capitolo 5

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-Edward-
Esco dalla classe e distrattamente mi arriva qualcosa addosso. Mi rialzo e vedo che è Aurora. Ha degli occhi bellissimi,di un azzurro intenso. Non è come aveva detto mio padre. Voglio conoscerla,ma la metterei solo in pericolo. Meglio starle lontano.
-Aurora-
"Scusa"
"Non fa niente" sorride.
Prendo le mie cose e vado a casa. Victoria non c'è ancora e neanche Ethan. Mangio un panino e vado in camera mia. Mi siedo sul letto e fisso la parete con le fotografie dei miei genitori. Sulla mia scrivania c'è la foto del loro matrimonio e accanto una di me e Rose. Sorrido senza neanche accorgermene. Sono così contenta che lei ci sia dopotutto. Spesso litighiamo e a volte credo che sia veramente pazza,ma senza di lei non sarei mai riuscita a superare tutto quello che mi è successo.
Svuoto lo zaino e appoggio i libri e i quaderni sulle mensole,metto via le cose di scuola e suono un po il pianoforte. Ho un pianoforte a muro in camera perché a entrambi i miei genitori piaceva suonare e io avevo imparato subito. Suono solo quando non c'è nessuno. Non perché mi vergogno,ma perché è una cosa solo mia,che mi riporta indietro nel tempo e mi fa stare bene.
Credo che Ethan abbia bisogno di un amico. Sta sempre in camera sua ad ascoltare musica e a fumare. Non ha superato per niente la morte dei nostri genitori e non avendo amici si è chiuso in se stesso. Non si lascia aiutare da me e non capisco perché.
Guardo il telefono. 14.50. Sono in ritardo! Corro in bagno e mi cambio,prendo lo zaino e ci butto dentro qualche libro e le cuffiette. Prendo il telefono e infilo le scarpe mentre corro giù dalle scale. Chiudo la casa e inizio a correre verso il parco,che devo attraversare per arrivare da Rose. Arrivo alle 15.05 e ovviamente Rose mi sgrida. Lei è sempre precisina e puntuale,mentre io no.
Ci sediamo sul suo letto e facciamo i compiti.
"Finito!"urla.
"A che punto sei tu?"mi guarda ridendo.
Non ho scritto ancora niente. Non capisco la matematica.
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Come fai a studiare la matematica? Come fai a capirla?"
"Ti presto i miei appunti e poi sarai un genio"
Sorrido e lei mi spiega come completare l'equazione.
Finiamo anche latino e spagnolo,studiamo latino e abbiamo finito.
"Sono le 17,cosa vuoi fare?"chiedo
"Non so. Andiamo a fare shopping?"
"Va bene,ma solo perché tra poco è estate e non ho un costume."
Prendo le mie cose e usciamo. Ci avviamo verso il centro mangiando un ghiacciolo.

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