Guerrero: still I rise

Capitolo 2

Ciao ai miei followers in questa avventura! Ero un po' indecisa se aspettare o meno a pubblicare il nuovo capitolo ma, proprio in questo, apparirà l'altro protagonista che, proprio oggi, compie gli anni!!! 😍😍😍
Buona lettura!

Si alza di buon mattino come pianificato, si mette qualcosa di comodo, quel poco di trucco che era in grado di mettersi soprattutto per coprire le sue benedette occhiaie e parte a piedi per la zona residenziale nella quale sarebbe andata a lavorare.
Qui raggiunse Marika, la sua conoscente a capo di quell'agenzia di pulizie che l'aveva assunta per qualche mesetto, la quale le spiega a grandi linee dove avrebbe cominciato a pulire. Così prepara gli attrezzi del mestiere e inizia a salire le scale.
Era tutta indaffarata a controllare di aver preso tutto l'occorrente che nemmeno si accorge del ragazzo che le passa accanto, o meglio se ne accorge solo di sfuggita: alto quanto lei, capelli corti, occhiali da sole, chiodo e la sua immancabile pashmina, faceva una buonissima impressione; peccato che lei non aveva avuto modo di ammirarlo appieno. Per lo meno questo fu il consiglio che le diede Marika per la volta successiva.
"Ma come, non l'hai visto?", Marika la guarda esterrefatta. "No Marika, forse era più importante non rovesciare tutto in terra...", è la risposta di Sonia. "Dai, una pausa per vedere un figo la puoi fare...".
Sonia non risponde nemmeno. Chissenefrega. Nella sua esperienza personale aveva capito che doveva camminare solo sulle sue gambe, che non poteva fermarsi a perdere tempo, tanto tutti erano e sarebbero sempre stati solo spettatori dei suoi drammi ed in troppi glielo avevano dimostrato. Poi le balena per la mente una canzone che aveva sentito e che l'aveva emozionata qualche giorno prima:

"Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede.
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare...".

Ma no. Belle parole ma che non avrebbero mai rappresentato la sua vita. Mai.

Testo: Ermal Meta - Vietato morire