Guerrero: still I rise

Capitolo 6

Ciao ragazze e ragazzi!
Vi ringrazio ancora per tutte le visualizzazioni perché non mi sarei mai immaginata una cosa simile... 😱😱😱
Cosa ne pensate di Sonia? E di Giorgio? Avete consigli da darmi o cose che vorreste succedessero?
Aspetto le vostre risposte...

E così i due ragazzi continuano ad incrociarsi giorno dopo giorno, a parte le brevi sparizioni di Giorgio verso i fine settimana ed a volte anche per settimane intere. "Ma possibile che solo io devo lavorare per vivere? Non sta mai fermo ed ogni settimana/due cambia destinazione; ogni volta che è a Lugano pensa solo a correre... Fortunato lui! Vorrei vivere anch'io così!". Però ovviamente stava zitta. Non erano affari suoi.

Tutto continua così, fino ad una meravigliosa giornata d'estate, esattamente il 9 agosto.
Sonia stava pulendo come ogni giorno, anche se era un giorno un po' speciale per lei (ovvero il suo compleanno) e, a maggior ragione, sperava di passare la pausa pranzo come sempre con le altre ragazze ma, proprio oggi, c'era stato un problema in un altro appalto e quindi lei era rimasta l'unica nel palazzo. Vabbè, peggio per loro! Si sarebbe concessa un buon tiramisù da sola per festeggiare... Era già dirottata a quali pietanze gustare nel giro di 10 minuti, quando sente come se qualcuno la stesse osservando e si volta: Giorgio è appoggiato allo scorrimano del piano di sopra e la sta fissando: appena lei si è voltata, ha tirato giù lo sguardo ed è arrossito. "Che carino! Non me lo sarei mai aspettata da lui! O forse, proprio quello era il problema: lui è lui, non lo si può stereotipare... Ma dove stava andando a finire quel discorso?". Sonia aveva paura di darsi veramente una risposta... Comunque le aveva fatto tanta tenerezza quella faccia da cucciolo... "Vabbè Sonia, non darti troppe colpe oggi! Goditi il positivo e redimiti! Soprattutto smettila di fissarlo e non farlo sentire in imbarazzo." "Ciao Giorgio! Devi passare? Guarda che c'è già asciutto, se vuoi. Però è un orario strano, di solito...". Giorgio la interruppe negando il ragionamento. "No guarda, è che non ho niente da mangiare nel frigo e non ho voglia di stare da solo. Non è che ti va di passare la pausa con me oggi?". "Beh, in realtà anch'io oggi sono sola, perché loro sono in un altro appalto... Perché no?". E così, qualche minuto dopo, i due uscirono dal portone del palazzo, salirono sull'elegante auto di Giorgio che, ovviamente, Sonia non avrebbe mai potuto permettersi e raggiunsero un piccolo locale: piccolo certo ma grazioso e minimalista. Si sedettero ed ordinarono: per lei un buon piatto di pasta alla carbonara e poi una bella porzione di tiramisù, mentre per lui un "triste" pollo alla piastra con delle verdure cotte. "Che tristezza... Si vuol proprio far vedere che lui ci tiene alla linea? Beh, chissenefrega: io mi tengo i miei 6 kg in più ma mi sfamo come voglio!", pensava Sonia.
Ridendo e chiacchierando, passò un'oretta e per Sonia era il momento di farsi riaccompagnare al palazzo, dove poi avrebbe aspettato un mezzo pubblico per tornare al b&b; quando Giorgio, dopo aver da galantuomo offerto il pranzo, le propose di farsi accompagnare direttamente a destinazione: lei era piuttosto scettica sulla questione (era il 9 agosto, aveva lavorato tutta mattina e faceva caldo: forse, o quasi sicuramente conoscendosi, era tremendamente sudata e, per certi versi, avrebbe preferito far sentire il suo sudore a qualcuno di più sul pullman piuttosto che a Giorgio), però aveva insistito così tanto che alla fine aveva ceduto, assicurandosi di sbracciarsi il meno possibile! Così scese dall'auto, un "grazie!" al volo e corse in camera a fare quella doccia che tanto sognava!

"Diciamo che se ci sei
Ho almeno un motivo per non osservare solo fuori dalla finestra
Intanto sai cosa c'è
Sei pure tu qui da sola
Io me ne andrei a fare un giro con la mia vita
Vuoi venire con me?
Puoi portare la tua
E non mi dire <dai facciamo un'altra volta...>"

Testo: Ermal Meta - Bionda