Suonò la sveglia, oggi era il secondo giorno di scuola, e stranamente avevo voglia di andarci.
Per vedere Luca. Parlò la mia coscienza.
Tolsi il pensiero dalla testa e mi alzai dal letto dirigendomi verso il bagno per farmi una doccia e vestirmi.
Dopo essermi preparata andai a fare colazione con mia mamma. Parlammo un po' ma stavolta , non so perché , non le raccontai di Luca.
Finita la colazione uscii di casa per andare a prendere il pullman, come sempre mi andai a sedere negli ultimi posti e mi misi le cuffiette ascoltando la mia playlist preferita.
Arrivai davanti a scuola, e come mi ero organizzata la sera prima con Gianmaria, lo vidi ad aspettarmi seduto sul muretto con la sigaretta tra le labbra a guardare il cellulare.
<Buongiorno Gian>lo abbracciai.
<Giorno piccola>ricambiò l'abbraccio.
<Tieni>mi porse la sigaretta.
<Giuro oggi le vado a comprare e te le restituisco>gli dissi prendendo la sigaretta.
<Stai tranquilla , tanto sto cercando di smettere>
<Si vede>dissi ridendo.
<Lo giuro, prima ne fumavo molte di più>si giustificò lui.
<Ti credo>dissi alzando le mani.
<Dai entriamo che è tardi>
Entrammo a scuola, e Gian mi accompagnò in classe per poi salutarmi con un bacio sulla guancia e darmi appuntamento al bar nell'intervallo.
Entrai in classe e al solito banco c'era Giulia , ieri le ho raccontato di Gianmaria ed è scoppiata dalla felicità dicendo che ci saremmo messi insieme,ma io continuavo a pensare tutto il tempo a Luca.
<Ciao Bea>mi salutò Giulia abbracciandomi.
<Ciao Giu>ricambiai l'abbraccio.
<Eri con Gianmaria?>mi chiese con un ghigno sulle labbra.
<Si..>dissi alzando gli occhi al cielo.
<Vi shippo troppo!>disse Giulia alzando un po' troppo la voce e facendo girare alcuni nostri compagni di classe.
<Abbassa la voce> mi lamentai.
Entrò il professore in classe e iniziò la lezione, finimmo lì la conversazione.
~~~~~~
Suonò l'intervallo e io andai al bar, come ci eravamo messi d'accordo io e Gian stamattina.
Lo vidi ad aspettarmi ad un tavolo, lo salutai con un abbraccio e andammo fuori dagli altri.
Li salutai tutti con un abbraccio , ieri ho chiesto di nuovo i nomi e ora sapevo come si chiamavano.
Marco,biondo,occhi azzurri, alto e con un fisico perfetto;Tiziano,castano scuro,occhi scuri,pearcing al sopracciglio,alto e fisico snello;
Mattia,biondo,occhi verdi,con un po' di barba,alto e anche lui fisico snello;
Luca,capelli corti,occhi azzurri,un po' più basso degli altri;
Federico,riccio castano,occhi nocciola,alto ed il comico del gruppo;
Infine Paolo,riccio anche lui castano chiaro, barba folta, occhi verdi, anche lui molto simpatico.
Scherzammo e fumammo per tutta la durata dell'intervallo, di Luca nessuna traccia.
Tornai in classe accompagnata dai ragazzi, li salutai ed entrai, Giulia non c'era al nostro banco, allora deciso di fare tappa bagno prima che arrivasse la professoressa.
Mentre mi dirigevo ai servizi vidi Luca mentre parlava animatamente con una ragazza.
<Non ho idea di chi sia quella ragazza, non ci ho mai parlato>disse Luca, stavo cercando di capire a chi si riferisse.
<Se non hai idea di chi sia, allora perché era con il vostro gruppo ieri?>disse la ragazza.
<L'ha portata Gianmaria, è un'altra di quelle sfigate che si porta appresso. Ora smettila di fare la gelosa, non mi potrà mai piacere è brutta, amo solo te>di sicuro di riferiva a me.Quelle parole mi rimbombavano in testata, "non mi potrà mai piacere è brutta", mi bruciavano gli occhi, stavo per scoppiare in lacrime.
Entrai bruscamente in bagno, di sicuro mi avevano sentito, ma non mi importava; entrai nel primo bagno libero che trovai e scoppiai a piangere. Davvero pensa che io sia brutta? E perché ci sto male?
Mi asciugai le lacrime e uscii dal bagno lavandomi la faccia e togliendo quel poco trucco che mi era rimasto.
Entrò qualcuno in bagno. Mi girai a guardarla. Era la ragazza che discuteva con Luca.
<Hey sfigatella> ma che cazzo vuole questa?
<Lo sai che è maleducazione origliare le conversazioni degli altri?>continuò lei, io non risposi.
<Il gatto ti ha mangiato la lingua?>mi diede una spinta lei.
<Prova ad avvicinarti a Luca e vedi cosa ti succede>disse infine uscendo dal bagno.Feci un sospiro, se continuava prendevo la carta igienica e gliela facevo mangiare. Ma chi si crede di essere?
Uscii dal bagno, stavo tornando in classe quando andai addosso a qualcosa...o meglio, a qualcuno.
Alzai lo sguardo e vidi due occhi verdi, mi ci stavo perdendo un'altra volta e non potevo, mi aveva ferita con le sue parole.
<Perché stavi origliando prima?>mi chiese Luca fissandomi negli occhi.
<I-io ero a-andata in b-bagno..>dissi balbettando.
<Cos'hai sentito?>si avvicinava, io indietreggiavo.
<N-niente>
<Cos'hai sentito?>si avvicinò di più, io indietreggiai ancora.
<N-niente...>ripetei di nuovo.
<La prossima volta tappati le orecchie>mi minacciò avvicinandosi di più e chiudendomi tra il suo corpo e il muro.
<D-d'accordo>dissi a pochi centimetri da lui.
Mi fissò per qualche secondo negli occhi per poi andarsene chissà dove.
Ero rimasta immobilizzata ,ero ancora attaccata al muro.
Mi risvegliai dal coma e decisi di tornare in classe. La porta era chiusa, segno che la prof era arrivata. Quanto tempo ero stata in bagno?
Bussai e dopo aver sentito la risposta da dietro la porta entrai.
<Scusi il ritardo, ho avuto un imprevisto>mi giustificai.
<Vai a sederti Bea e che non accada mai più>mi disse la prof.
Mi misi seduta al banco e cercai di ascoltare la lezione, anche se c'era Giulia che mi chiedeva spiegazione che non le avrei dato.
Altro capitolo abbastanza lungo.
Spero vi sia piaciuto.Baci Bea xxx
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Innamorata Di Uno Stronzo
Любовные романыBeatrice è una ragazza normale come tutte le altre: bella,dolce,simpatica, non si è mai innamorata, ma l'unico che le farà battere il cuore sarà Luca, un vero stronzo. Luca, bello da far paura, stronzo, usa le ragazze e poi le molla; farà innamorare...