quella che era effettivamente la cosa che ci aveva inseguiti e sì mi faceva lo stesso effetto di quando l'ho vista la prima volta, so che un disegno non dovrebbe farmi paura ma, a parte che era parecchio dettagliato e ben fatto, dopo quello che era successo quasi tutto mi suscitava le stesse emozioni. Le feci un rapido cenno di sì col capo in modo tale che riprendesse rapidamente il libro dalla sua parte e, per fortuna mia, così fece. Restò qualche secondo a leggere fino a che non la sentii aprire bocca «Bene, quindi si parla del Wendigo!» esclamò «Il Wendigo è una figura demoniaca della mitologia dei Nativi Americani Algonchini... Lo spirito può assumere sia caratteristiche prettamente umane che quelle di un mostro umanoide, trasformatosi da quella che una volta era una persona normale che aveva praticato il cannibalismo.» Bene, quindi era vero, che voleva veramente ucciderci, stiamo parlando di un cannibale a tutti gli effetti! Feci un cenno di assenso che stava a simboleggiare che avevo compreso, Maggot sembrava quasi perplessa «Quì non dice molto altro...» disse grattandosi la tempia debolmente con l'indice «Ma io... Non pensavo esistessero sul serio...» dissi, Maggot mi guardò con un espressione quasi materna, che oserei dire era proprio quello che mi serviva in quel momento «Ad ogni modo è strano che vi abbia inseguiti, insomma da quello che ho capito tu e tuo padre non vivete in un luogo particolarmente isolato, a meno che non giri una leggenda su quel posto di cui voi non sapete nulla.» incrociò le braccia al petto «Quindi adesso cosa dovrei fare?» chiesi timidamente, Maggot si alzò dalla sedia prendendo il libro e andandolo a posare «Al momento dovresti restare quì per una questione di sicurezza, per la tua di sicurezza.» disse «Lo so che non ci conosci e che magari dopo quello che ti è successo sei piuttosto restia a fidarti di noi, ma tranquilla, per quanto ti possiamo sembrare svitati non mordiamo mica!» esclamò «Piuttosto, Camomilla ha ragione, non puoi restare in camicia da notte per sempre. Che ne dici di un cambio di vestiti?» chiese sorridendo, mi diedi una rapida occhiata, oltre al non rendermi neanche quasi conto del tempo che passava non avevo pensato a quello che avevo addosso «Beh... Sì... In effetti mi servirebbe proprio.» risposi cercando di sorridere, la ragazza dal corsetto amaranto mi corse in contro saltellando e mi prese per mano «Vieni con me!»
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