capitolo 21

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Aprii piano piano gli occhi e subito mi accorsi che non ero nella mia stanza, poi mi ricordai.
La festa, il gioco, stavo quasi per fare cose con Luca e il suo invito a dormire con lui.
Non avevo mai dormito così bene in tutta la mia vita.
Mi girai dal lato apposto e lo vidi, aveva gli occhi chiusi, tutti i capelli disordinati e la bocca socchiusa.
Si svegliò con me che lo stavo fissando e mi guardò con i suoi bellissimi occhi che mi avevano rapita.

<Buongiorno>disse con la voce impasta è un sorriso.

<Buongiorno>dissi sorridendogli a mia volta.

<Non puoi capire quanto io abbia dormito bene>disse stiracchiandosi.
Era talmente buffo che mi fece ridere.
<Perché ridi?>mi chiese con un sorriso.

<Perché sei buffo>dissi ancora ridendo.

<Tu invece sei bellissima>disse con un sorriso e io arrosii di colpo.

<Ehm...andiamo a fare colazione?>chiesi ancora imbarazzata per il suo complimento.

<No ti prego! Rimaniamo nel letto>piagnucolò come un bambino, stringendomi la vita e appoggiando la testa sul mio petto.

<Dai Luca non fare il bambino>dissi accarezzandogli i capelli e sorridendo.

<E va bene, ma stanotte dormi di nuovo con me>disse alzandosi dalla letto.

<Vediamo>dissi alzandomi anch'io.

Andammo al piano di sotto a fare colazione, mio padre e Sara non c'erano per problemi di lavoro , quindi  io e Luca eravamo soli.
Non per fare cose sconce, giuro!

<Cavolo! Non c'è niente per colazione>si lamentò guardando nel frigo, ma non c'era nulla.
<Che ne dici se andiamo in un bar qui vicino?>mi propose.

<Va bene, dammi cinque minuti che mi cambio>dissi andando in camera mia.
Luca mi ha appena chiesto un appuntamento ed ora come mi devo vestire?

Aprii il mio armadio e lo studiai attentamente.
Scartai i jeans e cose sportive, alla fine presi un vestito con i fiori lilla e misi delle paperine bianche.
Mi pettinati, mi lavai i denti e mi truccai leggermente.
Non avevo esagerato, spero.

Scesi di sotto e c'era Luca seduto sul divano a guardare la TV.

<Sono pronta>dissi scendendo l'ultimo scalino.

<Finalmente! Ci hai messo tre ore>si lamentò prendendo le chiavi della macchina.

~~~~~~

Eravamo arrivati a questo bar che era molto carino, piccolo e moderno.
Ci sedemmo in un tavolo e ordinammo, io un cappuccio e una brioche, mentre Luca un caffè.

<Non prendi da mangiare?>gli chiesi dato che aveva preso solo il cafè.

<No, devo tenermi in linea>disse toccandosi la pancia.

<A me invece non frega nulla della linea>dissi ridendo.

<Lo vedo>disse Luca riferendosi al mio cappuccio con brioche.

<Stai dicendo che sono grassa?>chiesi da finta arrabbiata.

<Non intendevo quello!>si difese subito.

<Stavo scherzando>dissi ridendo.

Per tutta la durata della colazione parlammo un po' di noi, visto che non sapevamo nulla ne dell'uno ne dell'altro.
S

Innamorata Di Uno StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora