Capitolo 8 - prima parte

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Erano passate solo poche ore da quello che era successo e Sonia aveva passato praticamente l'intera nottata in bianco, rigirandosi continuamente nel letto, in preda a pareri discordanti, quando era arrivato il momento di alzarsi e mettersi di nuovo la maschera della ragazza determinata e serena che a Lugano iniziavano in parte a conoscere.
Poco dopo era a far colazione e ad aspettare che passasse Marika a prenderla.
Durante il tragitto di 5 minuti che la divideva dal posto di lavoro, Marika aveva iniziato uno dei suoi interminabili discorsi sul perché il giorno prima non era passata a farle gli auguri ecc. ecc., fino a quando, entrando nel palazzo, le propose, per rimediare, di festeggiare quella sera mangiando magari qualcosa e andando al cinema. L'unico problema era che, se da una parte sarebbe stato perfetto perché l'avrebbe distratta un po', dall'altra conosceva la sua "amica" e sapeva che l'avrebbe riempita con tutte le sue notizie di gossip, chiedendole in continuazione i suoi punti di vista e, soprattutto, le avrebbe rivelato dopo soli 8 minuti di film cosa sarebbe successo più tardi ed il finale. Che senso aveva allora comprare il biglietto? Di conseguenza rifiutò con la scusa di essere in preda ad un mal di testa terribile che non l'aveva lasciata dormire tutta notte ed iniziò a lavorare, esattamente quando una porta si chiuse di colpo.

Erano all'incirca le 10.30 quando apparve Giorgio bello come sempre (😍😍😍😍) ma nervoso; se da una parte non se lo aspettava, dall'altra stava lentamente iniziando a conoscerlo e sapeva che era una "testa calda", uno che se la prendeva alla minima stupidata e così lo lasciò nel suo brodo. Al momento del suo rientro nel palazzo, Giorgio sputò il rospo: "Me lo avresti potuto dire che ieri era il tuo compleanno eh... Ti avrei per lo meno fatto gli auguri!" e Sonia si chiese come avesse fatto lui a scoprirlo. "Almeno quelli, dato che volevo proporti il cinema stasera per rimediare ma ho capito che <non te la senti>" -lo disse prendendola in giro- "e sicuramente non accetteresti la mia compagnia". Ah ecco. Aveva sentito tutto il discorso avvenuto precedentemente con Marika e molto probabilmente la porta sbattuta era la sua. Possibile che assomigliasse così tanto ad una donna in preda al mestruo? "Caro Giorgio, non ho detto del mio compleanno perché è semplicemente un giorno come un altro" disse Sonia mentre lui sbuffava "e mi sembrava fuori luogo mettermi al centro dell'attenzione. Comunque, se dicevi sul serio, la proposta la accetto molto volentieri!". "Siete tutte strane voi donne! Prima stavi male ed ora", ma Sonia non lo lasciò finire stavolta, altrimenti gli avrebbe dato un bel pugno in piena faccia: "Le ho detto di no perché la conosco e mi avrebbe fatto tornare a casa veramente con il mal di testa e non ne ho per niente voglia! Comunque se per te è così, è chiusa la faccenda." Sapeva di aver reagito in modo brusco e duro, ma stavolta se lo meritava. Non sarebbe stata lì di certo a farsi mettere i piedi in testa da lui! E questo Giorgio sicuramente lo notò, tant'è che si calmò e non si fece ripetere la risposta un'altra volta. "Perfetto! Allora passo a prenderti verso le 18.30 così dopo...", ma non finì la frase perché Sonia lo liquidò con un "Sì sì..." poco interessato. Cos'altro poteva dire? Invece di fare il <grande uomo> si poteva comportare normalmente. Non chiedeva altro.

Guerrero: still I riseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora