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3 anni prima

Pioveva a dirotto in quel giorno di gennaio, tutto però sembrava normale e la giornata di Barbara procedeva lenta e tranquilla.

Spense la tv che stava guardando con disinteresse e finì di bere la sua cioccolata calda.
Era tardi, quasi mezzanotte,  pensava di andare a dormire quando sentì suonare al campanello.
Si chiese subito chi fosse a quell' ora e velocemente andò alla porta.
Tirò un sospiro di sollievo appena vide dallo spioncino che fosse Matteo.
Aprì all' amico con un piccolo sorriso anche se la preoccupazione si stava facendo viva in lei.

"Che ci fai qui a quest' ora?" Chiese corrugando la fronte e incrociando le braccia al petto.
Non aveva mai visto Matteo in quello stato: era pallido, visibilmente sotto shock e con il fiatone. Doveva essere successo qualcosa di davvero tragico per farlo venire di corsa da lei.
"Asia..." mormorò a fatica e lei capì subito tutto.
Lo abbracciò forte senza pensarci e gli sussurrò nell' orecchio 'mi dispiace' anche se sapeva che non sarebbe servito a nulla.
Non avrebbe riportato la loro amica indietro eppure non sapeva che dire.
Non era mai stata brava in queste cose, ma non poteva non fare niente.
Matteo le era sempre stato vicino e lei doveva fare lo stesso.

Il rumore della pioggia che batteva forte sul terreno faceva da colonna sonora a quella tragedia e un' improvvisa ondata di freddo fece gelare i due ragazzi anche se abbracciati.

"Non ha superato il parto...Ha deciso di salvare il bambino" disse tra i singhiozzi Matteo.
Barbara sapeva cosa avrebbe comportato questo eppure era l' ultimo dei suoi problemi in quel momento.

Asia aveva avuto qualche problema durante la gravidanza e sapevano che sarebbe potuto accadere per questo decisero di comune accordo che se la mamma venisse a mancare Barbara si sarebbe occupata del bambino come fosse il suo.

Non volevano che crescesse senza madre come era successo ad Asia e lei non poteva rifiutare.
Nessuno credeva che sarebbe mai successo.

Non era ancora scoppiata a piangere e la cosa la stupì molto. Matteo era a pezzi e lei doveva essere forte per entrambi.

"Ragazzi, che fate lì? " chiese la mamma di Barbara raggiungendoli con addosso solo una vestaglia. "Chiudete la porta almeno" aggiunse vedendo che nessuno dei due rispondeva.
"Asia è morta" disse la ragazza senza emozione nella voce.
La donna sgranò gli occhi sorpresa e spalancò la bocca portandosi poi una mano su di essa. Era scossa anche lei.

La famiglia di Barbara conosceva Asia da un po'  , ma non avevano mai avuto rapporti finché Matteo non si fidanzò con lei esattamente due anni fa e così diventò una di famiglia.

"Dobbiamo andare all' ospedale e Barbara deve firmare dei documenti per riconoscerlo come suo figlio" le informò Matteo asciugandosi le lacrime e le due donne annuirono.

"Vado a svegliare tuo padre" esclamò Maria, la mamma di Barbara, rivolgendosi alla figlia.

Neanche mezz' ora dopo furono all' ospedale, Barbara firmò tutte le carte che doveva e poi andò dal bambino.

Lo chiamarono Alex come avrebbe voluto la madre biologica e solo allora quando si ritrovò davanti a quella creaturina scoppiò a piangere.

Sentiva un dolore immenso dentro e aveva bisogno di lasciarsi andare.

Brividi le attraversarono tutto il corpo mentre si accasciava sul pavimento freddo dell' ospedale.

Si ritrovò madre in un' ora e perse  un' amica allo stesso tempo.

Il piccolino dormiva profondamente mentre Barbara piangeva silenziosamente.

Tutto ha delle conseguenze eppure Barbara non credeva di poter perdere l' amore della sua vita per questo.

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