Era lì. Seduta a gambe incrociate sul pavimento della sua stanza.
Era un giorno come tanti altri, un giorno in cui avrebbe deriso se stessa e sarebbe sembrata una ragazza come tante altre. Nessuno sapeva cosa faceva lei in momenti come quelli, quando era talmente sola che veniva dimenticata da tutto e da tutti. Lei non avrebbe mai potuto sapere chi stava correndo in suo aiuto.
In quel momento Lux si sentiva persa. Senza via di fuga. Costretta a vivere in una continua malinconia. con un nome che non faceva altro che schernirla. Obbligata a restare in vita, a non cadere e stare sempre in bilico, a guardare in faccia tutti quelli che la odiavano e con il viso dipinto di un'indifferenza disarmante, che nascondeva la sua estrema fragilità.
E, dopo tante pene, aveva trovato il modo di allentare appena la morsa che limitava la sua intera esistenza.
La luce della lampada al neon risplendeva sulla lama lucente che aveva trovato nello sgabuzzino nelle cucine della scuola.
Si alzò la manica della maglia grigia fino all'avambraccio: nessun segno di violenza.
Alzò ancora la manica: la pelle sopra il gomito era piena di incisioni e cicatrici. Alcuni tagli erano recenti, come si poteva ben notare dal rossore che li circondava, altri erano già cicatrizzati.
La furbizia non le mancava.
Alzò la lama e la poggiò sul suo braccio. Una lacrima rossa scese silenziosa da quella porta che Lux aveva aperto sul proprio corpo. Stava uscendo il dolore.
Sollevò lo sguardo e lo posò sullo specchio davanti a lei. Ciò che vide la destabilizzò del tutto.
I suoi occhi color del cioccolato incrociarono due occhi di un colore indefinito, infinito, da perderci dentro l'anima. Anzi, erano del colore del film trasmesso in TV a fine serata, il colore delle risate. a tavola, il colore della coperta che ti avvolge d'inverno e del venticello che ti rinfresca in estate. Quegli occhi emanavano dolcezza, determinazione e preoccupazione... Per lei.
Si girò spaventata, ma dietro di lei c'era solo una luce delicata che pezzo per pezzo uscì lento dalla finestra.
Fu solo un attimo, ma si innamorò perdutamente di quell'infinito che poteva donarle la salvezza. Si innamorò in un modo disperato e stracciato. Ma si innamorò.
Ora aveva una nuova speranza per cui lottare. Ora non era più sola.
***
Lo stava facendo di nuovo e lui non sapeva più cosa fare. Aveva provato di tutto, ma non ci era riuscito. E proprio quando aveva perso le speranze, lei lo vide allo specchio.
Lui capì che c'era ancora qualcosa da salvare in quella ragazza così forte quanto indifesa. C'era ancora qualcosa per cui lottare e lui non aveva fallito miseramente. Non poteva abbandonarla.
Fu un attimo, ma si innamorò perdutamente di quegli occhi color nocciola. Si innamorò in un modo disperato e stracciato. Ma si innamorò. E niente lo avrebbe più fermato.
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Breaking point
FantasySuicidal girl Sad boy Grunge queen Runaway guy And then there's a bipolar angel. Quando si guarda una persona la prima cosa che si nota è il colore degli occhi, poi le labbra, e i capelli. Nessuno si sofferma mai a pensare cosa diavolo passa per la...