CAPITOLO SEDICI

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CAPITOLO SEDICI | QUALCUN'ALTRA

Arabella marciò dentro la casa con uno sguardo arrabbiato. Con la nuova informazione che aveva acquisito, voleva uccidere Damon, o fargli male. Arabella e lui erano ... qualcosa e lui l'aveva mandato tutto all'aria baciando Elena e stava cominciando a farla arrabbiare.

Vide Rebekah e Klaus nel soggiorno. Sollevò un sopracciglio a sua sorella.

" Perché ti ci è voluto così tanto ?" Arabella domandò.

" Alaric non voleva consegnare il paletto," Rebekah rispose. Mostrò ai suoi fratelli il paletto con un sorriso vittorioso." Fortunatamente sono abbastanza convincente."

" Tutto qua ?" Klaus chiese, lasciando il suo pennello per avvicinarsi a lei.

" L'ultimo dei paletti di quercia bianca che può ucciderci," Rebekah commentò. Guardò l'ibrido." Vuoi avere l'onore o ci penso io ?"

Klaus prese il paletto, lanciandolo nel cammino. Le fiamme  divamparono intorno al paletto, che lentamente cominciava a bruciare.

" Beh, è finita," Arabella disse, osservando le fiamme bruciare il paletto.

" Preparate le vostre cose, ce ne andiamo," Klaus dichiarò improvvisamente. Arabella alzò la testa di scatto, un broncio sul suo volto.

" Oggi ?" Lei e Rebekah chiesero simultaneamente.

" Perché no ? Non c'è più niente qui per noi. Prenderemo la doppelgänger e ce ne andremo entro il tramonto," Klaus disse loro.

" Ma stasera c'è il ballo del decennio," Rebekah protestò.

" Quindi ?"

" Quindi. Sono il capo del comitato, dobbiamo andarci," Rebekah discusse.

" Non vado a nessun ballo," Klaus le disse.

" Ci sarà anche Caroline," Arabella si intromise con un sorrisetto.

" Per me non significa niente," Klaus le disse.

" Per favore, ho dei grandi progetti per stasera. Vieni solo per me," Rebekah pregò suo fratello.

" Okay, va bene. Un ultimo urrà," Klaus disse con riluttanza.

" Un ultimo urrà, Nik."

Arabella ruotò gli occhi."  Voi potete andare a divertirvi ai vostri balletti. Io ho delle persone da far incazzare."

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Arabella vide Damon camminare per la strada e la sola vista di lui le fece ribollire il sangue. Si diresse velocemente verso di lui, scaraventando il suo corpo contro un muro mentre lo teneva fermo. La sua mano era stretta intorno alla sua gola mentre lo guardava male.

" Com'era Denver, tesoro ?" Arabella domandò, piegando da un lato la sua testa mentre un sorriso maligno appariva sul suo volto.

" Fantastica. Saresti dovuta venire," Damon grugnì, emettendo una piccola risata.

Arabella sbatté la sua testa contro il muro, il suo sorriso scomparve mentre lei lo guardava male.

" Se ci fossi stata, avresti baciato lo stesso Elena ?" Arabella gli domandò furiosamente.

Damon si bloccò, non rispondendo immediatamente. Questo fece solo arrabbiare di più Arabella che lo schiantò di nuovo contro un altro muro.

" Rispondimi, codardo !" Arabella urlò, sentendo i suoi occhi diventare venosi mentre gli ringhiava.

I Gioielli di Famiglia ► Damon Salvatore [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora