capitolo 13

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Il mattino seguente ci svegliarono presto, andammo a fare colazione per poi uscire tutti insieme dall'hotel e iniziare le visite.

Andammo prima a visitare il Canale Grande sopra ad un vaporetto (imbarcazione tipica di Venezia).
Poi visitammo il palazzo Ducale e infine la basilica di San Marco.
Davvero belle.
Questi monumenti mi hanno sempre affascinata.

Dopo aver visitato venezia per tutta la mattinata, ritornammo in hotel per pranzare e infine tornammo in stanza per riposarci.

<Non ho capito, ma quindi cosa si fa adesso?>chiese Elisa sedendosi nel letto.

<Ci riposiamo e poi ci fanno andare in giro>spiegò Giulia a Elisa.

<Figo! Dove andiamo?>chiese Elisa.

<Bho dove ci porta il vento>dissi ironica facendole ridere.

<Bho dove volete>disse Giulia.

<Stiamo con i ragazzi e vediamo con loro>disse Angelica.

Andammo dai ragazzi che erano all'entrata ad aspettarci e salutai Gian con un bacio sulle labbra.

<Dove andiamo?>chiese Tiziano.

<Andiamo in giro>disse ovvio Mattia.

<Grazie al cazzo! Ma dove?>disse Tiziano.

<Eh che ne so>disse Mattia.

<Sei molto utile>gli disse Tiziano.
Quei due discutevano sempre, mi facevano ridere.

<In tanto incamminiamoci poi vediamo>intervenne Gian prendendomi per mano.

Ci incamminammo per le stradine di Venezia in cerca di qualcosa da fare.

Le ragazze andarono di nuovo per negozi insime ai ragazzi, ed io e Luca eravamo rimasti da soli.

<Ti stai divertendo?>chiese Luca posizionandosi di fianco a me.

<Ora che ci sei tu no>dissi scazzata.
Non so perché facevo tanto la stronza con lui, mi veniva spontaneo.

<Quando la smetterai di essere così stronza?>mi chiese sbuffando.

<Quando mi starai lontano>dissi.

<Non ce la faccio>disse.

<A fare cosa?>chiesi non capendo.

<A starti lontano cazzo!>disse alzando la voce.

Ero rimasta sorpresa dalle sue parole.

<Non so che mi stai facendo Beatrice>disse avvicinandosi a me.

Eravamo in una via deserta dove nessuno poteva vederci.

Lui si avvicinava, io indietreggiavo fino a scontrarmi contro il muro.
Non avevo via di scampo.

<Vorrei tanto baciarti>disse scontrando il suo corpo con il mio, a quel gesto sussultai.

<Fallo>questa parola mi uscì dalla bocca senza neanche pensarci.

Luca iniziò a baciarmi prima in modo lento e dolce per poi chiedermi acceso con la lingua che acconsentii e a quel punto diventò più appassionato.

Stavo provando emozioni indescrivibili, avevo brividi per tutto il corpo, il mio stomaco faceva le capriole e io non pensavo ad altro che a lui.

Si era staccato dalle mie labbra per passare al mio collo e lasciare piccoli baci umidi, gli tirai leggermente i capelli e a quel gesto gemette, per poi ritornare sulle mie labbra.

Innamorata Di Uno StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora