Vengo

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Pov's Federico
Questa notte non ho chiuso occhio, il fatto di averla di fianco a me mezza nuda e non poterla neanche sfiorare, mi uccide. Vorrei tanto perdonarla e darle ciò che vuole ma vorrei anche farle capire che non ha ragione, ma credo che per questa volta lascerò perdere.
Si gira nel sonno e si preme contro di me, la sua schiena contro il mio petto, ma soprattutto i suoi glutei contro il mio pene, classica eccitazione mattutina, decido di metterle un braccio attorno alla vita e tirarla ancora più contro di me, è una tortura ma sto bene, senza calcolare tutte le volte che si muove facendomi gemere, le porto una mano davanti e le accarezzo i seni da sopra la maglietta, i capezzoli le si induriscono subito, è bello come il suo corpo reagisce al mio in modo istantaneo anche mentre dorme.
Si sveglia
Emma: "mmh Federico, non mi sono mai svegliata prossima ad un orgasmo"
Non rispondo, si gira e mi mette una gamba sui fianchi in modo da far incontrare i nostri bacini, gemiamo entrambi, e intanto posa le sue labbra sulle mie, le lecco il labbro inferiore per farle schiudere la bocca ed infilarle la lingua dentro "quanto mi sei mancata" dico spingendo i fianchi verso di lei
"Anche tu Federico, tanto" detto questo si alza e va in bagno, lasciandomi lì con un erezione.
intanto che è di la, mi siedo con la schiena contro la spalliera del letto, c'è l'ho duro da far male.
Quando torna si siede sopra di me, che sarebbe una cosa abbastanza normale se non fosse per il fatto che sono eccitato e lei indossa solo le mutandine e sento anche attraverso l'intimo quanto è bagnata. "Cosa vuoi che ti faccia, Federico?" Io:"tutto quello che vuoi, basta che mi fai venire"
Si piega in avanti e appoggia le mani ai lati delle mie ginocchia le gambe piegate ai lati della mie cosce e inizia a twerkare sul mio pacco, non pensavo esistesse qualcosa di così eccitante, ogni volta che si abbassa alzo i fianchi verso di lei, quando sto per venire le stringo i glutei e li premo più forte che posso contro di me e de li scuoto mentre alzo i fianchi, ma lei di scatto si alza e si sposta da sopra di me e si siede accanto
Io:"perché ti sei bloccata, ora mi fa un male della madonna"
Emma:"voglio farti capire cosa tu hai fatto a me"
Io:"si ma io ti ho lasciata venire, in un altro modo, ma te l'ho permesso, non ti ho lasciata pulsare, non sono così stronzo, invece tu mi hai piantato in asso due volte e ora mi fa male il doppio di prima"
Mi infilo i pantaloncini e scendo senza neanche preoccuparmi di Benjamin che vedrà la mi erezione. Scendo vado in cucina
"Ciao Fè" mi saluta Ben
"Ciao" rispondo tutto scazzato, sentendo Emma sulle scale
Ben:"cos'è successo ancora, dai versi che facevate non mi sembrava foste ancora litigati"
Emma diventa paonazza mentre io rispondo "beh sai guarda in che stato mi ha lasciato" dico girandomi verso di lui, che ci mette meno di un nano secondo per capire
Ben:"beh io non so cosa sia successo tra voi ma credo che Federico non abbia fatto niente di così grave da meritarsi questo, tu non sai quando fa male, tu non puoi capirlo e non potrai mai capirlo, ma fidati che è una delle cose peggiori che ci sai"
Emma:"o come la fate tragica voi uomini, pensate solo ed esclusivamente a quello"
Io:"te invece no eh che mi supplichi di scoparti, questo non conta? Almeno io sono stato cosciente da evitarlo, te invece no, però siamo noi maschi che pensiamo al sesso"
Detto questo prendo e me ne vado
Devo assolutamente farmi venire senò potrei morire dal dolore, mi chiudo in camera prendo il telefono e mi metto a guardar un porno mentre mi inizio a toccare, ma quando sto per venire e chiudo gli occhi mi immagino che a toccarmi non è la mia mano, ma quella di Emma e mi blocco, non c'è la faccio, non posso masturbarmi pensando a lei quando le ho appena detto determinate cose, mi rivesto e mi alzo con un eccitazione ancora più evidente di prima ed inizio a scendere le scale
Emma:"vedo che la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata"
Io:" 'sta zitta"
Benjamin:"guarda che non è bello, fa veramente male"
Emma:"capita"
Quanto vorrei ucciderla in questo momento.
Più tardi io e ben stiamo cercando di cucinare qualcosa, sono appoggiato con la schiena al mobiletto della cucina e a qualche centimetro da me ce il tavolo, Emma passa per andare al frigorifero ed essendo molto stretto -il passaggio tra me e il tavolo- si mette di lato e quando arriva a me, mi passa i glutei sopra, mi chiedo se sta facendo apposta o ha veramente sete, al ritorno fa la stessa identica cosa ma la blocco per le parti intime tirandola e facendo appoggiare i suoi glutei contro di me tenendo la mano li
Io:"se stai facendo apposta, ti consiglio di smettere" dico spingendomi tra le sue natiche, al che lei emette un gemito e Benjamin ci guarda, ma non dice nulla perché sa in che stato mi trovo, ondeggio i fianchi per cercare di arrivare al limite ma lei si sposta. Sto letteralmente morendo
Ben:"non so proprio cosa fare, cercherò di farla mangiare sopra di te, non preoccuparti di me, non sentirti imbarazzato, basta che non de lo infili dentro davanti ai miei occhi"
Cerco di ridere ma non ci riesco però almeno mi da ragione
Stiamo mangiando con la tele alle spalle di me ed Emma e Ben di fronte
Quando siamo ancora al primo inizia a scoppiarmi l'inguine, credo che non mi abbia mai fatto così male, poso la forchetta e appoggio il viso alle mani, Ben capendo dice "Emma spostati verso Federico perché con la tua testa di mezzo non vedo la TV" lei senza esitare si sposta posando soltanto una gamba su una delle mie ma si vede che è scomoda "so che sei arrabbiato, ma posso sedermi su di te almeno Ben vede la tele e non rompe il cazzo" annuisco e basta sapendo che non ha intenzione di togliermi il dolore.
Dopo cinque minuti che stiamo così sto scoppiando e benjamin se ne accorge e mi fa spegno di alzare i fianchi, ma se lo faccio e lei si alza? sarebbe ancora peggio.
Dopo minuti interminabili decido di farlo, la tiro più indietro prendendola per le parti intime, le metto le mani sui fianchi e alzo i miei, già meglio, lei non reagisce, ma quando abbasso i pantaloncini e ripeto l'azione le sfugge un gemito, Benjamin fa finta di non aver sentito, lei mi spiazza alzandosi, però poi mi tende la mano, mi alzo i pantaloncini in tutta fretta e la raggiungo, una volta arrivato sul letto dice:" non mi sembra giusto fare sesso dopo quello che è successo, ma ti permetterò di venire, dimmi tu cosa fare" non ho neanche tempo per pensare, è troppo che aspetto
La prendo le sfilo i pantaloncini e le mutandine, mi sfilo anche io i pantaloncini e i boxer e la poso su di me, non ho intenzione di entrarle dentro sia chiaro, inizia a strusciarsi le prendo i fianchi per muoverla sempre più veloce e lei viene prima ma continua a muoversi intanto si slaccia il reggiseno e mi mette le tette in faccia, ad ogni rotazione del suo bacino alzo i fianchi e le sue tette mi sbattono in faccia, qualche minuto dopo sono all'apice del piacere, ma non riesco a venire, sento la familiare sensazione di quando vieni ma non esce niente, sicuramente non posso entrarle dentro, perché dovrei essere delicato per la sua prima volta, ma se entrassi e mi muovessi in modo delicato non verrei, devo trovare un modo per venire.
"Vuoi entrare un pezzettino come l'altra volta poi esci e continui così finché non vieni, però senza rompermi l'imene?" Non so se accettare o no perché se io ho già la sensazione di venire, come faccio ad uscire prima? Ma lei mi precede infilandoselo dentro "dimmi quando senti L'imene" la distanza tra l'entrata e l'imene è minima, ma mi devo accontentare "fermati" dico ed inizia ad alzare i fianchi e poi ad affondarci dentro e io la tengo da sotto per non farle superare l'imene, continua così per qualche minuto, e quella sensazione diventa più forte di prima mi affretto ad uscire da lei che perde l'equilibrio e cade su di me con le sue tette in mezzo al mio cazzo ed è così che riesco a venire spruzzandole su tutto il seno, finito prendo la mia maglietta e la pulisco, ci sdraiamo e la stringo forte a me ed è proprio vero che non c'è posto migliore se non tra le braccia della persone che ami.
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Sono in salotto a parlare con Ben mentre Emma si fa la doccia.
"Come stai Fè?" "Beh un po' di sollievo c'è, però ora fa male è stato duro per un bel po' e di conseguenza sento male"
"Tranquillo passerà se riesci dopo fatti venire ancora così ti passa del tutto" per quando questo argomento sia imbarazzante ne riusciamo a parlare e di questo sono molto felice.
Io ed Emma andiamo a letto ma non facciamo niente, non mi ha neanche rivolto la parola.

L'amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora