La tua voce.🌃

53 1 1
                                    

Sento la tua voce da lontano.
Giorno che passa, mese che passa, la tua voce si fa sempre più intensa, come se io fossi sul punto di svegliarmi e ritrovarti li.
Voglio vederti e abbracciarti, sei sparito dalla città, pian piano tutti stanno sparendo dalla città, é strano, quasi irreale.
Sentivo una certa nostalgia in quella voce che, in questi giorni stava tormentando la mia mente, tanto da non poter dormire di notte.
'Svegliati ti prego, vieni via con me, non abbandonarmi cosi'
Non capivo, non capivo nulla.
In una giornata di sole, troppo tranquilla, vedevo le persone sparire, sparivano gli alberi e il terreno sottostante. La paura mi invase. scappai verso casa, cercando mia madre.
'Mamma aiutami! Ti prego, sta scomparendo tutti, salvami!'
Era ormai inutile urlare, non c'era nessuno. Andai in camera correndo più veloce che potevo, e quando mi resi conto che per me non c'era via di scampo, mi sedetti nell'angolino della camera, rannicchiata, aspettando la mia ora.
La voce si faceva intensa, a quel punto ho iniziato a urlare e a chiedere aiuto. La casa che tanto amavo, si stava distruggendo. Mobili, letti, lampadari, tutto si stava disintegrando, ad un certo punto, il tetto volò via e io venni risucchiata in quel vortice nero.
Mi svegliai di soprassalto.
Avevo paura.
Iniziai a urlare senza aprire gli occhi.
Terrorizzata, spaventata, non riuscivo a fare nulla se non a urlare.
Arrivò qualcuno, quella voce tanto famigliare che urlava nella mia testa, sembrava essere davanti a me.
'Calmati ti prego, non posso sopportarlo, per favore calmati'
Era a pezzi, annientata. Quella voce era tagliata dai miei urli.
A quel punto mi calmai, smisi di urlare. 'Chi sei? La tua voce é famigliare, da giorni mi tormenta, chi diamine sei?' 'Apri gli occhi e lo scoprirai..'
Riuscii ad aprire gli occhi.
Facevo fatica a vedere, c'era troppa luce, ma mi resi conto che era un ospedale. A quel punto avevo ancora più paura.
'Perche sono qua, cosa mi sta succedendo?!' 'Giulia calmati, ti prego calmati, non posso vederti un minuto di più così, calmati!!!'
Guardai in faccia la voce sconosciuta.
'Tu, tu sei..' 'Si, sono io..'
Lo baciai, ancora non capisco perché io non abbia riconosciuto quella voce, storpiata dai miei pensieri e dalle mie paure..
'Cosa ci faccio qui? Cosa mi é successo?' 'Sei caduta e hai battuto la testa, sei qua da un paio di giorni, sono terrorizzato'
Lo abbracciai più forte che potevo, certo, i miei muscoli non erano dei migliori ma ho sentito il suo respiro mancare e poi si mise a piangere.
'non piangere ti prego..' 'Come posso non piangere? Ho rischiato di perderti, é accaduto tutto troppo in fretta e..io non posso continuare una vita senza di te.' 'Non la continuerai mai senza di me, te l'ho promesso, e nonostante tutto quello che sta capitando, io non ti lascerò mai'
Non volevo lasciarlo, penso si fosse capito. Se avessi voluto lasciarlo andare, la sua voce, nella mia testa, non sarebbe stata così forte..

Mi ha salvato la vita, per la seconda volta..

le mie descrizioni..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora