22. Non lasciarmi

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Senza Jace, mi sembrava di essere in un limbo, tutto intorno a me sembrava sfuocato e sapere che nessuno sembrava volesse riportarlo a casa, per salvarlo, mi faceva stare anche peggio. Continuavo a chiedermi che l'avessi mai più rivisto. Con Alec era diventato impossibile parlare, anche se dopo avergli dato il mio consenso per la faccenda con Magnus mi veniva difficile, guardarlo negli occhi senza stare male, senza aver voglia di piangere.Qualcuno bussò alla porta. "SI?" chiesi. "Sono io!" ed Izzy aprì la porta, entrando solo con la testa. "Hai intenzione di passare la vita sul tappeto?" mi chiese. "No, brucerò il materasso e ne metterò uno nuovo!" dissi alzandomi,non ero ancora riuscita a tornare nel mio letto, da quella notte avevo dormito o sul tappeto sulla panchina nella serra. "Fallo presto!" mi disse, scossi la testa e mi misi in piedi. "Dovevi dirmi qualcosa?" chiesi. "C'è una riunione di sotto!" disse scocciata e io alzai gli occhi al cielo. Non ne potevo più di queste riunione e tutte per sentire solo che per Aldertree riteneva Jace pericoloso. "Sempre su Jace?" chiesi. "No, a quanto pare stanno sparendo dei Mondani in modo sospetto!" spiego e la raggiunsi fuori. 

"La strategia è chiara: lottatori giovani, forti e altamente qualificati. Tutti rapiti da club di bo, dojo e palestre. Valentine deve aver capito che non basta avere la Coppa per creare Shadowhunters!" iniziò a spiegare Lydia, mi voltai e Clary ci raggiunse, da quanto mi aveva detto Izzy, la sua presenza non era gradita,anche se l'unica che doveva non essere gradita era sua madre, visto quello che aveva tentato di fare. "Il vostro compito è quello di centrare l'obbiettivo e fermare i membri del Circolo, quando tentano di rapirlo.Se catturiamo un membro del Circolo, saremo un passo in avanti per trovare Valentine.Buon lavoro!" Lydia ci congedò e tutti iniziarono a prepararsi. Clary andò subito da Lydia e Victor, anche lei voleva aiutare, ma ero certa che come me l'avrebbero messa da parte. "Izzy non potete lasciarmi in panchina!" protestò tornando da noi. "Non hai sentito?Non c'è porto per te qui!" disse Alec duro e freddo e sbarrai gli occhi. "Alec!" lo ammonì. "Andiamo Izzy!" se ne andò e Izzy lo seguì. "Tu non vai con loro?" chiese acida. "In modi più garbati, ma hanno messo in panchina anche me, sono troppo coinvolta e nonostante io e Lydia abbiamo chiarito, credono che abbia dei problemi a gestire la rabbia!"  dico alzando le spalle. "E quindi te ne stai tranquilla qui?" chiese sorpresa, in genere sa che io e le regole non andiamo d'accordo. "Non sono per niente tranquilla, ma da sola posso fare molto poco e tu devi attirare meno l'attenzione!" le dissi, lei sbuffò e se ne andò.Ormai stavamo tutti impazzendo ed eravamo parecchio frustrati. 

Tornai nella mia stanza e pensa che fu l'ora di portare via sul serio quel materasso, non ero convinta che sarebbe servito a farmi dimenticare, ma era un'inizio. Tolsi le lenzuola, il materasso e lo spinsi fuori dalla porta della mia stanza. "Wayland che stai facendo?" mi voltai e vidi Lucas che mi osservava con aria perplessa. "Porto via il materasso non si vede?" chiesi acida.Non ce l'avevo con lui, ma con il mondo intero in quel periodo. "E perchè?" chiese curioso. "E' diventato scomodo!" risposi, anche se avrei voluto dire che qualcuno lo aveva rovinato, rendendolo partecipe di un ricordo indelebile. "Vuoi una mano?" chiese. Volevo stare sola, ma anche sbarazzarmi di quel coso, una mano in più avrebbe aiutato. "Si, grazie!" Lucas fece un sorriso e si mise dall'altra parte del materasso. "Come mai non sei in giro a stanare quelli del Circolo?Pensavo che ora che avete fatto pace, saresti andata con Lightwood!" disse, aiutandomi a sollevare quell'affare. "Numero uno, chi ti ha detto che abbiamo fatto pace, numero due mi hanno impedito categoricamente di avere a che far con qualsiasi missione che ha lontanamente a che fare con Jace!" spiegai, incominciando a muovermi verso le scale. "Non me lo ha detto nessuno, ma vedo che non vi guardate più in cagnesco, o almeno tu non lo guardi più in cagnesco!" disse e iniziai a pensare che Izzy, forse aveva ragione riguardante la cotta, mi osservava troppo. "Ma perchè te lo hanno impedito?" chiese. "Dicono che dato il mio legame personale con Jace, potrei fare qualcosa di stupido pur di aiutarlo!" dissi. "Ma lui non è più tuo cugino, insomma..." lasciai andare istintivamente il materasso,provocando un tonfo e mi avvicinai a Lucas guardandolo in cagnesco. "Jace è e sarà sempre mio cugino.Chiaro!" ringhiai e lui annuì spaventato.  *Ma che razza di soldato è?* pensai. "Grazie, ma ora faccio da sola!" lo allontanai e alzai per conto mio il materasso. "Wayland!" mi chiamò. "Faccio da sola!" urlai. Forse ero stata un pò troppo dura, ma in quel periodo tutto mi faceva scattare, ero come un nervo scoperto.Stava accadendo tutto insieme e tutto troppo in fretta.

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