20. Alla ricerca dell'ombra

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«Karim, glielo dovete dire» disse la madre.

Karim aveva ordinato a sua moglie di non rivelare mai l'identità delle sue figlie perché Takisha era la chiave di un potente incantesimo e voleva che nessuno lo sapere. Pensava che se la creatura mistica l'avesse trovata, l'avrebbe portata via e avrebbe distrutto questo mondo.

Nel frattempo Takisha tornò alla soffitta dove nessuno sapeva che esistesse, per assicurarsi che Hani stesse meglio. Le disse che chinque fosse stato a farle del male quella sera, l'avrebbe punito severamente. La ragazza a pensare quello che era successo la sera precedente le fece versare qualche lacrima. Fini' di bendare la sua ferita e se ne stava andando quando le afferrò un braccio tirandola a sé e la abbracciò «non permetterò che ti facciano del male» lei lo abbracciò forte e piangendo , piangendo si addormentò accanto a lui.

La mattina presto si risveglio tra le sue braccia, ed essendo mortificata scese subito, prima che si svegliasse.

Nawfal era uno dei buoni amici di Karim, diventò suo amico con l'intenzione di sposare Takisha. Solo che il padre non lo sapeva, venne a casa loro e informò Karim che la creatura aveva una zampa ferita e dei tagli sul petto.

Takisha stava ascoltando dalla cucina, prese qualche cibo nascondendoli tra le sue vesti e tornò in camera sua.

Salì in soffitta per ringraziare Hani del suo nobile gesto di averla confortata nel suo momento di tristezza. Takisha amava guardare le stelle e la luna, all'affermare che ci sarebbe stata la luna piena, il ragazzo cambiò espressione.

Voleva andarese a tutti i costo, tuttavia Takisha non glielo voleva permettere perche' era ancora ferito.

«Tu non sai neanche chi sono» disse Hani.
«Si che lo so. Tu sei una brava persona.» affermò la ragazza.
«Potresti avere paura di me!» esclamò.
«Io non lo so perché, ma non ho paura. Mi sento..» alzò lo sguardo verso il suo, e finalmente si guardavano negli occhi «al sicuro con te.» continuò.

Le guardava le labbra e si avvicinava lentamente a lei. Lei chiuse gli occhi e si baciarono. Lui si tolse la maglia, era a petto nudo e aveva dei graffi, lei li vide e si fermò «che succede?» chiese.

La ragazza si ricordò quello che disse l'amico di suo padre e si accorse aveva le stesse ferite descritte della creatura.
Sua madre la chiamò e da lì lui scoprì il suo nome. Dovette scendere subito, non permettendo ad Hani di fermarla.

La sera alle 22.30 Takisha salì in soffitta. Appena entró e vide Hani piangere.
Non capiva il motivo per cui piangesse, ma una volta che le disse la verità capì il perché il padre non volesse metterla in sposa.
Erano le 23.45 il padre come ogni sera controllava se le figlie erano nella loro stanza e quella notte non vide Takisha. Vide la finestra della sua stanza aperta. E andò subito a cercarla con altri componenti.

Takisha Baha e Hani Sabil erano nella foresta ed erano pronti.
Ha i doveva bere il sangue Takisha prima di mezzanotte affinché il sortilegio potesse funzionare. La ragazza non aveva paura anzi si fidava ciecamente di quello che le aveva detto. Si sono amati fin da subito e avrebbe fatto di tutto per lui e lui avrebbe fatto di tutto per sposarla e farla sua per sempre.

Spararono e i giovani cominciarono a scappare. Erano le 23.53 Hani era già trasformato da lupo.
Takisha salì, si tenne forte e cominciarono ad andare molto velocemente lontano. Arrivarono ad un precipizio, si dovettero fermare.

«hai la zampa ferita» le disse.
«È tutto okay c'è la faccio » rispose.
«Siete circondati!!»urlò Nawfal.
«Fermi non sparate. Io sono Takisha»

La folla rimase sorpresa che la chiave fosse proprio lei. Nawfal cercò di convincerla che quel essere era malefico e la stava persuadendo.

Mentre stava per parlare qualcuno sparò a Takisha dritta sul petto facendola cadere a terra.

