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Barbara's pov

Avete presente quel momento in cui provate un' immensa gioia, ma allo stesso tempo anche tristezza?
Io mi sentivo così quel giorno.
Il giorno in cui lo rincontrai.
Se ne stava lì appoggiato al muro dietro al locale dove ci trovavamo, non c' era quasi nessuno e faceva abbastanza freschetto anche se il freddo non lo sentivo.
Avevo come un fuoco che ardeva dentro di me e mi sentivo un po'  stordita.
Non avevo ancora realizzato di avere davanti a me Benjamin e una parte di me credeva di star sognando oppure di aver bevuto troppo.
Mia madre mi avrebbe trovata in coma etilico il giorno seguente sicuramente.

Lui era così...indescrivibile.
Aveva i capelli scompigliati che lo rendevano così dannatamente sexy, i suoi occhi sembravano più scuri e intriganti visti con poca luce e aveva una sigaretta tra le dita il che mi preoccupava.
Lui di solito non fumava, c' è stato un periodo in cui lo faceva però aveva smesso molto tempo fa.
Il fatto che lui lo stesse rifacendo voleva semplicemente dire una cosa: era incazzato e aveva bisogno di qualcosa che lo tranquillizzasse.

"È strano...non vederti da quattro anni e non sapere neanche cosa dire ora che ti ho davanti" ammise e io non lo guardai neanche.
Il mio sguardo era basso e il mio corpo rigido accanto al suo.
Una parte di me avrebbe voluto dire fanculo a tutto, prendere Benjamin e scappare a New York.
Quella canzone mi piaceva parecchio quindi perché non applicarla nella vita reale?
Diventare mamma ti rende anche una persona migliore e più responsabile.
Anche se Alex non era davvero mio figlio io lo consideravo tale e lasciarlo così piccolo e indifeso nelle grinfie di Matteo non mi sembrava una scelta saggia.
Volevo il meglio per lui, ma volevo anche la mia felicità.
La mia felicità era Benjamin, cosa avrei dovuto fare?

"Barbara..." mi richiamò il moro cercando la mia attenzione.
Io sbuffai profondamente confusa e frustrata.
Perché la vita non può essere semplice? Perché capitano tutte a me?
Proprio mai una gioia madò. Pensai amareggiata.
"Posso farti una domanda?" Riprese Benji e io lo guardai un attimo come per dirgli che non era il momento e che stavo per avere una crisi nervosa, ma lui continuò ignorando il mio volere."Mi ami ancora?"
Io, che ormai avevo lasciato il mio posto accanto a lui e mi ero messa a camminare avanti e dietro davanti a lui, mi fermai di scatto e lo guardai come se fosse letteralmente impazzito.
Non mi sembrava opportuna quella domanda lì su due piedi eppure comprendevo che lui voleva semplicemente capire che intenzioni io avessi.
Magari stava pensando che io non volessi stare con lui o chissà cosa...
Continuava a guardarmi dritto negli occhi e non potei reggere il suo sguardo per più di dieci secondi.
Mi sentivo uno schifo.
Lo stavo illudendo.
Mi stavo comportando da egoista e me ne rendevo conto, ma per finire in bellezza e chiudere il mio quadro tragico feci qualcosa che non avrei mai dovuto fare.

Lo baciai.

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