25\05\2017

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25\05\2017

Quando hai delle persone che ti conoscono fin troppo bene può essere un enorme fortuna, ma anche uno svantaggio, data l'impossibilità di nascondergli anche una minima cosa.

Per esempio questa mattina ero un po' più giù del solito e naturalmente, nonostante ci fossimo sentite solo durante una misera telefonata, Giulia l'ha capito immediatamente.
Dopo pranzo è corsa da me con una busta, ci ho messo un po' a capire che cosa contenesse e cosa avesse intenzione di farmi fare.

Il contenuto misterioso erano scatti vari, molti dei quali fatti durante i nostri viaggi alla ricerca di paesaggi per le foto in esterna. Durante l'università ci andavamo spesso per progetti scolastici, ma avevamo mantenuto la stessa abitudine anche una volta laureate.
E così, tra le mani di Giulia, si alternavano città d'arte, montagne, mare, colline, foto scattate da aerei in decollo e da navi in attracco.

Un'altra tradizione che avevamo era quella di cambiare periodicamente le foto nelle nostre stanze, aggiornando quello che chiamavamo il nostro 'diario di viaggio' che altro non era se non un enorme raccoglitore ad anelli che racchiudeva i momenti più belli passati insieme.
E così anche questo pomeriggio è volato a far questo, con un velo di malinconia negli occhi per i tempi che non ritorneranno più.

La fotografia è probabilmente una delle attività che più mi lega al passato. Il poter racchiudere un emozione con un semplice scatto mi ha sempre affascinato, fin da bambina e non riuscirei a rinunciarci nemmeno ora. Fa parte di quelle cose che mi sono entrate dentro e che non possono uscirne. Mi ha aiutato davvero, non ho pensato più a nulla e abbiamo riso ricordando brutte figure in riva al mare e scivolate colossali sulla neve.

Questa stanza mi sembra un altro posto e, almeno per un paio di giorni, potrò fingere di essere un'altra persona, che sta bene con se stessa e non ha mille paranoie. Già, cambiare delle semplici foto ha questo potere su di me.

Ringrazieró per sempre Giulia per tutto quello che ha fatto e fa per me, per correre in mio soccorso anche quando in realtà non glielo chiedo e per capire quando sto male in un battito di ciglia, nonostante rispetti i miei tempi e quello che sono, rimanendo in ombra quando cammino da sola e affacciandosi solo per aiutarmi a rialzarmi. Gli amici si vedono anche da questo, ti leggono l'anima in un modo speciale, non ti graffiano e leniscono quelle ferite che sono troppo in profondità per essere viste da tutti.
Ci sentiamo presto

Kia

Angolo autrice

Lo so che state aspettando di scoprire tutta la verità, ma volevo dedicare prima un capitolo sul rapporto che ha lei con la sua migliore amica, spero che non abbiate istinti omicidi nei miei confronti.
In ogni caso ci sentiamo domenica con il prossimo capitolo.
Vi voglio bene.
Fra.

Memorie Di Noi #Wattys2017 (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora