5.City of Bones

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Finita la nostra chiacchierata, uscimmo entrambi dal suo ufficio e Hogde mi salutò dicendomi che si sarebbe andato ad allenare un po' e io decisi di tornare nella mia stanza per sistemare la mia roba, il borsone infatti era ancora a terra, riposto in qualche modo sul tappeto bianco davanti al letto.Prima però decisi di fare visita a Izzy, le avrei parlato di Idris e della mia decisione finale, certa, che avrebbe voluto festeggiare. Aprii la porta, poco lontana dalla mia e sbarrai gli occhi, quando trovai un ragazzo, con gli occhiali e dall'aria spaventata seduto sul, per nulla sobrio, letto di Isabelle. “E tu chi sei?” chiesi entrando nella stanza, guardandomi intorno. “Dov'è Isabelle?” chiesi, una volta costatato che la padrona della stanza non era li. “E' andata a prendere uno spuntino e io sono Simon...Lewis” feci solo un cenno con la testa, ero parecchio confusa, il ragazzo era un mondano. “E perchè sei qui nell'Istituto?” avevo simpatia per i mondani, a differenza di Jace e Alec, ma mai avrei pensato di vederne uno li, nella nostra casa. “Sono un amico di Clary” disse con un sorrisone. “Chiaro, ma perchè comunque sei qui?” chiesi di nuovo. “Si comportava in modo strano e l'ho seguita, prima parlava da sola e poi un biondone arrogante è comparso dal nulla, stavo dando di matto e poi sono entrato con loro” disse, quasi senza riprendere fiato. Feci una piccola risata. “Il biondone arrogante sarebbe mio cugino Jace?” chiesi divertita, era chiaro che mio cugino avesse foderato il suo enorme caratteraccio. “Tuo...tuo cugino?” balbettò e io scoppiai a ridere. “Tranquillo mondano, a volte anche a me viene voglia di strozzarlo!” gli dissi, mentre la porta della stanza si apriva. “Ciao!” mi salutò con un enorme sorriso e posò il vassoio con sopra uno spuntino, a base di brodaglia per cui Izzy andava matta. “Non vorrai fargli mangiare quella roba!” dissi disgustata, ancora non avevo capito in cosa consistesse quella specie di porrige, lo avevo provato solo una volta, pochi giorni dopo il mio arrivo ed ero stata male per giorni. “Gli piacerà vedrai” mi fece l'occhiolino e si sedette sul letto, accanto a Simon, divisi solo dal vassoio. “Come mai sei qui?” chiese curiosa, mentre addentava una tortilla con su una quantità immonda di quella sbobba. “Volevo parlarti di Idris, ma posso tranquillamente parlartene dopo!” scossi, la testa, infondo avevo deciso di restare a New York, non vi era granchè da dire. “E' andato tutto bene vero? Prima non te l'ho chiesto!” disse, con sguardo preoccupato. “Si, è andato tutto alla grande” le sorrisi per rassicurarla. “Bene” sorrise anche lei e addentò un'altra tortilla, mentre fissava Simon, a quanto pareva, anche Izzy era partita in quarta con le tattiche di rimorchio.
Bussarono alla porta ed entrò Clary, seguita da Jace. “Simon, stai bene?” chiese subito, avvicinandosi all'amico. “Certo, mica mordo” disse Izzy, ammiccando, io scossi la testa e guardai Jace. “Tutto bene?” chiesi, lo sguardo di Jace era pensieroso. “Abbiamo parlato con Hodge, a quanto pare il Circolo è tornato per una cosa ben precisa!” spiegò serio. “Per cosa?” chiesi, alzandomi dalla poltrona in velluto nero di Izzy. “La Coppa Mortale” disse, senza troppi giri di parole. “Cosa?” chiesi, con la voce che divenne leggermente stridula. “E a quanto pare, potrebbe averla mia madre!” informò Clary, mi voltai verso di lei, con gli occhi sbarrati e la testa già che scoppiava. “Tua madre...” non finii la frase e tornai a sedere. “Purtroppo però non sappiano dove l'ha nascosta e per farlo, dobbiamo recuperare i ricordi di Clary!” disse Jace avvicinandosi. “Recuperare i ricordi?” non ci stavo pi capendo nulla. “Uno stregone deve averle messo un blocco mentale, per questo non sa nulla nel mondo delle ombre, pur essendo una shadowhunter” annuii con la testa. “E come possiamo fare?” chiesi. “Dobbiamo trovare Dot, a quanto pare lei è una strega e forse è stata lei a bloccarmi i ricordi, può aiutarci!” spiegò Clary, mentre Jace continuava ad annuire con la testa, probabilmente ne avevano già parlato. “E dove si trova?” chiesi. “Probabilmente nel suo appartamento!” disse subito. “Va bene, andiamo allora!” mi alzai decisa. “Posso cambiarmi?” chiese Clary guadandosi, in effetti il vestito nero di pelle non era molto adatto alla missione. “Ti tiro fuori qualcosa!” disse Izzy, pronta sempre a tutto. “Tu vieni con me!” Jace, afferrò Simon e lo trascinò fuori, sotto gli occhi allarmati di Clary. “Tranquilla, Jace parla tanto ma non gli farà del male” dissi, sedendomi di nuovo.

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