Hani urlò dalla rabbia, cominciò a ringhiare e cominciò ad attaccare tutti. Lo ferirono ma lui riuscì ad uccidere tutti quando lo accoltellò qualcuno alzò lo sguardo e vide che era Karim. Era stato lui a spararle, Hani gli morse il piede con tutto l'odio possibile che avesse, facendolo cadere contro le rocce che lo fece svenire. Aveva ancora il coltello conficcato sull'addome ed era ancora in forma di lupo. Si precipitò da Takisha.

«Bevi» era distesa a terra che continuava a perdere sangue.

Il lupo stava piangendo, mentre beveva. Il sangue funzionò tornò in forme umane. Sputò sangue.

«Mi dispiace, mi dispiace» disse Hani.
«Va tutto bene, guardami. Allah non ci punirà abbiamo fatto la cosa giusta» riassicurò il ragazzo.

Stava continuando a sputare sangue mentre le diceva di amarla tanto. Lei stava ricambiando quando non riuscì a finire la sua frase.

« Takisha, nono!! Non lasciarmi, ti prego» disse disperatamente.

La notte e i rumori erano diventati il suo silenzio. Quella notte era così tranquilla l'unica cosa che si sentì dopo la mezza notte era lo sparo di una pistola. Hani si sparò alla testa e morì accanto alla sua amata. Erano morti entrambi piangendo e con gli occhi aperti.

Epoca del Presente
Ecco che Nasya senza farla apposto vide Karen uscire dal negozio, stranamente non ha alcuna ombra attorno a lei e informa Valencia dell'accaduto. Una volta Valencia aveva visto un ombra malefica attorno a lei per questo sembrava strano con l'avesse più. Continuarono ad indagare su Sam e Karen dato che dovevano essere persone legate a Shravan quelle traditrici. Purtroppo non erano nessuno dei due.
Cominciarono a indagare attorno Shravan quando lo sentirono parlare a telefono.
«Questa cosa non è possibile, chiaro?» faceva avanti e indietro dal nervosismo e si trovava nella sua stanza.
«Ho capito, ma non ti amo e questa cosa che mi stai dicendo è veramente fuori luogo perché a Niyati non piacerà» dopo vari minuti che ascoltava ciò che la persona diceva disse «Senti Cat io te l'ho spiegato adesso tocca a te dirlo a Niyati, okay? O lo farò io stesso. Ci sentiamo» chiuse la chiamata.

Erano state tutta la settimana a indagare una o un possibile nemico. Tuttavia nessuno era degno di prendere questo titolo, avevano un dubbio su Karen, ma Karen non si era mai permessa di disturbare la loro relazione.

C'era qualcosa che avevano tralasciato e le quattro antenate di Niyati c'è la stavano mettendo tutta per capire. In tanto gli anni passarono e Niyati anno dopo anno cercava di indagare sul suo destino.

La laurea si avvicinava, Niyati si era laureata, invece Catherine aveva abbandonato da 1 anno. Da quando ebbero quella famosa discussione su Shravan non si rivolsero la parola.

In tanto i nostri giovani protagonisti continuarono a stare insieme, a diventare sempre più unici che prima. A volte capitava qualche litigata come ogni coppia fa, ma il loro amore li metteva sempre insieme.

Shravan tornò a casa dagli allenamenti di tennis, era molto turbato e molto nervoso. Questo suo comportamento l'aveva notato la sorella così decise di avvicinarsi a lui per sapere cosa gli succedesse.

_fine diciottesimo capitolo_

Comunicazione
Ragazzi!!
Grazie mille per le persone che seguono questo libro. Siamo arrivati a 11.8k, è veramente un onore e un traguardo incredibile, questo libro ha superato i views del mio primissimo libro intitolato Happiness.
Vi ringrazio davvero di cuore per chi vota e mi lascia commenti :) volevo ringraziare le persone che mi hanno aiutato a migliorare questo libro perché gliene sono grata.

Aggiornamenti disponibili nella mia bio. Vi aspetto al prossimo capitolo intitolato "Piccola Sorpresa'". Chissà perché Shravan è nervoso?🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔

•Obiettivo per questo capitolo
-Una bella stella accesa per me se vi piace il capitolo :)
-Commenti a volontà per sapere le vostre opinioni

Saluti la vostra She

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