Capitolo 31

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Alana

Sono stanchissima, non ho chiuso occhio la notte scorsa, ma non ha importanza ora perché finalmente mi sento serena come non lo ero da diverso tempo.

Guardo Mark accanto a me e mi si ferma il respiro e qualcosa di molto grande si smuove dentro di me. Penso a quello che ci siamo detti ieri notte, a come si è lasciato andare a me e mi sfiorava il corpo. C'era esigenza e bisogno nel suo tocco nonostante i suoi gesti e momenti fossero lenti e non voraci e impazienti come in passato. Sembrava come se volesse tatuarsi sulla pelle il sapore della mia e io mi sentivo libera e accogliente mentre si donava a me come non aveva mai fatto in passato. Ha fatto l'amore con me e non solo un appagante sesso. L'ho sentito mio, parte di me, a mia immagine e somiglianza e non solo un complice di un atto passionale.

Non so dire di preciso da quanto attendevo quello che stiamo provando ora, da quanto tempo sperassi in una sua confessione, ma adesso è come se tutto quello che rappresenta il passato, sia appunto solo il passato. Non voglio dimenticare, non vorrei farlo, ma la verità è che in questo momento non riesco a pensare a tutto il dolore che è servito per arrivare sin qui.

Non so di preciso cosa capiterà adesso o dove andremo a finire e sicuramente ci faremo altro male perché lui è complicato e io pure lo sono, ma è un rischio che voglio correre senza dubbi. Alla fine stargli lontano è ancora peggio. Fa ancora più male della paura di rischiare.

Ferma l'auto davanti all'ingresso dell'hotel e poi si volta un momento a guardarmi negli occhi. So benissimo a cosa sta pensando, quanto sia difficile per lui lasciarmi fare la cosa giusta, ma ieri notte abbiamo parlato tantissimo, ci siamo nuovamente bisticciati, ma alla fine siamo arrivati alla conclusione che per andare d'accordo, è giusto che dobbiamo prima sentirci in pace con noi stessi.

E io in questo momento nonostante mi senta finalmente completa, sento di non esserlo del tutto. Ci sono ancora cose che credo abbiano bisogno di essere sistemate e la prima fra tutte, è dare delle spiegazioni a Jared. Ho bisogno di guardarlo negli occhi per dirgli quello che sento, quello che è successo ieri sera e quello che non ci potrà mai essere tra noi due.

Lui merita una spiegazione. È stato l'uomo che da quando sono arrivata a Rilent Sall si è preso cura di me, mi è stato vicino e non mi ha mai lasciato sola a mortificarmi come magari qualcun altro avrebbe potuto fare al suo posto. Gli sono riconoscente e lo sarò sempre, ma credo che sia arrivata l'ora di spezzare le sue speranze.

Ci ho provato con tutta me stessa. Ho provato a lasciarmi andare a lui, ad innamorarmi, ma adesso mi rendo conto che tutto questo era palesemente impossibile. Quando hai già una persona che occupa il tuo cuore non ci può essere posto per un'altra.

Lo vedo sospirare e stringere il volante tra le mani con lo sguardo fisso sulla strada davanti a noi. È in difficoltà adesso, e se in passato guardandolo così teso avrei pensato che fosse solo perché era egoista da pensare solo a se stesso, adesso capisco che è solo tanto insicuro. Crede di perdermi, ma non sa quanto si sbaglia su questo conto. Sono sempre stata sua, sin da quando ci siamo conosciuti.

«Non ci metterò molto. Gli parlerò e poi tornerò da te» gli dico con il cuore in subbuglio.

«Non posso accompagnarti?» I suoi occhi si alzano lentamente per incontrare i miei e io ho un brivido lungo la schiena.

«No, non puoi. Non credo che sia molto sicuro vedervi nella stessa stanza, Mark. Ti prego, non insistere.»

Annuisce triste. «E Arnold? Potrebbe accompagnarti lui, non lo sentirai nemmeno, te lo assicuro. Sa essere molto rispettoso e discreto.»

«Devo andarci da sola, Mark, ne abbiamo già parlato. Come credi che possa sentirmi se andassi a parlare con Jared accompagnata? È una cosa che devo fare da sola.»

Sconvolgenti Scoperte (Spin off) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora