"Nessun mostro potrà mai diventare un giudice. Quello del giudice è un ruolo destinato solo a chi è giusto e perfetto"
In quella stanza angusta e lugubre Dina rise piano, pensando al ricordo di suo padre.
«Hai ragione. E io sono di gran lunga migliore di te...»
Poi indicò uno dei tanti cadaveri all'interno di quella stanza enorme e totalmente rossa, che permetteva di concentrare l'attenzione sulla veste ancora immacolata della bionda.
«E di te!» - ne indicò un altro, mentre sul suo viso andava disegnandosi un mezzo sorriso.
Si voltò puntando il suo dito in ogni direzione, così veloce da renderlo quasi invisibile.
«E di te, e di te, e di te, e di te, e di te, E DI TE!»
Scoppiò in una risata sguaiata, mentre i suoi occhi completamente neri potevano vedere, con una facilità impressionante e una quantità mostruosa di dettagli, ogni organo riversato sul suolo, ogni traccia di sangue impuro, ogni essere malvagio che aveva osato occupare quel mondo - ancora da perfezionare... - e respirare la stessa aria degli angeli.
'E ora, invece, guardali!
Hanno ingannato con la loro astuzia e ora stanno soffocando nel loro stesso male!'Rise ancora fino allo sfinimento, auto-abbracciandosi e portando la testa all'indietro, capovolgendo la sua visuale fino a perdere l'equilibrio e trovarsi stesa sul pavimento imbrattato di rosso, rosso che non l'aveva mai minimamente sporcata.
'Questo sangue non mi contaminerà.
Io... Io sono la salvatrice di questo mondo, l'unica e la sola.
Io sto facendo del bene, non c'è nulla di sbagliato in tutto ciò.
Non c'è nulla di sbagliato se io dico che non lo è.
Sono un giudice e se dico che questo è il modo giusto per salvare il mondo dalle tenebre, allora sarà tale...'E, con le sue stesse braccia che la avvolgevano, la veste bianca e quel sorriso sul volto, non sembrava altro che una paziente di un manicomio con una camicia di forza.
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.Dopo aver chiuso dietro di sé la porta della sua stanza, Astrid si mise a ballare sfrenatamente cercando, con scarsi risultati, di fare piano.
›Non... Non posso crederci!
Ho incontrato un'altra pazza-sclerata come me!Ridacchiò, decidendo finalmente di darsi una calmata e stendersi sul letto.
›Avrò qualcuno che rasserenerà le mie giornate per tutto il tempo che starò qui.
Già... Per tutto il tempo...Si sdraiò su di un fianco tirando fuori il cellulare e controllando rapidamente le notifiche.
-Nessun nuovo messaggio.-
Si ritrovò a sospirare, mentre lo buttava dalla parte opposta del letto, che scricchiolò leggermente sotto il peso di piuma dell'aggeggio elettronico.
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You're our Special Dolls~ [Ben Drowned & Laughing Jack]
Fanfic{!Creepypasta!} Siamo artefici del nostro destino o siamo in balìa di forze oscure? Si dice che il destino non esista. Non esiste una volontà che controlla e manovra le vite delle persone a suo piacimento. Perché siamo fermamente convinti che ogni...