consiglio Kiiara – Gold mentre leggete ;)
Si sentiva strana. Non riusciva a spiegarlo molto bene, anzi, non aveva la minima idea di come descrivere a parole ciò che le si muoveva dentro il petto, riscaldandole tutte le ossa, quasi bruciavano. E il secondo dopo sentiva come se qualcuno le avesse appena dato un pugno nello stomaco e l'avesse stordita con dell'acido per non farle ricordare nulla. Ecco, non ricordava.
Sapeva benissimo chi era, una ragazza bionda di nome Lux, sedici anni e molte più lentiggini in faccia, però c'era qualcosa che mancava, come un pezzo del puzzle della sua vita che non riusciva a trovare, caduto dal tavolo e perso tra le cose mai più trovabili. E non aveva la minima idea di cosa fare per recuperare ciò che aveva perduto. Per quanto si sforzasse di afferrare quel filo argentato che le vagava nella mente non ci riusciva, e provava un forte disagio a guardarsi nello specchio ed essere triste senza conoscere il motivo per cui lo era.
Si, era proprio una sensazione strana, che nessuno conosceva, di cui non si parlava nei libri, non si studiava a scuola. Vedeva il mondo scorrerle intorno, sfiorandola ma mai toccandola e per quanto cercasse di farne parte nel profondo sapeva che non ci sarebbe mai riuscita. Era nata per essere fuori posto, non poteva farci nulla. Magari lo poteva nascondere, a quanto pare le riusciva molto bene, ma sapeva bene che non l'avrebbe potuto fare per l'eternità. Dentro di sé sapeva che la fine stava per giungere, che si stava avvicinando il tempo in cui avrebbe ricordato e a quel punto non avrebbe avuto scelta. L'unica cosa che poteva affermare con certezza era che al mondo c'erano delle persone che semplicemente non erano destinate a quello, non rientravano nel quadro perfetto, erano qualcosa di aggiunto che non si andava a incastrare con nulla. E lei era una di quelle persone.
Fissò i suoi occhi vuoti nello specchio e si chiese il perché di tanta sofferenza. Cosa le mancava? Cosa voleva di più?
Sei solo una stupida viziata, puoi avere tutto ma non ti accontenti mai!
Forse era proprio così, forse avrebbe dovuto lasciare ad altri la fortuna che aveva lei. Non la rendeva felice, quindi perché continuare a resistere, perché è di questo che si parlava: sopravvivere cercando di non affogare in tutto quello che sentiva.
Smettila, non sai quello che dici! Se fossi in te...
No, nessuno sapeva come si sentiva ogni giorno, ogni fottuto minuto di quella vita che non le apparteneva. Lei non aveva chiesto tutto questo denaro, non aveva chiesto una bella casa, in realtà non aveva chiesto nemmeno di nascere. Perché e soprattutto chi aveva deciso che il quel preciso momento sarebbe venuta al mondo lei, portandosi dietro tutto quel dolore non suo? Dio? Allora poteva affermare che era stato proprio uno stronzo.
Piegò appena la testa di lato, come per vedere meglio una sconosciuta che le ricambiava lo sguardo, ma nulla, non la riconosceva. Si toccò piano le labbra, sentendole fredde e screpolate, labbra che pronunciavano parole che tutti le dicevano essere proibite.
Stai zitta, non si dicono cose del genere! Falla finita, sei stupida, smettila!
Aveva pensato di aver finalmente trovato qualcuno in grado di renderle comprensibile quell'ammasso di sentimenti troppo forti che le si agitava nello stomaco, poi aveva perso anche quest'ultima speranza. Luke non era chi credeva che fosse e lei aveva capito. La fine sarebbe arrivata prima del previsto. Forse verso Dicembre, con la neve che scendeva lenta e si posava sul davanzale della finestra della sua camera dove tutto si sarebbe concluso. Oppure a scuola, solo per mettere il punto alla sceneggiatura con stile, un colpo di scena degno di una vera regista, quella che avrebbe sempre desiderato di essere, ormai un sogno che sapeva non si sarebbe mai avverato.
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Breaking point
FantasiSuicidal girl Sad boy Grunge queen Runaway guy And then there's a bipolar angel. Quando si guarda una persona la prima cosa che si nota è il colore degli occhi, poi le labbra, e i capelli. Nessuno si sofferma mai a pensare cosa diavolo passa per la...